Capitolo 30

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Appena entrai in camera mi buttai sul letto: era stata una giornata davvero stressante. Avevo ancora il cuore che mi batteva forte.
Se c'era una cosa che mi metteva particolarmente in agitazione era vedere le persone a cui tenevo che rischiavano la vita.

Il mio rapporto con Giulia era diventato molto stretto: avevo il dovere di proteggerla. Da chiunque avesse potuto o voluto fargli del male, sia emotivamente che fisicamente.

Non era stato facile per me superare la separazione da Gaia: ho passato mesi e mesi a tormentarmi, giornate veramente orribili in cui tutte le mie convinzioni crollavano una dopo l'altra. Vedere Gaia felice in TV con Juan, le foto in cui si baciavano, lei che sparlava di me. E poi il suo fidanzamento ufficiale con Juan. Ogni volta era una pugnalata al cuore, ogni volta era sempre più dolorosa. Non potevo negarlo: avevo pianto molto. Mai così tanto in vita mia, neanche quando Sara mi aveva lasciato anni fa.

Ma ormai dovevo farmene una ragione, come avevo fatto con Sara. Anche Gaia era il passato, ormai? Ogni tanto ci pensavo: mi svegliavo di notte e continuavo a rimuginare, sognavo di stare con lei. Poi mi risvegliavo e dovevo affrontare la realtà. Lei ora era felice con Juan. E io dovevo solo pensare a Giulia e al mio lavoro qui a Gran Canaria, che tra l'altro procedeva alla grande. Tra questi pensieri pian piano mi addormentai.

Giovedì 11 Luglio

Le settimane trascorrevano tranquille qui a Gran Canaria. L'amore di Giulia mi faceva stare davvero in pace in questo paradiso.
Pensando alle cose che non vanno spesso mi dimenticavo quanto ero fortunato. Facevo quello che mi piaceva, lavoravo in un posto fantastico con persone incredibili come Marco, il rapporto con Giulia era sempre più stretto: cosa potevo chiedere di più?

Marco aveva indetto una riunione questo pomeriggio: niente di strano, non era la prima volta.

"Prima di iniziare ragazzi, volevo fare un importante annuncio", disse Marco in tono solenne.

Molto strano. Sembrava molto serio, di solito era sempre molto rilassato durante le riunioni, anche perché non erano mai per criticare l'operato di qualcuno, ma semplicemente per confrontarsi.

"Volevo farvi sapere che abbiamo un nuovo Senior Manager ragazzi" disse Marco sorridendo.

Cosa intendeva dire? Io ero un Junior Manager. In pratica ero uno di quelli che prendeva meno, e adesso arrivava uno a fare subito il Senior? Chi era??

Mi salii leggermente il nervosismo, non mi sembrava da Marco fare favoritismi inserendo uno nuovo subito con una carica così importante.

"Quindi fate un grande applauso per..." disse Marco lasciando la suspance, mentre Giulia mi guardava trattenendo una risata.

"Che guardi?" gli faccio con un gesto della mano, sta situazione non mi convinceva.

"Minooooooo!!!" urlò Marco applaudendo verso di me.

Spalancai gli occhi: cos'era, uno scherzo?

"Dai su alzati in piedi Mino! Complimenti!" disse Marco applaudendo insieme al resto del team.

Mi alzai in piedi barcollando dall'emozione. Poi gli altri smisero di applaudire per urlare: "Discorso! Discorso!"

Iniziai a ridere incredulo: non riuscivo a crederci.

"Ok, se è uno scherzo non è divertente Marco" iniziai sorridendo leggermente. Marco rise insieme al resto del gruppo.

"Nessuno scherzo Mino, ecco qua il tuo nuovo contratto, guarda con i tuoi occhi!" disse Marco mostrandomi un foglio.

Lo esaminai attentamente: "Cosa??? Ma sei pazzo?" Urlai emozionato guardando il mio nuovo stipendio.

Prima prendevo 1500 euro al mese: ora con la nuova qualifica avrei preso da contratto 3500 euro al mese!

"Te li meriti tutti Mino, lavori molto bene e porti risultati, quindi vieni pagato in proporzione!" rispose Marco orgoglioso.

"Ecco perché stavo ridendo tu! Lo sapevi eh??" dissi rivolgendomi a Giulia che continuava ridere.

"Lo sapevo da giorni ma Marco mi ha detto di non dirtelo, e non è stato facile" rispose Giulia avvicinandosi a me.

Una volta vicina a me la abbracciai forte, non riuscendo a trattenere le lacrime dalla commozione. Poi la baciai velocemente sulle labbra, tra gli applausi di Marco e del resto del team.

"Ancora complimenti Mino!" disse Marco stringendomi la mano.

"Grazie Marco, davvero, farò del mio meglio per meritarmi tutto questo!" risposi commosso.

"So che lo farai Mino, mi fido di te" rispose Marco facendo l'occhiolino.

Poi tornammo tutti quanti a sedere ai nostri posti per proseguire la riunione.

La sostanza del mio lavoro non era cambiata: se non per il fatto che ora i meno esperti mi venivano a fare domande quando avevano dubbi. Per il resto era sempre il solito lavoro ma con uno stipendio più alto.

Di sera andai a cena fuori insieme a Giulia in uno dei posti più chic (e costosi) della città per festeggiare.
Poi uscimmo a camminare sulla spiaggia come ci piaceva fare da quando stavamo insieme.

"Allora Mino, sei felice?" mi chiese Giulia.

"Assolutamente Giulia, ma non è per la promozione" risposi sorridendo.

"E per cosa allora?" rispose Giulia perplessa, fermandosi.

"Sono felice di stare qui con te Giulia" risposi sorridendo

"Oh Mino!" disse Giulia prima di baciarmi lentamente, al chiaro di luna.

"Ti amo Giulia" dissi guardandola negli occhi.

"Ti amo anch'io Mino" disse Giulia commossa, accarezzandomi dolcemente il viso. Poi restammo ancora qualche minuto lì a baciarci sulla spiaggia, in un'atmosfera romantica.

Poi rientrammo alla villa, un'ora prima del coprifuoco. Andammo in camera mia: si era acceso dentro di noi il fuoco della passione. Non potevamo trascorrere la notte insieme ma niente ci impediva di farlo prima del coprifuoco. Dovevamo sfogare quella passione che era salita nel romanticismo in spiaggia. Era stato bellissimo. Si sentiva tutto il nostro sentimento in questo momenti. Non era un sesso lussurioso, sporco. Era veramente amore. Baciare le sue labbra aveva un gusto così intenso come non lo era mai stato prima. La sua pelle che reagiva al mio tocco, le sue mani che si stringevano su di me, il suo respiro eccitato. Era tutto perfetto, era tutto così bello. Fino a quando restammo distesi uno vicino all'altro sorridendo estasiati. In quel momento tutto era fantastico. Giulia stava per addormentarsi, ma poi mi ricordai che le regole di Marco impedivano tassativamente di passare le notti insieme.

"Ehi amore mio, non possiamo, ricordi?" dissi dolcemente.

"Mmm... voglio restare qui con te..." disse Giulia con gli occhi semichiusi.

"Lo vorrei anch'io Giulia, ma sai che non possiamo, su andiamo" risposi accarezzandogli il viso.

Giulia si chiuse in sé stessa girandosi dall'altra parte. Io sorrisi perché sapevo che voleva intenerirmi. Quindi la alzai prendendola in braccio di sorpresa, mentre lei rideva di gusto: non si aspettava che l'avrei portata fuori di peso. Non che ci volesse tanto: era una piuma. Una volta dentro la sua camera l'appoggiai delicatamente al letto, poi la baciai sulle labbra delicatamente mentre lei chiudeva gli occhi dalla stanchezza.

"Buonanotte amore mio" dissi sottovoce.

"Buonanotte mio principe" rispose sorridendo Giulia, prima di chiudere definitivamente gli occhi.

Uscii dalla camera sorridendo orgoglioso. Poi tornai in camera mia. Una volta dentro sospirai di felicità. Ero davvero felice. Poi mi addormentai. Il futuro appariva sempre più radioso.

ANGOLO DELLO SCRITTORE
Eccoci qua con il capitolo 30 😁 promozione per Mino e momenti romantici con Giulia 😁 è davvero finita con Gaia quindi? Come si evolverà la situazione? Lo scopriremo nei prossimi capitoli 🤗 spazio ai commenti 😁








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