Mi risvegliai ed ero ancora lì...
Per un secondo era completamente persa e speravo fosse solo un incubo fin quando non realizzai che era tutto reale
"finalmente sei sveglia" era James,mi aveva tenuta li.. "hai dormito per un giorno intero" sorrise maliziosamente.
"voglio andare a casa" respirai profondamente... Iniziai a lacrimare... Mi girai verso il comodino lì accanto e vidi un coltello e affianco cocaina... Mi aveva drogato? Per questo ho dormito così tanto? Ma poi ricordai che mi aveva semplicemente dato un pugno nello stomaco.
"non puoi tornare a casa, qui è molto più bello"
"perché? Perché mi fai questo? Cosa ho io di speciale?"
"ingenua, ogni piccola cosa che hai è speciale"
"ci sono molte ragazz-"
"apri le tue orecchie, tu sei tu, ci siamo capiti?" mi prese per la gola alzandomi dal letto per poi sbattermi contro al muro quasi a soffocarmi e si staccò da me quando io quasi non reagivo più, caddi a terra tossendo.
I miei occhi si riempirono di lacrime... Stava esaurendo ogni mia forza in così poco tempo... Mi stava facendo perdere ogni speranza di rivedere Jordan.
Mi guardò piangere in un angolo mentre mi abbracciavo le mie ginocchia al petto.
È lui rideva... Rideva di me.
"qui ci sono i vestiti che devi indossare"
"no" gli dissi secco.
"indossa questi abiti e mangerai."
Mi stava ricattando... Non ebbi scelta sentii il mio stomaco brontolare dalla fame e allora mi convinsi... È mi misi quel vestito corto, nero che mi arrivava un po' più su del ginocchio, completamente scollato dietro la schiena con delle maniche ricamate, era bellissimo quel vestito, misi poi le scarpe con il tacco che James mi aveva lasciato la terra.
Ad un certo punto lui entrò
"possiamo andare"
"andare dove?"
"cena con dei grandi come me poi ritorneremo qui e ti avverto... Fai una mossa sbagliata Selestia, e ti distruggo." abbassai lo sguardo
"guardami negli occhi" io non reagii "ti ho detto di guardarmi negli occhi" mi puntò un coltello sullo stomaco e io alzai lo sguardo.
Quegli occhi pieni di cattiveria mi fecero sentire un brivido dietro la schiena.
SI avvicinò a me...
"le tue labbra mi chiamano... Mi attirano... Il tuo odore, tu.. Sei irresistibile, il desiderio di averle è troppo forte"
Mi fece toccare ancora il muro e le sue labbra toccarono le mie... Io non ricambiavo il bacio.
"Ricambia" mi strinse i capelli e io cedetti.
"tu stasera mi amerai." io annuii soltanto ero troppo spaventata.. Non riuscivo a parlare.
Squilla il suo telefono
"James, stiamo venendo" riuscii a sentire questo.
Lui staccò
"andiamo" mi prese per il polso e prese una giacca per poi mettermelo sulle spalle.
Scendemmo giù e c'erano cinque auto abbastanza di lusso, erano davvero dei "grandi" io e James salimmo in una macchina con vetri scuri sia avanti e sia dietro.
Mi fece mettere avanti insieme a lui
"te lo ripeto, una sola mossa sbagliata e tu muori."
"si ho capito... Farò la brava" abbassai lo sguardo vedendo le mie mani tremare senza che io me ne accorgessi.
"Selestia, io dico sul serio, ti sparo avanti a tutti." mi guardò le gambe e si morse il labbro.
"I-io ho capito." mi sentivo umiliata... Usata.
Arrivammo in una villa abbastanza lontano sia da New York.
Tutte la macchine circondarono la nostra è scesero tutti armati.
James mi fece segno di salire con lui.
Capii che non era una semplice serata, ma una trappola per qualcuno... È se quel qualcuno fossi io? Non ne potevo essere sicura, infondo io non gli avevo fatto nulla.
Una volta arrivati alla sala ci mettemmo a sedere ed arrivarono delle famiglie che erano come lui.
"chi sono? " sussurrai incuriosita.
"hai presente quando eri bambina e tua madre ti diceva 'stai lontano da quella gente'?"
"si''
"ecco quella gente dove tu devi stare lontana."
Mi sentivo un peso dentro... Ero forse parte del gioco? Centravo qualcosa io? Iniziai a sentire caldo... Iniziai a sentire una sensazione di nausea
"James ho bisogno di aria... Per favore.."
"andiamo fuori, dove sta la piscina"
Uscimmo e corsi verso la piscina sedendomi sul bordo e toccandomi la testa.
Ad un certo punto arrivò un uomo che mi spinse dentro
James si voltò e vide che io non sapevo nuotare... Sparò l'uomo e poi corse da me per tirarmi fuori... Ma io ero già svenuta.
Mi porto di nuovo in quella prigione... Che ormai era diventata la mia casa e me lo ritrovai su di me.
"sei una troia, nient'altro" mi si accaní addosso e iniziò a spogliarmi
"no ti prego" piansi, urlai ma più mi muovevo più di mi picchiava.
Mi spoglió del tutto e fece male... Urlavo dal dolore e volevo che la smettesse... Aveva preso la mia innocenza.
"James... Per favore.."
"taci che ho quasi fatto"
"James no!"
"si ho fatto."
James non abbe pietà... Ma io lo odiavo, lo odiavo a morte... Mi aveva stuprata.
Ero a pezzi, e la speranza di rivedere Jordan era sparita del tutto.... Saranno ormai mesi che sono qui... È non ne posso più.
Mi addormentai stanca e distrutta.
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Ossessione
RomanceUn ragazzo ossessionato da una ragazza la rapisce... Lei resterà sua.