Capitolo 8

7.7K 149 8
                                    

James aprii la porta, mi guardò, si morse il labbro e si avvicinò a me
"devi amarmi" ringhió
"io non amerò mai un animale come te" piansi, lui si avvicinò a me aveva il coltello in mano.
"sai cosa succede alle bimbe cattive? Vengono punite" per un secondo mi mancò il respiro.
"spogliati o lo farò io come non hai mai visto" io non volevo e lui perse la pazienza mi prese per il braccio, mi alzò dal letto, mi abbatté contro al muro e iniziò a toccarmi da sotto al vestito.
Mi prese e mi buttó su quel letto mi picchió mi prese a pugni, le mie spalle erano piene di lividi, le mie gambe erano deboli per i calci dati da lui ad un certo punto mi arresi, mi stancai di reagire
"fammi ciò che vuoi" dissi a lui esausta piangendo.
Iniziai a sanguinare sulla guancia sinistra e solo lì mi ricordai che lui mi aveva sbattuto più volte contro al muro, io ero a pezzi, mentre lui trovava piacere in me io morivo.
"non potrai mai essere completamente di qualcun altro" mi sussurrò una volta finito "tu sarai per sempre mia, che ti piaccia o no"
Aveva ragione... Ero di sua proprietà ormai... Si è presa tutta me.. Togliendomi ogni minima parte di innocenza.
Ero distrutta.
"e-e-r-a    q-questa  l-a punizi-punizione?" balbettai, ero spaventata.
"esatto piccola" riuscii a vedere che si era alzato e che si stava dirigendo verso la cocaina e se la tirava su.
Dopo questo chiusi gli occhi e caddi addormentata.

James

Selestia era così bella... Ma non ne ero innamorato, la volevo solo per me, non volevo che me la toccassero, ero geloso.
Doveva essere solo di mia proprietà.
Non volevo farle così tanto male ma non so c'era qualcosa che mi tirava fuori... Era il semplice fatto che non mi amava. Volevo che mi amasse nonostante io non la amassi.
La guardai dormire.... È si muoveva nel sonno, urlando e sudando... Urlava e io non sapevo cosa fare..
"Selestia svegliati, Selestia! ''
Ma lei continuava a urlare...
" James aiuto, James!!! " urló più forte ma era ancora per colpa del sogno e io non riuscivo a svegliarla, vidi che iniziò a piangere mentre sognava ma non si svegliava.
Per un po' di tempo non urlò più... Allora mi misi accanto a lei e presi sono e poi ricominciò, svegliandomi.. Urlava il mio nome e io non sapevo più cosa fare restai li a guardarla piangere e urlare nel sonno orribile che stava facendo... Mi stesi accanto a lei e la abbracciai dicendole di tranquillizzarsi... Ci ero riuscito... Dopo un ora però ricominciò e io persi la pazienza presi la pistola e sparai un colpo, lei si svegliò tutta sudata con le lacrime agli occhi e io ritornai apatico
"stavo dormendo troia" le urlai contro... Non sapevo cosa mi stava succedendo... Ma era più forte di me controllarmi.
"James per favore... James... Non farmi male ti prego" mi imploró ma io non la stetti a sentire e per l'ennesima volta la picchiai.
Ma questa volta ero più violento... Lei svenne e io cintinuavo a riempirla di calci... Finché non sentii un senso di colpa nello stomaco e la vidi con il labbro e il naso pieno di sengue... La portai in bagno mi sedetti sul bordo della vasca e me la stesi in braccio e iniziai a toglierle il sangue dal viso... La stesi a terra e iniziai a pulirla, notai tutti i lividi che aveva non c'era una parte dove fosse rimasta ancora intera.
Cosa le avevo combinato? Con lei sono stato capace di fare tutto questo?
Mi sentivo in colpa... Ma come potevo sentirmi in colpa? Io non ho mai provato questa sensazione...
Forse lei mi stava cambiando, forse mi stavo innamorando di lei... O forse era solo un ossessione che avevo verso di lei.
Una cosa era certa non avrei mai lasciato che me la portassero via.
Decisi quindi di cambiare posizione... Di andare dove nessuno ci conosceva.
La appoggiai sul letto.
Stava dormendo.
È riuscii a chiudere anche io gli occhi.

Selestia

Mi svegliai e mi girai verso l'orologio appoggiato sul comodino, guardai James che stava dormendo sul mio petto e mi accorsi che avevo appoggiato la mia mano sul suo viso.
Mi mossi lentamente per andare in bagno e mi ricordai delle mie mestruazioni... È mi accorsi che doveva arrivare qualche settimana fa...
Dopo un po' sento una sensazione di nausea che si prende parte di me, e iniziai a vomitare.
Una volta finito mi sciacquai la bocca e andai in cucina, presi un bicchiere d'acqua e bevvi.
"Selestia!!!!" sentii urlare James ma io non ebbi forza di rispondere... Ero scioccata del fatto di essere incinta di lui.
Sentii i suoi passi e mi vide.
"Ah sei qui, andiamo di là vieni"
"James...non tirarmi per favore James" ma lui se ne fregó.
"dobbiamo parlare James" gli dissi sedendomi sul letto a gambe incrociate.
Sentii uno sparo.
"Prepara immediatamente i vestiti che ti ho dato e mettili qui e dopo raggiungimi giù " mi lanciò un borsone.
Vidi che corse immediatamente giù e io feci ciò che mi disse.
Una volta preparato tutto scesi giù e presi anche i suoi vestiti.
"Selestia sali subito in macchina"
Terrorizzata da quei ragazzi coperti completamente del tutto con un passamontagna non me lo feci ripetere due volte e salii, iniziò a sparare e colpí a due di loro, e salii in macchina anche lui.
Partimmo più veloci che mai, lasciando dietro di noi una scia di polvere.
"tieniti forte" mi urlò.
Allacciai la cintura.
"James chi sono?! Cosa vogliono?!"
"Lasceremo la città Selestia, vogliono me morto.
li chiamano <fools>".
"Ma.. Perché cosa hai fatto?"
"non è il momento , ne parleremo con calma te lo prometto."
"James...doge andiamo?"
"Europa, Selestia, Europa".
"ma i passaporti?"
"sono nel borsone, sono nascosti entrambi li"
"cosa?!"
"per paura che tu scapoassi lì nascosi nel borsone."
" e fammi sentire, che posto?"
"Spagna, ho una villa in eredità lì tutta mia."
Lo guardai sorpresa.

OssessioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora