Capitolo 16

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James

"tu cosa Jordan?"
"esatto, ho sofferto così tanto nel vederla con te che la rabbia ha preso possesso del mio corpo"
"dovevo ammazzarti qualche mese fa."
"ora te ne sei reso conto idiota?"
Gli saltai addosso.
Iniziai con dargli pugni in faccia fino a farlo perdere sangue su tutto il viso.
Continuavo finché non sentivo le mie nocche sanguinare, ma anche lì non mi fermai.
Doveva pagarla.
Doveva pagarla per il male che aveva fatto a Selestia.
Lui svenne e io continuai a tirargli pugni.
Dovevo farlo.
Dovevo continuare.
Ma poi sentii piangere era lei.. Era spaventata.
"amore apri.. Sono io."
Aprii la porta e lei era lì avanti a me.
Era più magra di prima ed era ancora più debole di prima.
"lasciami stare." mi si accanì addosso, mi diede uno schiaffo.
"mi hai spezzato il cuore, tuo figlio è morto a solo 4 mesi in me e tu ti fai vivo dopo quasi un anno? Vattene.
Non ho bisogno di te."
"Slestia ti ho salvato la vita e che sia chiaro mi dolce rosa, mi hanno ricattato... Dovevo farti credere che tra me e te fosse finita per sempre."
"spezzandomi io cuore e facendomi quasi ammazzare, io ti odio" iniziò a prendermi a pugni il petto me lo meritavo... È vero, era debole e avevo lasciato che la ammazzassero quasi... Aveva il corpo tutto ossa e lividi sparsi dappertutto, le sue labbra avevano perso il dolce colore rosse e nel suo viso erano scavati fossi.
I suoi occhi azzurri erano ormai spenti e le sue occhiaie erano quasi nere.
Mentre lei piangeva e mi dava pugni sul petto io restavo in silenzio.
La abbracciai e lei non reagì.
"non farmi male ti prego" piangeva.
Aveva paura... Aveva paura che io le facessi male.. Tremava.
"io non posso farti male, non ora, non più." sentivo piangerala ancora poi sentii finalmente quelle mani delicate che mi iniziavano a toccare il collo e finalmente ricambiò il mio abbraccio.
La portai in bagno e le feci lavare il suo viso, facendogli togliere ogni goccia di sangue.
Jordan invece si svegliò e se ne andò.
La portai giù nella sua cucina e la feci mangiare.
"cosa ti ha fatto amore?"
"mi ha toccata James, mi ha stuprata, ha ucciso il nostro bambino."
In quel momento provai solo odio, volevo ucciderlo,anzi dovevo ucciderlo tanto tempo fa.
"ti ha ferita molto... Mi dispiace è tutta colpa mia."
"Si lo è, se tu non mi avresti lasciata tutto questo non sarebbe successo e io avevo il nostro bambino tra le mie braccia."
"mi dispiace tanto amore mio.. Sono a pezzi più di quanto credi" cacciai una lacrima e... Iniziai a piangere anche io.
"no mi dispiace,non piangere anche ti amore mio ti prego." mi abbracciò e io la strinsi.
La baciai e sentii di nuovo la delicatezza delle nostre labbra.
Era bella anche così.
La presi per i fianchi piccoli che si era fatta e la portai delicatamente verso il divano.
Iniziai a baciarle il corpo con tutta la delicatezza del mondo.
Stava sorridendo e il suo sguardo spento si illuminó di nuovo.
Era bellissima.
"James di più." mi disse come se il suo corpo non vedesse l'ora.
Le accarezza il collo, il seno e scesi alla pancia... Andai oltre e arrivai lì, iniziai con le dita.
Piano... È io provavo eccitazione.
Ancora piano e poi forte.
Urlava dal piacere.
"voglio più delle dita amore... Voglio -" la interruppi e era dentro.
"vuoi questo rosa?"
"Si amore".
Vedevo che si rilassava che si lasciava andare.
Ero dolce,ci stavo andando piano per ora.
La baciai, le accarezzai il viso e la baciai ancora.
Iniziai a spingere ancora più forte.
Era bello anche per me, provavo piacere insieme a lei.
Mi era mancata tanto,non mi è mai mancato nulla più di come mi sia mancata lei.
Arrivai al piacere e mi gettai sul suo petto.
Ero stanco e lei mi accarezzava i capelli,era unica.
"piccola, ti va se usciamo?"
"non posso amore"
"e perché no?"
"io sono una troia per tutti qui..."
"amore, sei con me stai tranquilla, non ti toccheranno." lei mi sorrise e corse a lavarsi.
Mi addormentai lì sul divano.
Dopo due ore mi sveglió e io guardai l'ora.
"ci hai messo due ore? Se bellissima."
"possiamo andare, e grazie, anche tu sei bello appena sveglio" si mise a ridere e mi scombinó il ciuffo, mi guardai allo specchio che c'era all'entrata e me lo aggiustai.
Uscimmo da casa sua e la portai in giro per la città.
Ci fermammo in una gioielleria, avevo intenzione di farle una sorpresa.
Appena scendemmo dalla macchina tutti si girarono verso di lei e la fissarono, riuscivo a capire ciò che lei provava, si leggeva nei suoi occhi.
Si sentiva sbagliata, sola, non gradita.
Io le misi il braccio sulla sua spalla e le sorrisi.
"stai tranquilla piccola" aveva accennato un "si con la testa.
La portai dentro.
" vedi ciò che ti piace amore mio. "
" vorrei una rosa ".
" la avrai amore sta tranquilla.
Adesso vedi ciò che ti piace. "
Avanti a me comparve un anello, era oro rosa, con brillantini e al centro un diamante rosso, era bellissimo per lei.
Volevo chiederle di sposarmi.
" mi scusi " mi rivolsi al signore del negozio.
" James buona sera, dimmi pure "
Loro conoscevano me e io non loro, vabbè....
"l'anello lì..."
"Si quelli oro rosa?"
"Si quello, vorrei chiedere alla mia ragazza di sposarla."
"James è in sald e costa 1000 dollari."
"lo prendo."
"va bene"
Me lo prese e io pagai... Non era un problema per me il denaro.
"amore vieni" chiamai Selestia.
"cos'hai li?? Per chi è?"
"è un pensiero per una persona"
"James?"
"piccola tranquilla, vuoi la rosa?"
"Si, la vorrei.."
"andiamo allora."
Andai dal fioraio.
"aspetta qui amore mio".
Chiamai Mark.
"fratellino, dove sei?"
"sto mangiando, dimmi"
"mi serve un favore..."
"James che hai combinato?"
"nulla, vorrei che andassi a casa mia e vorrei che riempissi di petali rossi il mio letto, mettici delle candele intorno."
"Va bene James"
"grazie Mark, a dopo."
Staccai e presi un mazzo di rose.
Le feci mettere in una scatola e andai in macchina.
"piccola.. Le ha terminate"
"non fa niente... Cosa c'è in questa scatola?"
"è una sorpresa."

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