James
Mi suonó la sveglia delle 5.00 e io mi svegliai staccandola subito per evitare di svegliare Selestia, la accarezzai, le baciai la fronte e andai in bagno.
Iniziai a farmi la doccia e pensai che non dovevo lasciarla sola, pensavo che doveva esserci qualcuno a prendersene cura.
Doveva esserci qualcuno che la avrebbe fatta stare meglio.
Pensai a mia cugina Adelaide, sarebbe stata banissimo con lei.
Uscii dalla doccia con il pensiero di chiamarla... Stranamente mi rispose nonostante fossero le 5.30 del mattino.
"pronto James dimmi"
"Adelaide ho bisogno che ti prenda cura di Selestia durante la mia assenza"
"qui in Spagna? Nella tua villa?"
"Si Adelaide... Io dovrò stare fuori per un po', è lei è incinta"
"capisco... Va bene James starò li alle 9.30"
"perfetto... Grazie.. È ti prego non farla uscire... È troppo pericoloso."
"stai tranquillo. Buona fortuna James."
Non gli raccontai nulla per paura che lo avrebbe detto a Selestia e sono sicuro che non mi avrebbe mai perdonato.
Entrai in camera da letto e la vidi in piedi vicino la finestra.
"Non andare" iniziò a piangere.
"Amore... Devo, è per noi."
"no.. James no.. Io non sono pronta di già.."
"ci sarà mia cugina qui, arriverà alle 9.30 si chiama Adelaide, vi troverete b enn e, ne sono sicuro."
"ma io voglio te." urló.
"mi dispiace tanto piccola"
"NO!! VAI VIA!"
"Amore..." La vidi che iniziava ad allontanarsi da me... Si toccava la testa, si guardava intorno,poi guardò me e poi si toccò la pancia e cadde a terra svenendo.
Restai un secondo paralizzato...
"Selestia.. Selé... Selé" urlavo il suo nome, ma lei non reagì... Mi spaventai a morte... La stesi sul letto.
Nel frattempo presi la mia tuta e me la misi, cacciai una borsa con dentro tutte le pistole, coltelli, fucili, munizioni.
Presi uno zaino e dentro ci misi una mitragliatrice, una magnum e la desert eagle, e le minuzioni.
Mi girai verso Selestia e stava ancora lì con gli occhi chiusi, sapevo che sarei ritornato. Quindi gli diedi un bacio e me ne andai.
Le lascia una lettera prima di scendere accanto a lei.
Presi la macchina e raggiunsi gli altri ragazzi.Selestia
'' James " mi girai intorno ma non lo trovai.
Accanto a me c'era una lettera:Mia dolce rosa, tornerò da te prima di quanto pensi, ricordi ci sarà mia cugina a breve da te, lei ti vorrà bene ne sono sicuro.
Tu amore mio fidati di me, dopo che avrò fatto questo non starò mai più lontano da te.
Vivremo una vita normale e saremo felici, te lo prometto.
Daremo a nostro figlio ciò che si merita, daremo a lui l'amore che è stato mancato a noi.
Tornerò stai tranquilla amore mio.
Ti amo tanto.
James.Appena lessi scoppiai a piangere... Non sapevo cosa sarebbe successo ma so che lo avrei rivisto.
Non lo avevo nemmeno baciato... O abbracciato...
Pensavo a tante cose e all'improvviso sento bussare, scendo giù.
"Ciao, tu dovresti essere Selestia, piacere sono Adelaide" lei era una bellissima ragazza, occhi verde scuro, capelli marroni un viso perfetto, magra... Avrei detto che fosse una modella.
"Piacere, si sono io Selestia, entra"
"come stai?" mi chiese, mi stava già simpatica.
"sono abbastanza stanca e mi manca tanto James" iniziai a piangere...
"stai tranquilla, tornerà, piuttosto smetti di piangere che fa male al bambino" mi sorrise e mi abbracciò.
"grazie, sei gentile davvero." le sorrisi anche io.
"stai tranquilla, per me sei già come una sorella." mi abbracciò ancora.
"vieni, ti do una mano con la borsa" le risposi.
"oh no, stai tranquilla, pesa sta a riposo me la vedo io."
"portiamola insieme allora".
"ottima idea" e rise.
Entrammo in casa e le feci appoggiare la borsa sul divano.
"hai mai visto il giardino della villa?" mi disse.
"no non ne ho avuto l'occasione."
"vieni"
Andammo alla porta del retro e avanti a me c'era una piscina enorme, un prato e delle sdraio, più avanti della piscina c'era un piccolo boschetto con alberi e fiori... E pensavo che appena James tornasse avrei chiesto se avremmo potuto piantare delle rose.
Era bellissimo, un odore di natura incredibile.
"ti va di fare un bagno?" disse Adelaide
"ma fa freddo..."
"hai paur del freddo?"
"no... Ma l'acqua sarà congelata e poi non so nuotare..."
"James fece installare questi aggeggi per regolare la temperatura dell'acqua" mi fece segno riferendosi a una specie di motori. "resterai qui nella parte bassa della piscina"
"mhh... Va bene però prima vado a prendere delle accappatoio."
"certo vai io metto il costume e accendo i motori, tu ce l'hai?"
"No..." me ne lanció uno.
"ecco qui"
"grazie" sorrisi.
Entrai dentro, misi il costume e mi misi l'accappatoio mentre l'altra c'è l'avevo in mano.
Andai li e vidi Adelaide in piscina che nuotava come un pesce.
"entra vieni l'acqua è abbastanza calda"
Entrai ed era vero, era calda.
Stammo lì per un po', e poi uscimmo. Entrammo subito dentro.
"ordiniamo una pizza? Ti va?" mi chiese entusiasta
"certo perché no?" risposi sorridendo.
Chiamò la pizzeria migliore della città e in poco tempo arrivò.
Tra risate e altro però lui mi mancava, scese la notte e il suo pensiero si faceva sempre più profondo.
Presi sonno piano piano pensando alle cose belle sulla famiglia straordinaria che saremmo diventati.James
Stavamo ritornando a New York per fare fuori Jordan.
Non facemmo sapere a nessuno del nostro arrivo, nemmeno ai ragazzi più stretti che conoscevo.
Era troppo rischioso.
Proposi di andare in quella casa del bosco dove prima ero con Selestia e stammo la per un po'.
Il desiderio di rivederla e riabbracciarla mi spingeva ad agire in fretta, ma dovevo attendere.
Dovevo attendere... Ma l'attesa non ha mai fatto per me.
Iniziai a essere ansioso.
"James andiamo è il momento."
Era passato già un giorno da quando non la vedevo e sembrava un eternità.
"siamo pronti?" dissi.
"Si, gli altri lo stanno seguendo noi lo raggiungeremo di fretta, lo spareremo e andremo via."
Una voce ci fermò.
"a chi?".
Era Jordan.
"dov'è lei? Bastardo!" mi puntò una pistola contro.
"è incinta di me, è al sicuro e sai? Abbiamo iniziato ad amarci" sorrisi maliziosamente.
"stai mentendo, non avrebbe mai amato uno come te."
"getta la pistola Jordan" era Max che glie ne aveva puntata una in testa a lui.
"Max... Credevo fossi con me.." Jordan si giró verso di lui.
"io ero con te se fossimo stati solo contro di lui, ma qui abbiamo tutta Spagna contro. O ti tiri indietro e vivi o sono costretto a sparati Jordan."
"TU... BASTARDO!" Premette il grilletto e Max morì.
"ORA È LA TUA FINE JAMES" Si avvicinò a me con la pistola puntata contro, spuntó poi Matteo e lo sparò nella gamba.
"credo sia il contrario Jordan" presi la pistola e Jordan sparó Matteo.
Gli sparai l'altra gamba.
Lui prese la pistola in mano e mi colpí al braccio.
"sai Jordan volevo risparmiarti, ma... Non è possibile"
Gli puntai la pistola alla testa, chiusi gli occhi e mi ricordai di Selestia che mi supplicava di non uccidere.
"fallo cazzo finiscimi!!"
"no, non posso far sapere a mio figlio che io sono questa persona, ti risparmieró, avvicinati a Selestia e muori lei è mia, ci amiamo adesso, è incinta e devi starle lontano."
"James... Trattala bene... È proteggila.. Lei è speciale."
"lo farò Jordan" gli strinsi la mano.
"vieni" gli allontanai la pistola, "appoggiati a me" lo aiutai, lo misi in macchina e lo portai da Louis dato che era medico.

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Ossessione
RomanceUn ragazzo ossessionato da una ragazza la rapisce... Lei resterà sua.