Capitolo 9

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Dopo un po' raggiungemmo l'aereoporto.
"scendi"
Entrammo lì e iniziò a correre trascinandomi per il braccio e dirigendosi verso la biglietteria dell'aeroporto.
Dopo tanta gente arrivò il nostro turno.
"Salve, Buongiorno, vorrei due biglietti per il primo volo per la Spagna"
"Si, il volo parte tra 10 minuti" disse la signorina lì... La invidiavo... Stava parlando con James.
Mi dava fastidio... Cosa?! Pensai.
Mi dava fastidio vedere James parlare con una ragazza?! Cosa stava succedendo?! Non poteva essere...sarà solo un pensiero così... Ma ero incinta di lui.. I miei pensieri si erano interrotti quando lui mi tirò ancora verso l'aereo con i biglietti in mano.
Raggiungemmo il nostro volo e salimmo a bordo.
Ci mettemmo ai nostri posti..
"James..."
"Selestia, sono abbastanza stanco, non costringermi e trattarti male qui.. Per favore Selestia, dormi è stata una giornata abbastanza stressante per entrambi"
"No James.. Io devo dirti una cosa"
"appena arriviamo in Spagna me la dirai,ora non è il momento."
"no James è importante..."
SI voltó dall'altra parte e io mi girai verso il finestrini... Iniziai a piangere al pensiero di avere una vita in me e non sapevo nemmeno se lui lo avrebbe accettato.
"aspetto un bambino" dissi.
Ma James dormiva già e allora decisi di chiudere anche io gli occhi... Iniziavo a sentire la stanchezza prendersi parte di me.
Mi svegliai e trovai James che mi guardava.
"sei sveglia"
"Si" risposi assonnata iniziò a venirmi di nuovo la nausea e mi alzai subito andando in bagno.
"Selestia!" mi seguii James.
Ma io gli chiusi la porta del bagno in faccia... Appena uscii lo vidi li con le braccia incrociate.
"Allora?"
"James io... Io sono.." venni interrotta dalla voce del pilota "invito i gentili passeggeri a restare seduti, stiamo per atterrare."
James mi prese per il polso mi portò a sedere e mi allacció la cintura.
Non mi rivolse parola.
"perché sei così silenzioso adesso?"
"cosa ti succede? Scappi via come se niente fosse, ieri mattina a letto e adesso qui in aereo, sei tu che mi porti guai?"
"No James io sono solo..." venni interrotta per l'ennesima volta "siamo a Madrid, invito i passeggeri a scendere dall'aereo".
"ne parliamo dopo" rispose James, poi tirò fuori il telefono.
"io sono in aeroporto, vi aspetto qui".
Staccò il telefono e si diresse verso di me.
"sei stanca, vero?"
"Si tanto."
"appena arriviamo a casa ti farò riposare un po', ma poi dovrai svegliarti dopo massimo due ore"
Annuii e notai dei ragazzi dietro di lui.
"James.. Dietro di te.."
Si girò e lui fece segno di fermarsi.
I 3 ragazzi in quella macchina aspettarono noi e partirono.
"Carlos, da quanto tempo non ti vedevo"
"oh si James è passato un po' di tempo e qui in Spagna le cose non sono cambiate, sempre le stesse"
"capisco, e tuo fratello Pablo?"
"è andato a Ibiza a vivere con la famiglia, e tu invece cosa ci fai qui?"
"in America vogliono uccidermi, e poi la vita li è diventata abbastanza monotona, ho deciso che per un po' resteró qui... Ho bisogno di nuova aria"
"James... Chi è la ragazza accanto a te?" mi guardò il ragazzo perversamente.
"si chiama Selestia, è la mia ragazza." gli rispose James
"Clara sarà molto gelosa" rispose Carols.
"Clara è solo una troia! Non c'era mai stato un noi, sporca puttan!!" si arrabbió e quando lui era arrabbiato sfogava sempre su di me... Ma in quel momento mi chiesi chi è questa Clara.
"Si è fatta tutta Madrid" Carlos rispose ridendo.
"James siamo arrivati alla villa"
"Grazie Matteo, ci vediamo in questi giorni, ho un compito importante per voi".
"certo James, Adios".
Scendemmo dalla macchina e prendemmo il borsone.
Arrivammo all'entrata della villa e mi sentivo stranamente al sicuro. "Sali sopra, infondo al corridoio, ultima stanza sulla sinistra, aspettami lì."
Ubbidii e salii.. Mi persi nel corridoio ad osservare quei quadri.
Arrivai alla stanza ed era una camera da letto, posai il borsone a terra.
"spogliati" era aggressivo.
"non hai sentito?" mi urlò.
"James no... Io..."
"tu cosa?!" mi buttó sul letto e iniziò di nuovo a spogliarmi.
"mi sono arrabbiato molto oggi, lo sai?"
Mi prese a schiaffi ancora le guance.
Mi tirò per i capelli e mi alzò, battei con la testa al muro e urlai.
"James sono incinta!"
Mi lasciò i capelli e mi guardò.
"cosa?! No, non è vero"
"ho un ritardo, ieri mattina ho vomitato e stamattina in aereo la stessa cosa. Ho provato a dirtelo ma non ne ho avuto l'occasione."
"sdraiati, chiamerò un medico, ma prima vestiti." mi lanciò un vestito e chiamò il ginecologo e in pochi minuti era già qui.
"Salve dottor Alfonso, lei è la mia adorata Selestia e crede di aspettare un bambino"
"oh adesso vediamo subito" il dottore era un uomo di mezza età.
Cacciò fuori dalla borsa una specie di telecomando e lo appoggiò sulla mia pancia, su quell'oggetto c'era un piccolo schermo che guardava all'interno della mia pancia e avevo ragione.
"auguri ragazzi!" spero diventerete una bella famiglia, verrò di nuovo tra due mesi, per vedere se sarà maschio o femmina "
" la ringrazio dottore, arrivederci " disse James.
James accompagnò il dottore fino all' uscita e io rimasi lì, su quel letto... Piano piano mi addormentai.

Jordan

Raggiungemmo quella villa nel bosco appena Mason e Victoria ci diedero la bellissima notizia che Selestia era lì.
Appena arrivammo, vedemmo due ragazzi sparati a terra e dicidemmo di perlustrare la zona.
Entrai in quella casa e non c'era nessuno... Ma la notai ristrutturata in alcune stanze..
"Dannazione" dissi.
Max venne.
"se ne sono andati..."
"dove l'avrà portata?!"
"non lo so, lo scopriremo."

James

Non ci potevo credere, stavo per diventare padre...
Come ho fatto a non stare attento? Dovevo immaginarlo.
Selestia... Selestia... Il suo nome mi rimbalzava in testa... Non ero più ossessionato... Me ne stavo innamorando.
Andai di sopra e la vidi dormire, mi misi accanto a lei e ricominciò... Ricominciò ad urlare.
"mamma, mamma!" urlava, piangeva "papà scusa" iniziava ad agitarsi ancora di più.
Le misi il mio braccio intorno la vita "va tutto bene, calmati piccola" le sussurrai.
SI svegliò tutta sudata, si buttó sul mio petto e io la abbracciai.
"James..."
"Principessa, perché fai così la notte?"
"James io sogno cose orribili e..." iniziò a piangere e io non volevo vederla piangere, mi iniziava a far male.
"sono qui, sono qui... È il bambino lo cresceremo"
Si perse ancora di più nel mio petto trovando un angolino tra il braccio e la spalla da poter stare a caldo e al sicuro, si addormentó lentamente mentre io le accarezzavo i capelli, gli lasciai un leggero bacio in fronte e mi addormentai anche io.

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