Ossessione

Capitolo 22

"Nel frattempo tu ti sei fatto drogare"

"SELESTIA BASTA.
TI HO DETTO CHE ME L'HA MESSO NEL WHISKY CHE MI HA DATO."

"JAMES SONO STANCA.
STANCA DI OGNI COSA E ANCHE DI TE."

cosa avevo appena detto? Ho detto che ero stanca di lui..?
SI giró verso di me e mi guardò... Aveva gli occhi lucidi come se volesse piangere.
Vedevo nei suoi occhi che la rabbia aveva preso tutto se.

" TI SEI STANCATA DI ME?! " mi urló contro.

" No James... Perdonami ero arrabbiata"

"Nella rabbia si dicono verità."

"No James, ti prego ero-"

Mi diede uno schiaffo.

"TACI! DOPO TI DARÒ CIO CHE MERITI."

"James..."

"NO! DEVI STARE ZITTA."

Mi diede ancora un altro schiaffo.

"TU SEI MIA.
MIA SOLO MIA.
FACCIO CIÒ CHE MI PARE CON TE.
SEI DI MIA PROPRIETÀ SELESTIA, SEI MIA!"

Urló... Non lo riconoscevo più.
Era arrabbiato con me.
Lo avevo ferito.
La sua rabbia... Mio dio.

"Me ne pento James, mi pento di averlo detto."
Piansi... Piansi tanto.

"Cosa non ti è chiaro che devi stare zitta?"

"James... Scusami."

Non mi rispose.
Provai a baciarlo, provai a mettere la mano sulla sua.
Ma lui indietreggiava sempre.
Aumentó ancora di più la velocità.
Mi girava lo stomaco, superó i 185 km orari.
Non si fermava, continuava.
Si stava sfogando sulla velocità della macchina.

"Non sono più in grado di controllarti James?"

Rallentó e si incantó a guardarmi, avendo sempre il controllo della strada.
Ancora non rispose... Mentre mi guardava poi Aumentó ancora la velocità.

"Guarda la strada, James guarda la strada."

Non mi ascoltó.
Dopo un 30 secondi che sembravano non finire più si concentrò sulla strada.

"Tu sarai sempre capace di controllarmi."

Mi disse, io sorrisi.

"se è così allora, smetti di correre, e dimentica ciò che ti ho detto James, ero arrabbiata, mi dispiace."

"Selestia, scusami tu, gli schiaffi... Io ho perso il controllo, devo imparare a gestire la mia rabbia"

"James, va tutto bene."

"Hai la forza di sorridere e dirmi che va tutto bene anche quando non va tutto bene, piccola."

Sorrisi ancora.
Misi la mia mano sulla sua è lui vide.
Avvicinò la mia mano al suo labbro e la baciò.

"Perdonami mia dolce rosa, cambierò te lo prometto."

Aveva gli occhi lucidi, cacciò una lacrima e iniziò a piangere.

"Perché piangi amore?"

"vorrei solo non averti mai messo in tutto questo casino Selestia."

"James.. Amore non è solo baci e abbracci"

"Selestia, vogliono me morto e stanno facendo del male a te, cosa ti risulta difficile?"

"James... Cosa non mi hai raccontato?"

"Amore mio... La mia vita è sempre stata questa, scappare ovunque, e ovunque io sia andato ho sempre trovato pericolo, vorrei smetterla di spacciare, perché a finale è colpa dello spaccio ma non riesco a trovare qualcos'altro per andare avanti."

"Amore, io ti aiuterò, ma dobbiamo ricominciare"

"Andrà avanti così per sempre Selestia, mi uccideranno e poi uccideranno anche te.
Non ci sarà mai un posto sicuro per noi, possiamo andare ovunque ma ci prenderanno sempre, e io sono rimasto da solo.
Sono rimasto da solo per il semplice fatto che nella mia vita non ho mai fatto cose positive, io sono mustro. "

" Non lo sei, tu hai me.
James... Per favore devi reagire, sei sempre stato così forte e adesso ti abbatti?"

" Vorrei solo che tu stessi bene, tutto qui. "

" io sto bene così, io sto benissimo, si è vero è stato tutto difficile ma si risolverà tutto."

" come fai ad esserne così certa? Tu non sei loro.
Tu non sai come ragionano, loro non si arrenderanno e tu soffrirai per colpa mia. "

Vedemmo una macchina lampeggiare dietro di noi e poi ci diede una botta.

" Sono loro, piccola.
Tieniti forte. "

Misi la cintura e il mio stomaco stava esplodendo.
Fece una girata che lasciò una scia dietro.

" Dove andiamo? "

" Lontano da qui. "

Acceleró e iniziò di nuovo a correre.

"ho rintracciato tua madre, volevo fosse una sorpresa."

I miei occhi si illuminano

"davvero James...?"

"Si amore andremo da lei.
Le ho spiegato la situazione.
Una volta seminati andremo lì da lei.
A Londra."

"dovremmo prendere ancora l'aereo?"

"Si... Lo so che ti sei stancata ma non abbiamo scelta e poi con l'aereoporto avremo un modo per fermarli, ora ne stiamo parlando e non sanno le nostre intenzioni."

"è stupendo James.."

"Si lo è"
Guardò attraverso lo specchietto frontale della macchina e mi girai anche io.

"Le pistole..."  e passò da una corsia all' altra evitando colpi e confondendosi tra le macchine.
"James... Ho la nausea..."

"resisti amore, resisti."

Feci un respiro ma la mia nausea saliva sempre di più.