9

207 20 2
                                    

-Il grosso l'ho fatto, ora però non devo farmi beccare, perché, se mi faccio beccare ora, sono impanato, fritto, impanato di nuovo e nuovamente fritto, quindi sangue freddo, calma e finiamo questa missione in bellezza.

Sono le 00.38 e Yuu è arrivato all'entrata del dormitorio; non sa se il sorvegliante è andato a dormire o è ancora nelle scale di emergenza, ma non vuole rischiare di essere scoperto. A doversi muovere in questo modo così sfuggente e silenzioso gli sembra quasi di essere una spia segreta in missione per salvare il mondo da qualche super cattivo con qualche problema di protagonismo esagerato. Sale fino al primo piano usando le scale esterne ed entra tramite la porta dalla quale era uscito qualche ora prima, però, stavolta, prima di entrare, si toglie le scarpe per minimizzare il rumore causato dal pestare della suola, dopodiché entra: il piano delle ragazze è deserto e talmente buio che si vede a malapena la porta d'ingresso posta al lato opposto dell'edificio; c'è un silenzio disumano e questo è davvero strano per essere il piano dedicato alle ragazze. Avanzando in punta di piedi, Noya continua il suo cammino verso la sua stanza dove ha lasciato l'amico. Spera solo che non si sia addormentato, altrimenti non ha idea di come poter rientrare e riposarsi. Arriva alla rampa di scale che conduce al piano dei ragazzi.
C'è una vetrata abbastanza grande che fa passare, anche se non al suo massimo splendore, la luce della luna e che illumina , in un modo quasi divino, quei tanti scalini che separano il giovane studente dalla sua stanza dove si trova il suo amico. Si guarda intorno per accertarsi che non ci sia nessuno e, silenziosamente, sale gradino dopo gradino fino ad arrivare al secondo piano. Deserto anche qui, in un primo momento. Si trova a metà strada del corridoio che porta alla sua stanza quando sente una mano che lo prende da dietro e lo gira. Era sicuro che non ci fosse nessuno nel corridoio e vorrebbe urlare per farsi sentire.

-Cosa ci fai in piedi a quest'ora?

Dice a bassa voce il professore che lo ha fermato.

-Sono... andato a farmi una passeggiata... in cortile... non riuscivo a dormire e ho pensato che se fossi andato a fare una passeggiata mi sarei calmato...

Neanche lo stesso Noya sembra convinto di quella scusa inventata sul momento. Adesso si aspetta un rimprovero con i fiocchi dal professore, sia per essere uscito di nascosto sia per aver mentito. L'uomo sospira.

-Ascolta, è il primo giorno di scuola e in oltre sarai anche stanco, quindi non mi sembra il caso adesso di parlarne: domani mattina vengo a chiamarti e ne parliamo con calma, va bene?

Yuu è incredulo per quello che ha appena sentito: il professore davanti a lui non solo non ha urlato, ma è stato anche tranquillo e ha saputo valutare se fosse o no il momento adatto. Tutti i prpfessori che ha avuto in precedenza non avrebbero esitato a prenderlo a urla nel cuore della notte e a fargli la ramanzina, facendolo sentire un idiota, irresponsabile e delinquente, insomma, tutte cose che, a suo parere, non erano vere.

-Sei della 1-3, vero?- il ragazzo annuisce -Domani dì alla professoressa Mizuki che alle 9 devi uscire perché ti deve parlare il professor Overlay, d'accordo?

Yuu annuisce una seconda volta

-Perché non mi sgrida ora?

Yuu si tappa la bocca dopo aver detto quella frase. Gli è uscita di bocca senza che volesse, però è così curioso il fatto che non lo stia sgridando. La nuvola che copriva la luna si sposta e permette all'elegante satellite di illuminare per bene il viso dell'insegnante. Yuu lo guarda meglio: il professore non è neanche tanto anziano, forse avrà una trentina o una quarant'anni ma non di più; ha i capelli biondi e gli occhi che sembrano quasi dorati, ora che la luna li illumina meglio, e sono protetti da un paio di occhiali neri a lente rettangolare. Non è poi così alto, sarà poco più alto di Tanaka, quindi verso il metro e ottanta.

-Perché non ti conosco bene, perché manca poco all'una di notte e perché non è da me: non sento di essere un professore che deve sgridare per forza un alunno per qualsiasi regola infranta, se l'ha fatto vuol dire che aveva un motivo e in base a quello io giudico cosa fare. Devi dirmi però il tuo nome perché altrimenti domani non so chi chiamare quando arrivo in classe.

-Nishinoya Yuu

-Perfetto, quindi devo venire a chiamare Nishinoya Yuu della 1-3- ricorda a se stesso -Ci vediamo domani mattina, e vedi di riposarti ragazzo mio!

Dopo aver detto questo il professore si allontana verso le scale e Yuu torna in stanza.

-Hey, Noya, come è andata? Sei riuscita a parlarle?

-Eh? Ah, sì... sta attento quando esci perché c'è un professore che sta facendo il giro.

-Dove stava andando?

-L'ho visto scendere le scale per andare al piano di sotto, quindi sbrigati a ritornare nella tua stanza, altrimenti ritorna e siamo tutti e due fregati.

-Va bene, amico, allora ci vediamo domani mattina prima dell'inizio delle lezioni, ci stai?

-Roger

Risponde Yuu, salutando Tanaka e chiudendo la porta della stanza. La camera di Ryu e Chikara non è distante, quindi per lui non sarà difficile tornare senza essere visto.

Corre l'ora 01.10 e Yuu dopo essersi fatto una doccia calda si è infilato sotto le coperte e si è programmato la sveglia- dopo aver visto che che la finestra aveva le tende per non far entrare la luce al suo interno. Sta pensando a tutto quello che gli è capitato oggi, tra treni e amici nuovi, tra ospedali e sigarette condivise e tra orari e professori; è stata una giornata a dir poco stancante e cerca di addormentarsi per non avere l'aspetto di uno zombie la mattina seguente. Le sue palpebre si fanno sempre più pesanti ogni secondo che passa, fino a quando la vista gli diventa nera per un secondo, riapre gli occhi ed è scoppiato giorno. La notte è davvero passata così in fretta.

Ricorda di essere amato!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora