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"E ora sono 590, me ne mancano altri dieci e ho scontato la punizione, e dopo doccia e cena."
Pensa Yuu intento a riporre gli ultimi libri nello scaffale: ancora non ci crede di aver finito prima delle 19.30. Sta per mettere apposto l'ultimo libro quando una voce richiama la sua attenzione.
-Scusami, per caso sapresti dirmi se in questa sezione posso trovare la Vita Nova di Dante Alighieri?
Per lo spavento lancia in aria i due libri che aveva in mano che gli cadono in testa. Si tocca il punto in cui lo ha colpito il libro e poi si gira a vedere chi glielo stesse chiedendo: è lei, la ragazza del corridoio. Ora ha la possibilità di vederla da vicino: è di qualche centimetro più bassa di lui e ha i capelli lunghi poco più delle spalle, di color mogano, tirati indietro da una fascia beige che però si lascia sfuggire qualche ciocca ribelle di capelli; i suoi occhi sono a dir poco stupefacenti, di un nocciola incantevole e che si sposa perfettamente con la forma del viso e il colore della fascia. Sul suo volto vi è un espressione di preoccupazione per il colpo che Yuu ha preso dalla caduta del libro sulla sua testa. Che figura di merda.

-Oddio, ti sei fatto male? Non volevo farti spaventare, perdonami ti scongiuro!
-Sto bene, stai tranquilla, è solo un libro un po più pesante degli altri. Per il tuo, invece, mi sembra di averlo visto prima: li stavo mettendo apposto fino a qualche minuto fa i volumi italiani.
Dice Yuu controllando i vari ripiani della corsia.
-Grazie. Aspetta, adesso che ci penso tu sei il ragazzo con cui mi sono scontrata all'ora di pranzo in corridoio! Mi dispiace ancora per prima, però ero di fretta e non ti ho proprio visto arrivare.
Si scusa ancora lei.
-Sta tranquilla non è successo nulla, solo un livido, ma sono abituato ad averne di ogni tipo in ogni parte del corpo, quindi non fatene una colpa- la rassicura lui intento a cercare il libro - comunque io mi chiamo Yuu Nishinoya, piacere, sono del primo anno.
-So come ti chiami- il ragazzo si ghiaccia per un istante e la guarda senza emettere un fiato o una parola -mi ha parlato di te Narita, il mio compagno di classe: mi ha raccontato che vi conoscete perché avete degli amici in comune, non è così? Oh comunque scusami, non mi sono presentata a dovere: mi chiamo Roxanne Yumehara e sono della 1-2.- la guarda per un attimo senza capire -Ah, sì, ecco, sono per metà inglese e per metà giapponese, ma tranquillo, ci sono abituata a vedere la reazione sbalordita delle persone quando mi presento a loro per la prima volta. Conclude aggiungendo un sorriso.
-Ciao, Roxanne- le porge il libro -era questo il libro, giusto?
-Sì, proprio questo, grazie infinite, Yuu!
La guarda scrutare ogni angolo della copertina per poi iniziare a sfogliare le pagine una ad una e, a un certo punto, avvicina il naso al libro e inspira profondamente.
-Non so quanto ti convenga fare così: sono pieni di polvere e maledettissimi acari quei libri.
-Tu non sei un amante della lettura, vero?
-Faccio prima a dirti le cose che sono bravo a fare e che quindi, di conseguenza, mi piacciono: la pallavolo e l'inglese, scienze e la musica. Non sono bravo né in matematica, né in letteratura di ogni tipo, né in fisica e neanche in storia.
-Io invece ti vedo molto adatto alla filosofia, la materia che insegna il professor Overlay; dovresti averlo anche tu tra i vari professori, ci ha detto che ha tutte le classi del primo anno.
Comunque senti che bel profumo che ha questo libro- gli dice avvicinandoglielo al naso -può
sembrarti odore di muffa o di qualcos'altro, però se lo annusi meglio puoi sentire come questo sia un libro di tutto rispetto, un libro che ne ha visto di tutti i colori e che raccoglie dentro di se un sacco di esperienza e saggezza.
-Non conosco questo libro, di che parla?
Roxanne lo guarda divertita e, con gli occhi che paiono brillarle, inizia a raccontare
-È una storia che arriva da lontano: è la storia di come Dante, l'autore del libro, si innamora di una ragazza della sua città, chiamata Beatrice e che tutti definiscono quasi angelica e benedetta: lui è talmente innamorato di lei che le ha dedicato un intero libro che aveva iniziato prima che la poveretta morisse a solo ventiquattro anni, ma non sia bene il motivo della sua morte, qe quindi lui soffre al pensiero di non averla più. Te lo consiglio, è meraviglioso come scrive e come parla di lei e di tutti i sentimenti che prova! È come se stessi leggendo il suo diario segreto dove racconta tutto su di lei e le dedica intere poesie eccetera eccetera. Ma, molto probabilmente, per voi ragazzi queste saranno idiozie da ragazzine innamorate e senza speranza.
-Ma che stai dicendo?! Andiamo: non fare di tutta l'erva un fascio! Mica la pensiamo tutti quanti allo stesso modo su quei tipi di cose. Magari mi piacesse leggere...
-Se può interessarti io ho iniziato con libri piccoli di qualche pagina. Solo successivamente sono arrivata a leggere questo tipo di libri.
La conversazione dura per altri dieci minuti, fino a quando il professor Overlay li invita ad uscire perché orario di chiusura.
-Beh, io ora devo andare a casa mia, altrimenti mia madre inizia a preoccuparsi, comunque è stato un piacere conoscerti, Yuu, e grazie ancora per il libro! Se vuoi puoi chiamarmi anche semplicemente Roxy dato che il mio non è un nome corto. Ci vediamo domani a scuola!
-Ciao, Roxy! Ci vediamo.
La saluta lui da lontano e la guarda andare via. La segue con lo sguardo fino a quando la sua figura supera il cancello d'entrata e scompare completamente dal suo campo visivo. Un brivido gli percorre la schiena. E questo cos'era? Cosa dovrebbe significargli?
Continua a pensare a quella ragazza, al modo soave in cui raccontava la trama, dirigendosi verso gli amici che, nel mentre, lo aspettano all'entrata della mensa per andare a mangiare tutti insieme.

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