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-Mi scusi, professore, dove vuole portarmi? Perché mi ha fatto sedere qui in auto?

-Andiamo a farci un giro, io e te: usciamo da questo tuo maledettissimo castello di vetro e prendi un po di aria fresca.

-Dove andiamo?

-Dove vuoi tu, mio caro: scegli la destinazione e ti ci porto. Non voglio che stia lì dentro un minuto di più, a costo di doverti far passare la giornata in giro senza fermarci un attimo. La tua distimia non deve peggiorare.

-Sto bene, davvero, la ringrazio per avermi fasciato la mano e tutto, ma non si deve preoccupare, mi creda, non ce n'è bisogno-

-No, Yuu, perché non ti credo. Non ti credo quando dici che stai bene dopo aver tirato un pugno allo specchio della tua stanza e perché hai avuto paura del tuo riflesso dato che non ti riconoscevi! Questa sai come si chiama? Depersonalizzazione o derealizzazione, ed è una bestia schifosa con cui ho avuto a che fare più volte. Non voglio che accada anche a te di svegliarti la mattina e di chiedere a qualcuno chi è la persona che si trova nello specchio, perché ne hai passate davvero tante e lo so che non lo vuoi ammettere né agli altri né a te stesso in primo luogo. Voglio aiutarti, Yuu, te lo ricordi almeno questo?

Il ragazzo rimane in religioso silenzio, concentrato a guardare un punto fisso inesistente.

-Andiamo al parco comunale... ho un pallone in camera...

Dopo essersi cambiato, preso il pallone e asciugato le lacrime, i due si mettono in moto e si dirigono verso il parco comunale. Arrivati lì, si sistemano sul prato e Overlay lancia in aria il pallone. Il ragazzo avverte il pericolo, come se fosse in partita, e si tuffa per riuscire a salvare il pallone dal toccare il suolo. Sfortunatamente non riesce a toccarla in tempo e la palla gli rimbalza davanti nel mentre che anche il suo corpo sente la durezza e il freddo del suolo sotto di sé. Un altro bel paio di lividi da aggiungere alla sua collezione, dato che gli altri non bastano.

-Fin quando il pallone sarà in aria ci sarà speranza, ma quando il pallone tocca terra, allora non si può più far nulla. Tu sei colui che deve salvare il pallone; il pallone, invece, è come se fosse il tuo 'star bene'. Se il pallone tocca terra tu arrivi a compiere azioni di cui poi ti pentirai in futuro, come quel pugno di oggi.

Gli dice Overlay dandogli una mano a rimettersi in piedi.

-La partita è persa nel momento in cui tocca terra l'ultimo pallone.

-Bene, e tu vuoi che l'ultimo pallone della partita cada o vuoi continuare a lottare per non farlo cadere e per tenerlo in campo?

-Voglio lottare, questo è il mio unico compito in campo, e quindi farò di tutto per poter giocare ancora quel pallone.

Overlay gli lancia di nuovo il pallone e questa volta Yuu lo salva. Il professore risponde al salvataggio con un pallonetto.

-La vita a volte ti riserva situazioni difficili e non è sempre tutto rosa e fiori- Yuu allunga il braccio e salva il pallone, tenendolo alto -Altre volte è più gentile e ti concede un attimo di pausa- dice palleggiando il pallone e mandandolo il più in alto che può -Però- Yuu gli passa il pallone con un bagher alto- ricorda bene una cosa -dice aprendo il braccio- Non abbassare mai la guardia- e schiaccia il pallone, senza lasciare il tempo materiale a Yuu per recuperare l'attacco -Perché è proprio quando abbassi la guardia che il male arriva in tutta la sua potenza. Tu continua a combattere e vedrai che non ci sarà niente che potrà più farti star male, anche perché sai che ci sarà sempre qualcuno al tuo fianco ad aiutarti.

Gli tende la mano per aiutarlo ad alzarsi, dato che aveva perso l'equilibrio ed era caduto.

-Non creda che io voglia fermarmi qui! Finché non riuscirò a salvare una delle sue schiacciate noi non andremo via da questo parco e lei non la smetterà di tirarmela addosso! Sono ancora troppo lento e voglio riuscire a migliorarmi per salvare il pallone e tenerlo in gioco e voglio farlo sia con il pallone vero e proprio che con il pallone che intende lei! Schiacci il più forte che può, professore, io sono pronto a tutto!

Sono le due del pomeriggio, il sole picchia e ci saranno, come minino, 30°C e finalmente Yuu è riuscito a ricevere la schiacciata di Overlay.

-Ha visto, professore? Ci sono riuscito!!

-Bravo, Yuu, sono molto contento per te, però la mia schiena non credo lo sia, dato che non gioco dai tempi del liceo.

Dice sedendosi sul prato e allungandosi verso le punte dei piedi. Sente un peso forzargli sulla schiena e un piacere nel sentire che i muscoli si stanno allungando nel modo giusto. Gira la testa e vede Yuu che esercita forza sulla sua schiena con il ginocchio.

-Lei ha aiutato me e non vedo come ora io non dovrei aiutare lei con la sua schiena, se vuole, ovviamente.

-Sì, grazie, stai facendo benissimo, mi sento già molto meglio- Il ragazzo smette di spingere e il professore si rimette in piedi -allungati anche tu, altrimenti domani sarai tutto indolenzito e non avrai voglia di alzarti dal letto.

-Lo rifacciamo?

-Eh?

-Lo rifacciamo anche domani? Intendo venire qui e giocare, fare qualche passaggio! Mi sono divertito tantissimo e vorrei sapere se potremo rifarlo anche domani e i prossimi giorni. Quindi?

-Va bene... se ti fa stare bene allora lo rifacciamo! A patto che mi spieghi un po le nuove regole e in che cosa consiste il tuo ruolo, perché non mi ricordo di aver mai sentito parlare di liberi quando giocavo, è un invenzione recente questa, vero?

-Sì, è recente e da la possibilità di poter giocare anche alle persone che, diciamo, non sono particolarmente alte ma a cui piace questo sport, come me. Resta soltanto in seconda linea e non può né attaccare né compiere azioni offensive e deve essere riconoscibile in campo, quindi indossa la maglia di un colore diverso dagli altri giocatori.

-Interessante, vieni che ti offro un panino, che ormai è ora di pranzo!

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Se siete arrivati fin qui, allora passate un attimo nelle conversazioni del mio profilo, ty :)

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