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-Quindi è così che ti sei procurato quel taglio sul labbro... mi dispiace per te, Yuu
-Non si può fare nulla ormai, professore, è andata così e nessuno può farci niente.

Dice il libero al suo insegnante nel mentre che quest'ultimo gli passa un bicchiere d'acqua.

-Sai, ti ho visto migliorato dal punto di vista dell'umore, quindi vorrei capire perché sei voluto venire a parlarmi.

-Vede, è un po complicato da spiegare: qualche settimana fa ho dato la mia famosa interrogazione di matematica all'ora dell'Okada e sono entrato nel panico nonostante avessi studiato e sapessi le cose- l'insegnante annuisce e poggia il suo bicchiere sul tavolino accanto alla sedia -Mia madre, ecco, ha problemi nel controllo dell'ansia e ogni qualvolta che si sente così prende dei farmaci-

-Fermo, mi stai dicendo che hai preso gli stessi farmaci di tua madre, che ha un disturbo d'ansia, diagnosticato, spero.

Dice Overlay bloccando il discorso del suo alunno. Yuu stringe il bicchiere di plastica che ha tra le mani.

-Sì...

-Ti ricordi il nome di questo farmaco?

Ricordarselo? Di meglio! Ha la scatoletta lì con sé. La tira fuori dalla tasca del gakuran e gliela porge, abbassando lo sguardo, vergognandosi dell'azione che ha compiuto. Il professore sospira. Non se lo sarebbe mai aspettato da Yuu. Se fino a qualche minuto prima, nell'aula dello sportello, si potevano udire i due discutere e parlare e qualche scricchiolio delle sedie, adesso non si sente più alcun rumore. Un silenzio tomba e imbarazzante regna nella stanza, fino a quando uno dei due si stanca e decide di rompere il ghiaccio.

-Solo una domanda: perché non sei venuto a dirmi che stavi male? Perché hai voluto fare tutto da solo? Scusa, in effetti queste sono due domande e non una, ma vorrei avere delle risposte da parte tua: sono preoccupato per te.

-Lei era in presidenza con Kurosaki e se me ne fossi andato di nuovo non penso che l'avrei passata liscia come la prima volta, quando mi ha salvato la febbre. Io ho avuto paura. Sono andato in bagno e ho preso quella pastiglia con un po di acqua del rubinetto, però solo una e non altre, glielo giuro!!

-Ho capito. Sai che questo farmaco, come tutti gli altri ansiolitici, ha degli effetti collaterali quali sonnolenza, confusione mentale e vista offuscata, vero, Yuu? Non sono farmaci 'normali' che puoi prendere senza una ricetta, sono delle benzodiazepine, Yuu, e vengono utilizzate quando si hanno disturbi dell'ansia o per gli attacchi di panico e devono essere presi in dosi prescritte dal proprio psichiatra e solo con la ricetta li puoi comprare. Puoi scegliere tra le gocce o le pillole e in base al tuo problema il medico ti da determinate quantità da assumere. L'unica cosa che voglio è che tu la smetta di prendere Xanax o altri farmaci simili, va bene? Ti posso aiutare io con questo problema, però, ti prego, smettila, perché creano dipendenza e non ti fanno bene.

-D'accordo, professore.

-Facciamo che questa la tengo io e le pastiglie pure, per sicurezza. Magari in futuro ti potranno servire davvero.

Dice alzandosi dalla sedia su cui era seduto dall'inizio della chiacchierata e va ad aprire uno dei tanti armadietti che si trovano nella stanza. Legge "Nishinoya Yuu, 1-3".

-Cos'è quell'armadietto con il mio nome?

-Niente di cui devi avere paura:  è l'armadietto dove tengo il tuo fascicolo con le tue informazioni principali, come nome, cognome, data di nascita, il numero di telefono dei tuoi genitori e le mie conclusioni riguardo le nostre sedute, e ora ci aggiungiamo anche la 'tua' scatoletta di Xanax, così occhio non vede e cuore non duole,  mio caro. Oggi è venerdì, devi prendere il treno per tornare a casa a Tomiya, vero? Sono le 15, a che ora passa?

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