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Il corridoio dell'ospedale è davvero davvero triste. Ci sono sedie e sedie e sedie e ancora sedie, tutte poste contro i muri, costellati di quadri e bacheche; le infermiere e i dottori passano di lì, andando di fretta per spostarsi da una stanza all'altra. Il reparto di pediatria ha un qualcosa di più allegro rispetto a tutti gli altri. Che siano tutti i coniglietti e i personaggi delle fiabe dipinti sui muri o i pagliacci che andavano a trovare i bambini per attenuare il loro stare lì dentro?

Yuu sta aspettando di vedere la sua amata sorellina prima di ritornare in dormitorio. È andato via prima dall'allenamento per poter venire a salutarla. Suo padre è passato a prenderlo per non avere problemi con il sorvegliante.
Un rapido saluto alla piccolina, una piccola serie di domande ai dottori e  poi si ritorna in dormitorio. Rarisa sta meglio rispetto a ieri, ma serve che stia in ospedale un altro paio di giorni finché non si capisce esattamente cosa è successo alla bambina.

-Tua madre starà da me per un paio di giorni, ci siamo messi d'accordo. In questo modo lei non si stressa e può tranquillamente riposare senza doversi svegliare presto per prendere il treno. Che rimanga tra me e te Yuu, l'ho vista peggiorata, sta prendendo i farmaci che le ha prescritto il medico?

Gli domanda Fubuki nel mentre che riaccompagna il figlio al domitorio.

-Prima quando ero sempre a casa sì, ora non lo so, scusami.

-Figurati. Helena stamattina mi ha raccontato della discussione che avete avuto tu e Roxy ieri.

-Mi sono comportato da idiota. Non mi merita.

-Avete bisogno di schiarirvi le idee ebtrambi adesso, altrimenti, quando avrai intenzione di farlo, sarà troppo tardi. Tu lo sai molto bene. Ci sentiamo in uno di questi giorni. Riposati.

Gli dice per poi dargli un abbraccio.
Se n'era quasi dimenticato di Roxy e della loro brutta lite.

Il giorno dopo è ancora peggio. Solitamente non riesce mai a concentrarsi per le lezioni di letteratura, ma oggi è proprio impossibile stare al pasdo con la Mizuki. È impegnato a scegliere il modo in cui dire a Roxy che tutto quello che le aveva detto, che non era sua intenzione fare quel che aveva fatto, ma ogni volta che ci pensa sente che il suo stomaco si contorce in mille modi differenti e come se il cibo che aveva mangiato a colazione stesse per risalirgli per tutto l'esofago. Anche se ormai ha la giustificazione del medico da parte del medico per andare in bagno, sa che la Mizuki non accetterà di farlo uscire dalla classe, nemmeno se gli divesse venire una crisi iperglicemica lì davanti. Ogni volta che Yuu fa qualcosa che non va, la Mizuki gli fa sempre il cazziatone in cui gli ricorda di studiare e di seguire le lezioni se ci tiene a essere promosso.
Ogni tanto gli capita di scrivere qualche nota riguardo la lezione sul suo libro. Sa di avere addosso gli sguardi di Ryu e Chikara.
La vecchia racchia sta spiegando una canzone d'amore di un uomo che loda la propria donna e la fa risaltare in ogni modo possibile e immaginabile. Gli ricorda di quando lui e Roxanne leggevano insieme qualche piccolo pezzo del libro di Dante e lui la chiamava Beatrice, sempre usando quel suo modo scherzoso e simpatico e poi quando la baciava dolcemente. Poi il ricordo di quel meraviglioso pomeriggio estivo passato insieme tra la palestra e la biblioteca. Eccolo qui, sempre presente, quello sciocco mal di pancia che va a braccetto con quel terribile senso di nausea e vomito. Si sente quasi svenire. Poggia una mano davanti alla bocca. L'ultima volta che si era sentito così era al primo anno delle elementari, quando non voleva staccarsi dalla mamma per la paura di incontrare i nuovi bambini della sua classe e aveva pianto tanto, ma davvero, davvero tanto. C'è anche da dire che al tempo dei fatti aveva solo sei anni e quindi era una cosa considerata abbastanza normale, ora invece ha dieci anni di più e nessuno lo avrebbe consolato.

-Allora, Nishinoya, è comodo il banco?

Commenta seccata l'insegante. Lui non riesce ad alzarsi dal banco e a togliere la mano dalla bocca; sente il suo battito accelerare, le gambe tremare e gli occhi che imprecano per essere pieni di lacrime e volersi liberare. Vorrebbe sparire in quel preciso istante, vorrebbe non esistere.

-Professoressa, non credo di senta bene. Stamattina si è rifiutato di mangiare ed è stato faticoso fargli ingerire almeno un boccone.

Dice Chikara, cercando di difendere il suo amico. Qualche secondo dopo si sente bussare alla porta.

-Avanti!

La porta si apre e fa la sua comparsa il professor Overlay. In quei giorni lui e Takeda si stanno occupando di raccogliere le conferme e le autorizzazioni per la partecipazione ai tornei interscolastici e alle altre varie attività di tutti i club della scuola. Overlay sta raccogliendo le autorizzazioni per le squadre spoetive e Takeda sta aiutando con gli altri club.

-Ciao, ragazzi, come state? Volevo- vede dalla soglia della porta il povero Yuu -Cosa sta succedendo qui? Perché Nishinoya è sdraiato sul banco?

Dice avvicinandosi al banco del ragazzo.

-Sai, Zarc, a Nishinoya piace dormire alle mie ore e usa il suo banco come cuscino. Dimmi, lo fa anche alle tue ore?

-Ti ha chiesto di andare in bagno?

-Una volta, ma non lo avrei mandato altre volte

-Sai che ha il diabete? Te lo ha detto?

La professoressa sgrana gli occhi e guarda verso il suo alunno ricurvo su se stesso. Lo stesso fanno Chikara e Ryu. I due pensavano che il loro amico avesse avvisato l'insegnante della sua patologia.

-No, non mi ha mai detto nulla. Se fosse stato così lo avrei mandato, te lo giuro.

Zarc guarda il povero Yuu e gli passa una mano sulla schiena.

-Ennoshita, Tanaka, che cosa gli è successo?

-Non si sente bene.

Risponde Ryu alla domanda. Non è una grande risposta, ma può fare qualcosa comunque.

-Ascolta, posso pensarci io al ragazzo, se a te va bene, ovviamente.

-Tanto non seguirebbe comunque; ricordati che all'ora siccessiva hanno la lezione di scienze con Tomori, se non torna?

-Digli che si trova insieme a me e che ci sto pensando io a lui.

Detto ciò Overlay fa alzare dalla sedia Yuu, il quale, appena uscito dall'aula, si getta verso il bagno per andare a vomitare. Overaly lo raggiunge poco dopo e aspetta che esca da lì. Appena sente il rumore dello sciacquone, si gira e giarda verso la porta che si apre e mostra il suo alunno. Non lo ha mai visto in quelle condizioni: ha il viso talmente pallido che sembra un fantasma, le due occhiaie sono ritornate e sono ancora più scure e profonde, inoltre trema come una foglia.

-Yuu, cosa ti è successo? Voglio la tua versione della storia e non quella della professoressa.

-Voglio scomparire dalla faccia del pianeta!

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