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Barcolla vero la cucina dove lo attende la sua colazione. Il povero Yuu ha passato tutta la notte tra la sua stanza e la tazza del gabinetto. Ogni volta che ci andava era perché la vescica doveva essere liberata. Oggi si è svegliato più stanco del solito e la cosa lo lascia un po perplesso perché la notte prima non è neanche andato a dormire tardi. Però considerando il fatto che ogni due ore si alzava per liberarsi non si stupisce tanto alla fine. Deve smettere di preoccuparsi inutilmente per degli stupidissimi pensieri infondati.

-Buongiorno

-Ciao, papà...

Risponde lui con tono privo di ogni tipo di emozione.

-Che ti succede? Hai dormito male? Non sei pronto per oggi?

-Certo che lo sono, ho solo dormito un po così perché sono andato in bagno durante la notte. Sto bene, non preoccuparti.

-Sicuro? Sembri spento rispetto agli altri giorni- dice avvicinandogli l'immenso tazzone di cappuccino -Ti sei fatto l'iniezione?

-Si, sto seguendo la nuova ricetta che mi ha portato quel coglione di Kaito. È solo che sono un po stanco.

-Quando ho aperto la porta e ho visto quel deficiente al posto di papà credevo che fosse giunta la mia ora. Mi capisci, vero?

-Altroché

È così bello poter insultare Kaito con qualcuno senza doversi sentir dire "è irrispettoso nei suoi confronti" oppure "non ti ho insegnato a fare così. Rispetta le persone più grandi di te, anche se non ti piacciono e non ti ispirano fiducia, Yuu Nishinoya". Suo padre sembra odiare Kaito più di quanto non lo odi lui, ma lo insulta davvero pochissime volte. Ecco da dove Yuu ha preso il suo modo di "essere figo", come dice Tanaka.

-Vuoi che ti accompagni io a scuola in auto? È lunedì oggi e inizio a lavorare alle 10, quindi ti posso dare uno strappo fino al cancello.

-Lo faresti davvero?

-Certo, sono o no tuo padre? Ho detto che mi sarei preso cura di te e cerco di farlo al meglio.

È strano. Ha davvero poca voglia di farsela a piedi oggi e questo non è da lui. Manda giù in un sorso tutto il contenuto della tazza. Riprende un attimo fiato. Il suo alito è una cosa oscena: puzza di roba chimica, come se si fosse appena bevuto un intero flacone di acetone o candeggina e il tutto è misto a un odore di caffè. Fubuki lo guarda.

-Non hai una bella cera, sei sicuro di voler andare a giocare a tutti i costi?

Dice posizionandogli una mano sulla fronte.

-Sì, smettila papà.- sposta bruscamente la mano -Non ho febbre e non mi sento male, anzi, ora che ho fatto colazione mi sento molto molto meglio.

Si alza dalla sedia e si dirige nella sua stanza. Dopo una decina di minuti è pronto con tutto il necessario e aspetta il padre all'ingresso. Fubuki lo raggiunge poco dopo e si avviano verso la macchina, mette in moto e in pocp tempo si ritrovano davanti al cancello del liceo.

-Se riesco passo a vedere come sta andando, comunque ricordati che per qualsiasi cosa puoi farmi uno squillo e arrivo da te. Roger?

Yuu annuisce, saluta il padre e so dirige verso Tanaka.

-Eccolo! Il piccolo grande Yuu è arrivato! Vuoi sapere l'ultima? Ukai ci aiuterà in questa partita e ci farà da coach insieme a Takeda.

Gli urla addosso Ryu e sul viso del più basso si crea un lieve sorriso di contentezza. Yuu saluta tutti, poi si avvicina ad Asahi. Appena vede il portentoso e immenso asso, una strana forza lo spinge a fare una cosa che di solito non farebbe: si poggia a lui, come un sostegno, e chiude gli occhi. La stanchezza lo assale ed è qualcosa di assurdo per lui. Non è mai stanco, e allora perché oggi si sente senza un briciolo di energia?

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