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Dopo cena, i cinque ragazzi si sono riuniti nella stanza di Yuu per passare un po di tempo insieme e per conoscersi meglio: si scopre che il compleanno di Chikara è il 26 Dicembre, che Tanaka è un amante della musica e che sia Kinoshita che Narita sono venuti alla Karasuno perché si dicesse ci fossero i migliori professori di tutta la regione. Dopo ciò si passa alle vite amorose: tutti e quattro erano single apparte Tanaka che si era da poco lasciato con una ragazza conosciuta in vacanza.
-E tu Noya caro, come sei messo a vita sentimentale, amico?
Noya non lo sta ascoltando: è ancora fermo a quando quel pomeriggio in bibloteca ha parlato con Roxanne e a quando ha iniziato a esporgli la trama del libro scelto da lei. Il modo in cui esponeva la trama del lungo elogio aveva catturato la sua attenzione e poi la sua voce, la sua sì che era una vice angelica! Tutto combacia alla perfezione in quella ragazza. Anche l'uniforme della scuola le sta bene rispetto alle altre ragazze di classe sua e sell'istituti in generale, dannazione!
-Terra chiama Noya, ci sei?
Domanda Narita sventolandogli davanti agli occhi la mano
-Amico sei connesso?
Gli domanda Tanaka, ma notando che l'amico continua a sorridere come un ebete al nulla, si gira e comunica agli altri tre:
-Ragazzi, le questioni qui sono due: o si è fatto una canna, ma tranquilli perché non ne rollo più da un po e quindi èquasi improbabile, oppure si è innamorato.
-Noya? Innamorato?
-Ma stiamo parlando dello stesso Nishinoya Yuu che prima a cena si è messo a giocare con le posate facendo finta che fossero spade medievali? No perché chiedo, non si sa mai...
Dice Kinoshota alzando le mani
-Che bella che è...
Commenta Yuu allargando il suo sorriso da deficiente che gli si era stampato in viso.
-Credo che si sia innamorato per davvero, sapete.
Dice Chikara nel mentre che osserva la scena.
-Ma chi è bella?
-La pianta dell'edificio incorniciata e appesa qui fuori, ma secondo te?
Lo rimprovera Ryu
-Roxanne
Narita a sentire quel nome balza giù dal letto e si mette davanti all'amico.
-Roxanne? Roxanne Yumehara? Roxanne della 1-2, la stessa Rixanne che viene nella mia stessa classe?
Yuu annuisce
-Amico- dice Kazuhito poggiandogli una mano sulla spalla -mi consola sapere che hai dei gusti migliori di quelli di Tanaka parlando in fatto di donne!
-Ma come ti permetti, Narita?! Kiyoko del secondo anno è meravigliosa guai a te se dici un altra volta una cosa del genere!
E tutti scoppiano a ridere tranne Tanaka.

Il giorno dopo il mitico trio della 1-3 composto da Yuu, Ryunosuke e Chikara, dopo la colazione, entra in aula e va a posizionarsi nell'ultima fila di banchi, nella cosiddetta piccionaia. Dopo poco tempo arrivano i compagni e poi anche il professore.
-Buongiorno ragazzi- dice l'insegnante rivolgendosi ai suoi studenti. Yuu è incredulo: era Overlay il suo nuovo professore! -Come state? Oggi iniziate una materia sconosciuta per voi... iniziamo con la Filosofia. Comunque scusatemi se non mi sono presentato subito: io mi chiamo Zarc Overlay e sarò il vostro professore di Storia e Filosofia.
L'insegnante si accorge della presenza di Noya in piccionaia e lo saluta facendogli l'occhiolino.
Noya è a bocca spalancata. Non sa come comportarsi: sa che Ennoshita e Tanaka lo stanno guardando confusi, confusi come tutti gli altri compagni che lo guardano.
-Nishinoya, perché non chiudi la bocca prima che entrino le mosche farci le uova?
Commenta un suo compagno di classe facendo partire una risata generale.
-Ragazzi, andiamo, non siate cattivi almeno tra di voi: non ha senso, e poi se fosse capitato a voi? Non credo vi avrebbe fatto piacere. Dai, forza Kurosaki chiedi scusa a Nishinoya, e tu Nishinoya vieni qui davanti al primo banco che ho un lavoretto da farti fare: ho bisogno di te per iniziare, con voi, questo percorso nella filosofia.
Noya si alza dal banco e saluta i due amici dirigendosi al primo banco.
-Molto bene, Nishinoya- e Yuu poggia il mento sul banco.
-La sto ascoltando, non si preoccupi.
-Lo so che mi stai ascoltando, volevo chiederti se preferivi che ti chiamassi Yuu o Nishinoya: di solito chiamo i miei alunni per nome ma non a tutti va bene talvolta.
-Se la gente non mi chiama direttamente va meglio- dice poggiando la fronte sul banco -comunque va bene anche Yuu, almeno non è il mio cognome.
Overlay fa finta di non aver sentito, ma nella sua testa ha già capito che la situazione non è proprio delle migliori.
-Ascolta, Yu-
-È Yuu con due U, professore, già sbagliano tutti a pronunciare il mio cognome, figuriamoci se sbagliassero anche il nome.
-Lo so, secondo te perché ho sbagliato?
-Non lo so, perché voleva avere la conferma che io stessi davvero ascoltando dato che non sono un tipo affidabile?
-La prima parte è giusta, però perché tu hai aggiunto quel "non sono un tipo affidabile"?
-Perché non mi sembra di avere la faccia di una persona di cui ci si può fidare...
Dice andando a diminuire man mano col tono di voce
-Ascolta, Yuu, la prima cosa che ti viene in mente se ti dico filosofia qual'è?
-Probabilmente qualcosa collegato al pensare e alle parole, non saprei. Mio nonno ha a casa un libro di filosofia.
-Bene: parti già col piede giusto! Quindi ragazzi la filosofia è la...
Overlay inizia a spiegare e a Yuu incomincia a salire quel mal di testa che lo tormentava già dalle scuole medie. Le prime volte non riusciva a sopportarlo e si faceva venire a prendere a scuola dalla madre, oppure si portava qualche antidolorifico per farselo passare o per attenuarlo. Ora, dopo tre anni che ci convive, ha imparato a sopportarlo, ma questa sopportazione lo sfinisce e quindi passa maggior parte del tempo accasciato sul banco, soffrendo in silenzio.
Accortosi dell'assenza del ragazzo, l'insegnante si avvicina e gli da una leggera pacca sulla spalla.
-Sei ancora con noi? Ora mi serve il tuo aiuto
Il ragazzo alza la testa e lo guarda con sguardo sofferente ma decide di provarci.
-Sì, sono solo un po più stanco dell'altro giorno, tutto qui.
-Va bene se ti dico che-
Viene interrotto dal suono della campana e subito i ragazzi escono dall'aula per fare una piccola pausa. Invece Noya resta lì fermo, accasciato sul banco, senza riuscire ad alzarsi e tremando leggermente.
-Stai bene?
-Ho la testa che mi sta per esplodere e odio quando sto così, è un inferno
-Parlo troppo?
-Non è colpa sua, ci mancherebbe altro! È un problema che ho dalle scuole medie. Ho semplicemente dimenticato di prendere con me l'antidolorifico stamattina quando sono uscito dalla stanza.
-Mi dispiace, Yuu, vorrei aiutarti, ma non ho nulla nemmeno io in questo momento. Ascolta, ne stavo parlando prima con i tuoi compagni, mi fai un piccolo compito per casa? Mi devi portare il ricordo più bello e felice che hai della tua infanzia. Mi dovrai aiutare anche nelle prossime lezioni e poi incominceremo il programma vero e proprio, ci stai?- Yuu annuisce e si alza dalla sedia per ritornare al suo banco in piccionaia -La vuoi una caramella? Giusto per restare attivo, non per altro.
-Posso?
-Certo, la vuoi alla fragola o al limone?
-Alla fragola, professore, con il limone non vado molto d'accordo per vari motivi.
Prende una scatoletta di ferro dalla tasca e gli da una caramella.
-Io vado, mi aspettano nella 1-2.
-Arrivederci professore
-Ciao Yuu, ci vediamo, e riprenditi.
Conclude uscendo dalla classe.

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