Capitolo 6

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LYDIA'S POV.

<< Non ci voglio andare, Lydia. >> sbuffò la mia migliore amica, buttandosi di peso nel mio letto.
<< Andrà tutto bene Julie, se non ti vuole conoscere, sarà tutta colpa sua. Si perderà una persona unica e speciale. >> sperai di convincerla ad uscire. Non volevo che rimanesse sola.
<< E se non dovessi piacergli? >> domandò cercando di nascondere il rossore nelle sue guancie. Era così buffa e tenera quando arrossiva. Lei era d'altra epoca, e meritava un po' di serenità.
<< Vorrà dire che non fa per te, tesoro.>> risposi subito dopo. Lei sorrise leggermente e poi annuì.
<< Hai ragione. Che vada a farsi fottere se non mi vuole. Ci sono tanti altri ragazzi. >> disse facendo un sospiro.
<< 'Fottere'? Julie, da quando imprechi? >> domandai sorridendo. Lei mi diede una leggera spinta.
<< Che vergogna. >> rispose prendendo il suo viso tra le mani. Ridemmo ancora un po' fin quando decidemmo di iniziare a prepararci per il party. Feci una doccia veloce ed una volta uscita dal box, mi soffermai a vedere il mio corpo riflesso nello specchio appannato del bagno. I miei capelli erano raccolti in una crocchia disordinata e le gote erano arrossatissime. Distolsi lo sguardo scuotendo la testa ed una lacrima rigò la mia guancia. Odiavo essere così vulnerabile. Non avevo mai conosciuto i miei genitori biologici e da una parte credevo fosse colpa mia se mi avevano lasciata sul ciglio della strada, di fronte all'orfanotrofio. Miss. Morrison mi aveva trovata e mi aveva cresciuta come una madre. Dopo pochi mesi arrivò Julie. Crescendo diventammo inseparabili. Era la mia sorellina, anche se ero più grande di lei, di soli quattro mesi. Crescendo, avevo imparato che la vita era dura e che bisognava lottare per sopravvivere. All'età di quindici anni iniziai a rubare i vestiti dai negozi e avevo fumato per la prima volta. Da lì capii che il fumo faceva davvero schifo. Mss. Morrison, mi aveva scoperta e mi aveva sbattuta in isolamento per cinque giorni. L'isolamento era una stanzina piccolissima, con un letto, un bagno con solo il WC. Era fredda e non c'era neanche una finestra. All'età di sedici anni invece iniziai a scappare dalla finestra di camera mia e di Julie. Proprio di fronte alla finestra, c'era un albero su cui ogni volta mi ci aggrappavo e poi scendevo. Avevo rubato un cellulare, perché era assolutamente illegale averlo, in orfanotrofio. Dopo mezz'ora passata a fissarmi nello specchio, indossai la biancheria intima ed uscii dal bagno. Mi piazzai di fronte al mio armadio, che avevo in comune con Julie, e scelsi di mettere un pantaloncino grigio con i quadretti, con sotto delle calze che arrivano fino al ginocchio, nere. Infine indossai un body bianco con una profonda scollatura sulla schiena. Misi le mie amate converse bianche e poi iniziai a piastrarmi i capelli, con una delle piastre che avevo rubato, infine applicai un po' di mascara e un filo sottilissimo di eyeliner.
Julie, indossava invece una gonna stretta in vita che tendeva ad allargarsi alla fine, ed era bianca, ovviamente perché avevo insistito io l'aveva indossata, e poi una maglia nera, con del pizzo nello scollo. Era davvero perfetta.
<< Come sto? >> disse facendo un giro su se stessa.
<< Benissimo, farai colpo stanotte. >> dissi, per poi ammiccare. Lei mi fece un sorriso timido, per poi guardarsi nuovamente allo specchio. Applicò anche lei il mascara e una linea sottile di matita nera.
Un bip, mi distrasse dal guardarla.

Da Stephie:

Sono sotto la vostra finestra.

A Stephie:

Arriviamo.

<<  Stephie è sotto, andiamo Julie. >> dissi alla mia migliore amica. Lei mi guardò,fece un sospiro e annuì.
<< Andrà tutto bene, tranquilla >> dissi aprendo la finestra. Speravo che stasera Mss. Morrison non ci facesse qualche visita notturna. Julie uscì per prima e fece esattamente tutto ciò che le avevo insegnato. Appoggiò un piede sul buco presente nell'albero mentre l'altro lo tenne nell'incavatura della finestra per darsi lo slancio. Una volta che aveva entrambi i piedi nei due buchi, costruiti da me, si lanciò per terra, arrivando precisamente nel punto stabilito, indietreggiando leggermente per la caduta. Io feci lo stesso, ma con più velocità. Ormai ero abituata a queste cose. Ad un metro da noi c'era Stephie. Era davvero stupenda. Indossava un vestitino blu elettrico, che si mischiava con il buio, con sopra un giacchetto di pelle nero con varie borchie ed infine le converse nere. Il trucco era perfetto. Aveva fatto uno smookie eyes, tendente al marroncino, con tantissimo mascara.
<< Wow, sei bellissima Stephie. >> dissi dandole un leggero abbraccio. Julie fece lo stesso.
<< Allora, prendiamo il bus? >> domandò Julie. Si notava che era decisamente in imbarazzo.
<< Nono, io ho la macchina. L'ho presa da poco, ma so guidare benissimo. >> rispose Stephie con un sorriso. E cazzo, aveva una stupenda Ford Mastang, quella nuova.
<< Oddio, è la macchina che vorrei io. >> dissi saltellando.
<< A patto che me la possa permettere. >> continuai facendo spegnere un po' i loro sorrisi.
<< Ma, ora non pensiamoci. Divertiamoci. >> dissi scuotendo una mano davanti al viso. I loro sorrisi ritornarono ed entrammo in macchina.
<< Siete pronte? >> dissr facendo un po' di rumore, sgommando con le ruote posteriori.
<< Si! >> urlammo di rimando, io e Julie. Stephie in risposta, partì lasciando la frizione. Accese lo stereo ed una sfilza di canzoni partirono. Cantammo a squarciagola dentro la macchina dei miei sogni e in men che non si dica, arrivammo al Blue Sky. Tantissime persone erano fuori a fare la fila, ma noi tre avevamo i pass, che avevo recuperato a scuola, con i soldi in comune dell'orfanotrofio. Una volta parcheggiata la macchina, scendemmo ed entrammo nel locale. C'erano persone che ballavano, ragazzi ubriachi e tantissime puttane che si esibivano su dei cubi. La musica era assordante, ma piacevole allo stesso tempo.
Guardai le mie amiche e feci un sorrisino malizioso.
<<Siete pronte a dare inizio a questa serata fanstastica? >> dissi facendo un ghigno.
Loro si guardarono per una frazione di secondo e poi sorrisero complici.

-

Angolo autrice:
Ciao a tutti amori!
Secondo voi cosa succederà?
Incontreranno Thomas e Daniel?
Mss. Morrison, scoprirà di questa fuga notturna? Se lo volete sapere, leggete il capitolo di domani.
Vi amo.

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