Epilogo

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Sei mesi dopo....

<< Julie, ti avverto! Se non ti alzi entro ora ti trascino a forza. >> sibilai puntandole il dito contro. Mormorò qualcosa di incomprensibile, e quando sbuffai la sua mano tirò la mia, facendomi sedere accanto a lei. La relazione con Thomas andava a gonfie vele, e soprattutto io e Thom eravamo uniti molto più di prima. Si girò verso di me, attorcigliandosi al lenzuolo, e mi diede uno di quegli abbracci che scaldavano il cuore.
<< Stai bene? >> mormorò legandosi ancora di più a me. Inspirai profondamente e annuii. Ormai da sei mesi a questa parte, me lo chiedeva ogni giorno, almeno per dieci volte.
Ed io rispondevo sempre:
<< Certo Julie, ci vuole ben altro per mandarmi al tappeto. >> annuì incerta, mi lasciò un bacino sulla guancia, per poi alzarsi finalmente dal letto. Le abitudini non erano mai cambiate, Julie era sempre la ragazza più dolce dell'universo ed io la più arrogante. Si dice che certe cose non cambiano mai, ma non era la verità perché io in un modo o nell'altro ero cambiata. Avevo scoperto cosa vuol dire davvero amare qualcuno. E l'avevo capito ancora di più, quando invece di pensare al mio bene, pensavo al suo. L'avevo capito quando il mio cuore batteva più veloce del normale solo con lui. E no, non me ne pentivo, l'avrei fatto altre mille volte se questo voleva dire provare quello che avevo provato. Aprii le ante scricchiolanti dell'armadio e afferrai la sua felpa. Felpa che dopo averla restituita a lui, prima di andare via quella notte, portai via con me. La indossai, anche se ormai il suo odore non c'era più. Quella felpa mi aveva aiutata quando credevo di non farcela. E non era stato facile non chiedere di lui a Thomas. Non era stato facile non sentire la sua voce e la sua mancanza
Perché si, mi mancava tutto di lui: il suo sorriso strafottente, i suoi occhi scuri e le sue labbra.
<< Hai ancora quella felpa? >> domandò Julie aggrottando la fronte. Mi passai una mano sul viso eliminando una sola lacrima presente nel mio viso e annuii.
<< Allora? Sei pronta? >> chiese saltellando per la stanza. Un sorriso spuntò nel mio viso e annuii.
<< Viene anche Thom? >> chieis continuando a sorridere. Annuì e afferrò la sua borsa aprendo la finestra della nostra camera. Si voltò e mi fece un sorriso sincero con tanto di occhiolino, per poi scendere giù dal tronco dell'albero. Feci lo stesso e con la coda dell'occhio vidi Julie correre in direzione di Thomas. Che appena ci vide ci venne incontro. Lasciò un dolce bacio a Julie e poi si avvicinò a me. Sorrise e mi abbracciò forte come era solito a fare ogni volta che ci vedevamo. Credevo si sentisse in colpa per tutta la faccenda di Daniel.
<< Sei pronta, Lydina? >>
Ebbene si, avevo provato in tutte le maniere a farlo smettere di chiamarmi in quel modo, ma non demordeva. Tutti al mondo sapevano che odiavo i soprannomi, ma ormai dopo mesi, ci avevo fatto quasi l'abitudine.
<< Si Thom. >>
Julie si voltò verso di me e battè le mani emozionata.
<< Hai scelto il posto? >>
Annuii sorridendo e mi voltai a guardare il finestrino, in attesa del mio momento.

***

<< Dove? >>
Ero in una stanza,  con mille quadri di tatuaggi. Si, stavo per farmi un tatuaggio, e non uno qualunque.
Mi stesi sul lettino in attesa che iniziasse.
Proprio quando girai la testa, l'ago perforò la mia pelle. Strizzai gli occhi e e stritolai la mano di Julie, mentre Thoms mi scattava alcune foto, ridendo come un matto. Un po' di sangue uscì dalla linea nera e sottile, ma dopo poco, estrasse l'ago facendomi sospirare di sollievo.

Disinfettò il tutto e poi mi rivolse un sorriso cordiale.
<< Ho finito. >> mormorò sorridente.
In viso aveva una mascherina ed il suo corpo era pieno di tatuaggi.
Mi ricordava vagamente Daniel.
Mi alzai dal lettimo e la testa girava un po', ma non ci feci molto caso. Mi avviai verso lo specchio per guardare il lavoro finito e rimasi sbalordita.
Non avevo mai pensato di fare un solo tatuaggio in tutta la mia vita, ma solo dopo aver provato emozioni che raramente si dimenticavamo, avevo deciso che era arrivato il momento.
Gli occhi di Thomas luccicavano, così come quelli di Julie. Feci un sorriso sincero ad entrambi e mi girai verso il tatuatore ringraziandolo. Pagammo e finalmente uscimmo dal negozio sorridenti. Il tatuaggio pizzicava un po', ma per il resto stavo benissimo.
<< Sei sicura di quello che hai fatto? >> domandò Thomas al mio fianco. Lo guardai e sorrisi annuendo con forza.
<< Si, sono sicura. >> mormorai.
E non potrebbe essere cosa più vera. Perché quello che avevo provato aveva il diritto di essere scritto sulla mia pelle, anche se era andata male. Avrei sempre ricordato Daniel, e con il passare del tempo avevo capito ancora più di prima che non potevo mai dimenticarlo. Lui probabilmente si ers fatto una nuova vita, e tra un po' non si sarebbe più ricordato più di me, ma io volevo che il mio amore fosse tangibile, per questo avevo deciso di scrivere la sua iniziale sopra il mio cuore.


Perché lui sarebbe sempre  stato il mio cuore, anche se io non ero il suo.

Fine.

Angolo Autrice:

Eccoci.

La fine di Chemistry.
Probabilmente a molti di voi potrà non piacere, ma io volevo fosse così.
Grazie mille per tutto il vostro sostegno, ci vediamo con il sequel, che per chi di voi se lo stesse chiedendo, non tarderà ad uscire. Massimo un paio di giorni e sarà online. Spero che tutti coloro che hanno seguito le vicende di Daniel e Lydia, lo continueranno a fare nonostante siano passati anni.
Ebbene si, Lydia e Daniel nel sequel non saranno più dei diciassettenni.

love u.

queenofpikes

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