LYDIA'S POV.
La notte passò velocemente e la sveglia suonò. Ciò significa che era un nuovo giorno. Il dolore alla spalla si era attenuato, ma sapevo che era solo per l'effetto dell'antidolorifico. Daniel voleva rimanere sotto casa con la moto, ma non glielo permisi. Discutemmo due ore, ma alla fine vinsi io e lui andò a casa.
<< Julie, sei pronta? >> dissi con la voce monocorde. Lei annuì e ci avviammo verso l'uscita, una volta fatta colazione. Thomas mi avrebbe dovuto disinfettare la ferita a scuola e ad essere onesta avevo paura. Una volta arrivate a scuola, individuai Stephie, che mi ignorò prontamente.
Io ovviamente non mollai la presa. La presi per il braccio e dissi: << Cos'hai? >>
Mi trucidò con lo sguardo e con uno scatto mollò la presa e si piazzò a un palmo da me.
<< Cos'ho? Davvero, Lydia?
Sei sparita per settimane e ora, solo ora mi chiedi cosa ho? >> sputò acida. I suoi occhi si riempirono di lacrime e si avvicinò di un passo a me, con una forza bruta mi spinse facendomi barcollare. Il dolore arrivò, prepotente come non mai. Mi piegai in due dalla sofferenza e poggiai la mano sinistra sulla spalla destra. Il maglioncino rosa pallido si tinse di rosso e portai una mano proprio lì mentre una serie di gemiti di dolore uscivano dalle mie labbra. Mi aveva dato il colpo proprio sopra la ferita ancora fin troppo fresca. Gemetti ancora una volta per il dolore e questo fece girare Daniel. Era distante da me, seduto su di un muretto con la sigaretta tra le labbra. Puntò lo sguardo su di me e nei suoi occhi vidi la paura. Stephie mi guardò sconvolta e allontanò la mano, come se si fosse scottata.
Daniel e Thomas si avvicinarono con velocità a me, e anche Julie mi affiancò.
<< Che cazzo è successo? >> domandò Daniel. Mise una mano sotto le mie gambe e mi tirò su, a mo di sposa. I miei amici, compresa Stephie ci seguirono. Mi portò in infermeria, che era sempre vuota. Nessuno ci andava mai. Daniel mi appoggiò sul lettino e venni circondata.
<< Devi alzarti il maglione. >> disse Thomas. Guardai Daniel che stava stringendo i pugni così forte da far sbiancare le nocche. Annuii titubante e piano alzai il maglioncino, rimanendo con solo la canottiera, che fortuna volle, Julie mi aveva prestato. Thomas con le mani tremanti spostò la bratellina sottile, facendo sospirare pesantemente Daniel.
<< Si sono tolti i punti. >> disse.
Guardai Thomas e soffocai un gemito di dolore quando iniziò a tamponare la ferita con del disinfettante trovato in una scatoletta di pronto soccorso.
<< Fa piano >> sibilò Daniel prendendolo per il colletto.
<< Mi spiegate cosa diamine è successo?>> domandò Stephie. Julie iniziò a raccontare, mentre Thomas stava cercando qualcosa per suturare.
<< Andrà tutto bene, te lo prometto. >> disse Daniel. Lo guardai negli occhi e annuii con titubanza . Mi posò un bacio in fronte e quel gesto mi scombussolò. Non credevo fosse capace di gesti così teneri e dolci.
<< Ho trovato questo, credo vada bene per suturare, ma qualcuno deve tenerla necessariamente ferma. >> enunciò Thomas, lanciando un'occhiata di avvertimento a Daniel, che annuì in silenzio. Si stese sopra di me, facendo attenzione a non farmi male. Posò le mani nei miei fianchi e li strinse sia con decisione, che con delicatezza. Mi mimò un tranquilla. Se fossi stata in un'altra situazione probabilmente avrei avuto vergogna, ma ora non riuscivo proprio ad averla.
<< Io sono pronto. >> ci informò Thomas. Le sue mani erano rivestite dai guanti che aveva prontamente portato, dato che doveva comunque disinfettare la ferita. Tra le mani aveva un ago e da quello pendeva un filo che aveva precedentemente disinfettanto. Urlai dal dolore quando l'ago passò da parte a parte. Daniel con estrema delicatezza fece unire le nostre fronti e mi fece un sorriso. Quel sorriso mi mise tranquillità e sicurezza. Julie strinse la mia mano, e iniziò a fare dei cerchi immaginari per tentare di tranquillizzarmi, insieme a Stephie che aveva le lacrime agli occhi.
<< Ho quasi finito, Lydia. >> disse Thomas. Annuii e con il braccio sinistro asciugai alcune goccioline di sudore depositate in fronte. Infilzò ancora una volta lago e un altro urlo uscii dalle mie labbra. Daniel strinse la mia mano e disse: << Andrà tutto bene, te lo prometto.>>
Annuii velocemente e morsi con forza il mio labbro inferiore per evitare di cacciare un altro urlo. Daniel spostò lo sguardo sulle mie labbra e leccò velocemente le sue. Non credevo si stesse accorgendo del fatto che stava avanzando verso di me.
<< Ho finito >> dichiarò Thom allontanandosi di un paio di passi dal lettino. Daniel rimase ancora lì, a fissare le mie labbra. Quando Stephie si schiarì la voce, si svegliò dallo stato di trance e dopo essersi guardato intorno come un bambino sperduto si allontanò da me.
<< Mi dispiace se ti ho fatto male, ma era l'unica soluzione. >>
Annuii a Thomas e gli feci un sorriso rassicurante.
<< Tutto okay, Thom. Grazie per aver sistemato la mia spalla. >> dissi cercando di sdrammatizzare un po' e di alleggerire la situazione. Uscimmo dalla sala di infermeria e Stephie mi affiancò.
<< Mi dispiace, non volevo farti male. >> disse in un sussurro. Mi fermai un secondo a guardarla e poi le feci un sorriso.
<< Non potevi saperlo, tranquilla. E poi sarei io quella che si dovrebbe scusare. Mi dispiace per non averti calcolata moltissimo. Ho avuto tanti impegni e sono successe davvero moltissime cose.>> dissi guardando le mie scarpe. Lei prese la mia mano e disse: <<Tranquilla! Ti voglio bene, Lydia. >> le sorrisi e poi ci avviammo tutti a lezione, anche se era l'ultimo posto dove volevo stare. Quello che era successo con Daniel mi aveva destabilizzata. Non sapevo cosa fosse successo, ma la verità era che ciò che voleva lui, lo volevo anch'io in quel momento.
Una volta finite le lezioni, uscii dalla classe annoiata come sempre e mi avviai a passo deciso verso gli armadietti per riporre i libri di quella giornata. Inserii la combinazione e quando lo aprii, davanti al mio viso svolazzò un bigliettino di carta. Mi piegai per prenderlo, anche se feci un po' di fatica, e lessi con la fronte corrugata:
La paura è un grido, il terrore è un sussurro.Anonimo.
SPOILER AUTRICE : La frase non è da sottovalutare. Prestategli attenzione.
Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Come va? Vi volevo davvero ringraziare per tutti i bei commenti che mi riservate, anche in chat privata.
Davvero grazie.Capitolo un po' strano, ma spero comunque che vi possa piacere.
love u.
__sprxuse__
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Chemistry
ChickLitCOMPLETA *** > > > sussurrò, intimorita. *** Lydia è una ragazza semplice, poco incline al fascino dei ragazzi, sincera, schietta e con i piedi per terra. Tutta la sua serenità viene spazzata via, quando inco...