LYDIA'S POV.
<< Un altro! >> urlai al barman, che mi sembrava bellissimo, ma probabilmente era l'effetto dell'alcool. Lui mi guardò per qualche secondo e poi distolse lo sguardo imbarazzato, preparandomi il, credo, quinto cocktail.
<< Grazie. >> dissi alzando in aria il miscuglio che mi aveva preparato. Mi avviai da Stephie e Julie che ballavano a centro pista. Thomas e Daniel, non si erano fatti vedere. Attenzione, non che io lo volessi vedere, solo che Julie ci sperava troppo nella presenza di Thomas, ma non era mai troppo tardi.
<< Eccomi ragazze. >> sorrisi alzando leggermente il bicchiere, loro mi fecero un sorrisino. In quella folla, dimenammo i fianchi a tempo di musica. Mi scolai il drink in qualche minito, consapevole del fatto che ne avrei preso un altro. Due mani forti si poggiarono sui miei fianchi, stringendoli. Quel contatto mi fece girare la testa, per qualche secondo. Qualche secondo dopo mi girai accigliata, credendo di trovare davanti a me un qualche ragazzo ubriaco, ma invece trovai Daniel guardarmi con uno strano luccichio negli occhi.
<< Che cazzo fai? >> sputai acida. Misi subito una certa distanza tra noi mentre lui mi guardava sorridendo, facendo spuntare una fossetta nel lato sinistro della guancia, che mi fece avere il batticuore. Era innaturalmente bello, ma si sapeva che fine facevano le ragazze che si avvicinavano a lui. Era vestito con una camicia bianca ed un jeans, aveva rasato probabilmente la barba, perché era molto più corta dall'ultima volta che l'avevo visto.
<< Se ti comporti così è normale che le persone ti si buttano addosso. >> disse sorridendo di più. Non l'avevo mai visto sorridere. Solitamente se ne stava per conto suo a scuola. Era palesemente ubriaco.
<< Dov'è Thomas? >> chiesi vedendo Julie guardarsi in giro.
<< È al bancone a prendere un drink. >> disse alzando leggermente le spalle, con strafottenza
<< Okay. >>
<< Tu non fare più una cosa del genere.>> continuai fulminandolo con lo sguardo. Si accigliò leggermente per poi ritornare con il solito sguardo freddo.
<< Ti ricordo che abbiamo scommesso, che entro un mese saresti finita ai miei piedi. Quindi sarà inevitabile per me provare ad infilimarmi nelle tue mutande. >> disse portando le sue braccia intorno alla mia vita, di nuovo. Un calore che non avevo mai provato, si intrufolò nel petto, e strinse il mio cuore. Non era una cosa normale quella, non per me: io non ero quel tipo di ragazza.
<< Stai al tuo posto. >> tolsi le sue mani dalla mia vita e mi girai avviandomi da Thomas, mentre la mia pelle reclamava ancora quel breve contatto. Mi feci spazio tra la folla e dopo poco, mi trovai accanto a quel ragazzo che fece breccia nel cuore della mia migliore amica.
<< Ehi, ciao. >> dissi sedendomi al bancone.
<< Ciao Lydia. >> mi salutò facendo un cenno con il capo.
<< Julie ti sta aspettando, perché non vai a parlarle? >> sperai che almeno sapesse rimorchiare.
<< Oh beh, non so se è gradita la mia presenza. >> disse abbassando leggermente lo sguardo.
<< Julie mi aveva detto che non sarebbe venuta con me perché non le piacciono questo genere di feste. Quindi ho pensato che forse sono io a non piacergli.>> continuò abbozzando un sorriso timido.
<< Scherzi? Lei è molto timida, è solo per quello. Fidati di me, vai da lei. >> dissi facendo un occhiolino. Il suo sguardo si illuminò e dopo poco si alzò dalla sedia.
<< Hai ragione. >> disse sorridendo.
<< Grazie Lydia. >>
<< Ah, volevo darti un consiglio. Non ignorare Daniel, è una vera palla al piede quando si fissa con qualcuno. Ma ormai il danno è fatto Lydia. >> affermò ridacchiando, prima di andare da Julie. Si fece spazio tra la folla e non appena la vide i loro sguardi si illuminarono. Ero davvero felice per lei. Si meritava un ragazzo come Thomas. Stephie aveva rimorchiato un ragazzo niente male dai capelli corvini, e non avevo idea di dove fosse finita. Non la facevo così audace. Il mio sguardo si spostò nel punto in cui vi era Daniel, ma notai immediatamente quanto fosse impegnato a flirtare con una cubista. Distolsi lo sguardo schifata da quella scena e mi accasciai sullo sgabello in attesa che arrivasse il mio turno per scolarmi un altro drink. Per cercare di dimenticare, come sempre.***
La luce accecante del sole, mi provocò un bruciore agli occhi. Avevo la bocca impastata, e gli occhi ancora da sonno. Il vestito era ancora nel mio corpo e anche Julie era ancora vestita e distesa a letto con le coperte alzate fino alla testa. Non avevo dei ricordi chiari di quello che era successo a fine serata. A dire la verità non ricordavo neanche come fossimo tornate a casa.
La testa mi pulsava da morire e avevo ancora le vertigini. Non avevo ancora smaltito l'alcool che avevo ingerito, e questo mi provocò un bruciore nel petto. Un conato mi informò che forse era meglio andare in bagno, così scattai in piedi barcollando leggermente e corsi in bagno accasciandomi sul pavimento gelido. Buttai via l'anima e poi tirai l'acqua. Il mio sguardo si soffermò nella figura presente nello specchio del bagno. I miei capelli erano tutti arruffati, avevo un paio di occhiaie enormi e gli occhi lucidi. Camminai scontrando la pianta del piede contro il pavimento gelato della camera e poi mi lasciai andare nel letto. Era sabato, quindi potevo permettermi di saltare le lezioni.
Lasciai ricadere il mio corpo sul letto, alzai le coperte fino al mento e mi lasciai cullare da quegli occhi profondi, che mi avevano tormentata per tutta la notte.-
Angolo autrice:
Ciao a tutti, spero che questo capitolo vi piaccia. Ci ho impiegato del tempo per scriverlo, quindi spero sia di vostro gradimento.
Un bacino.
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Chemistry
ChickLitCOMPLETA *** > > > sussurrò, intimorita. *** Lydia è una ragazza semplice, poco incline al fascino dei ragazzi, sincera, schietta e con i piedi per terra. Tutta la sua serenità viene spazzata via, quando inco...