Erano passati sette anni da allora..
Ogni notte facevo lo stesso sogno, l'ambulanza, le luci e il corpo di mia mamma che veniva portata via. Non ne potevo più... riuscii a convincere i miei genitori a iscrivermi nella scuola d'arte di Seul, loro non erano d'accordo, ma ci riuscii, riuscii a convincerli. Sin da piccolo mi piaceva cantare, cantavo con mio papà ovunque, in macchina, alle feste, cantavo le canzoni che imparavo all'asilo a mia mamma ogni volta che tornavo a casa. Cantare per me era liberatorio, se ero giù di morale accendevo la musica e cominciavo a cantare, riuscivo a non pensare ai momenti brutti. A scuola andavo piuttosto bene, portavo bei voti a casa ma i miei genitori adottivi volevano sempre di più. Ad esempio l'altro giorno ho portato a casa un sette in matematica e mio padre si arrabbiò con me..
Papà: potevi fare di più Taehyung, smettila di pensare solo alla musica per una volta è cerca di impegnarti di più.
TH: papà ma io
Papà: niente papà, ora fila in camera tua a studiare.
Guardai mia mamma
Mamma: tuo padre ha ragione.
Mi voltai e corsi su in camera sbattendo la porta. A scuola non avevo amici, come quando ero alle elementari. Come facevo ad avere amici se stavo tutto il giorno a studiare, potevo uscire solo due ore al giorno e se tardavo andavo a letto con una mano di mia mamma stampata in faccia. Diciamo che a casa avevo un posto felice dove rifugiarmi, cioè sul tetto. Ogni notte, senza farmi beccare dai miei fratelli e senza svegliare i miei genitori, Salvio su, questo non lo facevo solo Di notte, ma anche di giorno quando avevo le due ore di pausa dai compiti. Mi portavo dietro sempre una coperta da mettere sotto. Li potevo stare in pace, nessuno poteva distrurbarmi, da lassù, di notte, potevo vedere meglio le stelle e stare pour vicino a mio papà. Su mia mamma nessuno aveva detto niente, ne se era viva o morta, era scomparsa. Sul tetto potevo vedere le altre abitazioni, i bambini che correvano, le persone che lavoravano, potevo sentire anche le loro risate, era come guardare una gigantesca televisione, solo che a dividerci non c'era uno schermo. Riuscivo a vedere un enorme parco con tanti alberi. Volevo tanto andarci, non mi ci avevano mai portato da quando sono stato adottato. Qualche volta cantavo una canzone che mi cantava sempre mia nonna, almeno lì potevo cantare senza essere giudicato.
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POSSO CHIAMARTI MAMMA?
FanfictionTaehyung all'età di 10 anni perse la mamma in un incidente, o almeno questo è quello che gli avevano fatto credere. Un giorno, stufo di vivere nella famiglia adottiva, scappò di casa alla ricerca della sua vera mamma.