Stavo scegliendo i miei biscotti quando...
Sentii qualcuno toccarmi la spalla destra, mi girai e vidi una ragazza. Era poco più bassa di me, snella,capelli biondi fino alle spalle, occhi azzurri ghiaccio, aveva un profumo che era la fine del mondo. Indossava una maglia che faceva intravedere la sua pancia e una gonna bianca a fuori. La sua pelle era di un rosa chiaro.. Mi tolsi le cuffie e lei cominciò a parlarmi.
X: hey ciao
Mi fece un piccolo sorriso e anche io feci lo stesso.
TH: ci conosciamo?
X: Em io si, cioè voglio dire... ti vedo qualche volta su un tetto, ti sento cantare fino a casa mia.
A quelle parole le mie guance andarono a fuoco.
TH: oh, diciamo che quello è il mio posto felice.. comunque piacere mi chiamo Taehyung, tu?
X: Martina
Mi strinse la mano e mi sorrise. Era strana come sensazione, nessuno mi aveva più sorriso, mi ero completamente dimenticato quanto erano belli.
M: che biscotti stai scegliendo?
TH: oh sono per i miei fratel-
Mi bloccai e mi ricordai che ero in ritardo per andare a casa
Presi il primo pacco di biscotti, salutai Martina e andai a finire la mia spesa con passo.. con passo.. Non lo so con quale passo.. Non so se stavo correndo, marciando o tutti e due contemporaneamente, So solo che dovevo sbrigarmi. Presi le ultime cose e uscii correndo verso casa.Appena arrivai a casa entrai, vidi mia mamma aspettarmi all'entrata con le braccia conserte. Potevo già immaginare cosa mi aspettava.. SPAC , mi stampó cinque dita nella guancia destra e poi parlò.
Mamma: HAI IDEA DI CHE ORE SONO?!!
Non la guardai in faccia, subito dopo mi strappò dalle mani la busta con la spesa.
TH: posso spiegare
A quel punto mi diede un'altra sberla, questa volta nell'altra guancia.
Mamma: non devi spiegarmi un bel niente, sai benissimo l'orario che devi rispettare TAEHYUNG!
Detto quello mi mandò in camera mia
Mamma: è da maleducati non guardare le persone in faccia, specialmente tua madre..
Io da metà delle scale le urlai: TU NON SEI MIA MAMMA!! e poi scappai in camera mia chiudendomi a chiave.
Mi lancia sul letto e diedi un pugno al cuscino, sentii gli occhi pizzicarmi, presi le mie cuffie bianche e uscii dalla finestra. Dalla finestra potevo raggiungere il tetto, c'era una piccola scala attaccata al muro e così salì. Avevo dimenticato la mia coperta, ma non mi importava, volevo stare il più possibile lontano da dentro casa. Era praticamente sera e le stelle uscirono fuori una dopo l'altra a salutarmi. Dopo qualche minuto il cielo brillava di tante piccole puntini luccicanti. Ero sdraiato a pancia in su, le stelle erano così vicine ma anche così lontane, sembrava di toccare loro con un dito. Decisi di chiudere gli occhi e farmi trasportare dalla musica. Passò un'ora, ed ero ancora sul tetto. Avevo cominciato a pesare a Martina, mi aveva detto che poteva vedermi da casa sua. Mi alzai e cominciai a guardarmi in giro, fino a quando non la vidi. Lei in quel momento alzò lo sguardo e mi vide, così mi salutò con la mano, io feci lo stesso. Decisi di rientrare in casa, stavo cominciando ad avere freddo, mancava poco alla cena. Entrai in camera e chiusi la finestra , poggiai le cuffie sulla scrivania e poco dopo sentii una voce chiamarmi.
Papà: TAEHYUNG! Apri la porta è ora di cena
Andai verso la porta e la aprii.
Papà: perché non hai aperto la porta prima?
TH: mi ero addormentato
Detto quello scesi a cenare

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POSSO CHIAMARTI MAMMA?
Fiksi PenggemarTaehyung all'età di 10 anni perse la mamma in un incidente, o almeno questo è quello che gli avevano fatto credere. Un giorno, stufo di vivere nella famiglia adottiva, scappò di casa alla ricerca della sua vera mamma.