31. I'm here

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Apro gli occhi, mi sveglio con il braccio di Matt stretto saldamente attorno alla mia vita. Lui sta ancora dormendo, mi allungo per stampargli un leggero bacio sull'angolo della bocca cercando di non svegliarlo.

Quanto è bello: la sua espressione è del tutto rilassata mentre le sue labbra sono turgide e leggermente arrossate.

"Buongiorno bellissima" mormora con gli occhi ancora chiusi.

"Buongiorno" gli lascio qualche piccolo bacio nell'incavo fra la mascella e il collo.

"Mi piacerebbe svegliarmi ogni giorno così" confessa senza aprire gli occhi. Il mio cuore comincia a battere forte nel petto, mi metto a cavalcioni sopra di lui e gli getto le braccia attorno al collo. Apre finalmente i suoi occhi, di prima mattina sembrano essere ancora più chiari del solito.

"Anche a me" ammetto, comincio a baciarlo intorno alla bocca per poi tornare a concentrarmi sulle sue labbra. Chiedo l'accesso alla sua bocca, le nostre lingue si scontrano dolcemente finché qualcuno spalanca la porta della camera di Matt.

"Volete i pancake? Oh forse ripasso più tardi amici" ridacchia Ryan.

"Li vogliamo, ma ora esci" risponde divertito Matt, io sono troppo in imbarazzo per riuscire a dire qualcosa.

"Allora dove eravamo rimasti.." sussurra lui contro le mie labbra. In un attimo mi ritrovo sotto di lui, sento il suo rigonfiamento premere contro di me.

"Riprenderei molto volentieri, ma i tuoi amici sentirebbero tutto e ci stanno aspettando per fare colazione" sbuffo.

"Avresti potuto svegliarmi prima, ma avremo modo di recuperare" mi fa l'occhiolino e si alza dal letto facendo leva sulle braccia. Si infila una t-shirt bianca, mentre sotto resta soltanto con i boxer. Sono incantata dal suo corpo perfetto ricoperto di tatuaggi.

"Tieni, non vieni a fare colazione così" mi lancia una maglietta, indicando con un cenno il mio corpo seminudo. Indosso la sua maglia, il suo profumo di mente ogni volta mi avvolge.

"Mi piace vederti con le mie maglie addosso" mi squadra soffermandosi sulle mie gambe nude mentre si mordicchia le labbra. Ci spostiamo velocemente in cucina, gli altri saranno sicuramente in nostra attesa.

"Chiudete a chiave la prossima volta" ridacchia Ryan guardando nella mia direzione.

"E tu bussa magari, sai, si tratta di educazione Ryan" borbotto sbuffando.

"Li hai interrotti proprio mentre stavano.." domanda curioso Quinton.

"Smettila dai" lo interrompo imbarazzata. Fortunatamente non toccano più il discorso, cominciano a raccontare delle loro conquiste di ieri sera.

"Devo andare nel mio appartamento adesso, devo avvantaggiare un po' dello studio per domani. Ci si vede ragazzi" sorrido a Quinton e a Ryan, poi mi alzo da tavola.

"Ciao Melissa" mi salutano all'unisono. Matt mi accompagna alla porta, mi lascia un bacio a stampo a fior di labbra prima di salutarmi.

"Più tardi passo da te" mi lascia un'altro bacio sulle labbra, questa volta coglie l'occasione per far scontrare la sua lingua con la mia.

"Sempre che io non abbia degli altri impegni" lo provoco, poi lo attiro a me per baciarlo di nuovo.

Sto cercando di concentrarmi sullo studio, ma faccio davvero fatica a ricordarmi tutte le norme di diritto privato: è davvero noioso. Accendo il cellulare per controllare l'orario, è una settimana che mi arriva la notifica di un promemoria scaduto e non mi sono presa neanche la briga di controllare di che cosa si tratti: lo apro e vado a controllare cosa sia per eliminarlo.

Il ciclo, doveva arrivarmi sette giorni fa.

Me ne ero completamente dimenticata e non mi è mai capitato in tutta la mia vita un ritardo di una settimana, ma abbiamo sempre usato precauzioni. Ripenso a tutte le volte che io e Matt l'abbiamo fatto, sento un stretta allo stomaco quando un ricordo affiora di nuovo alla mia mente. Quando siamo stati alle palafitte ci siamo completamente dimenticati di utilizzare le precauzioni.

No, devo stare calma anche perché ormai è troppo tardi per rimediare. Il ciclo arriverà, se mi agito non farò altro che peggiorare la situazione.

"Meli, guarda che è arrivato Matt" Addison apre lentamente la porta della mia stanza.

"Stai bene? Sei molto pallida" mormora soffermandosi a guardare il mio viso.

"Sì va tutto bene" forzo un sorriso.

"Hey" Matt fa capolino nella stanza e si siede sul letto accanto a me.

"Ha ragione Addison, sei sbiancata Melissa" mi prende il viso fra le mani.

"Va tutto bene, sono solo stanca per colpa di tutte queste norme di diritto" mento, gli rivolgo un altro sorriso forzato. In realtà l'ansia mi sta divorando: menomale che avrei dovuto mantenere la calma.

"Conosco un modo per farti rilassare" mi dice lui con un sorrisetto malizioso.

"Ovvero?" chiedo io mordendomi il labbro inferiore nervosamente, non sono molto in vena di scherzare oggi.

"Ovvero.." mi fa stendere sul letto. Solleva la mia maglia, bacia piano piano ogni centimetro della mia pelle.

"..questo" si sofferma a baciarmi appena sopra l'elastico dei pantaloni della tuta che indosso, poi li abbassa lentamente lungo le mie gambe fino a sfilarmeli. Sento la sua lingua che accarezza il mio punto più sensibile, per un attimo riesco a dimenticarmi di tutti i pensieri che affollano la mia mente.

La sua lingua continua a sollecitarmi, sto per esplodere. Sento un formicolio al basso ventre, Matt continua a usare la sua lingua su di me in modo sempre più intenso. Avverto delle contrazioni al mio centro, la solita sensazione di calore mi pervade. Lui si stende sopra di me tenendosi in equilibrio sui gomiti. Le mie mani scivolano sulla zip dei suoi jeans, lo aiuto a sfilarli del tutto. Dopo essersi liberato anche di suoi boxer, scivola dentro di me lentamente per poi cominciare a affondare con spinte decise. Gli mordo le labbra, lo sento gemere contro la mia bocca. Il suo respiro si fa sempre più affannato, è vicino a raggiungere il punto di massimo piacere.

Restiamo sul letto, Matt mi accarezza la schiena nuda. Di colpo mi torna in mente ciò che mi ha angosciato tutto il pomeriggio.

"Matt dobbiamo parlare" dico seria.

"Sei di nuovo pallida, Melissa che succede?" è visibilmente preoccupato.

"Ho un ritardo di sette giorni, me ne sono accorta solo oggi" avverto una stretta allo stomaco mente pronuncio queste parole. Lui mi guarda in silenzio, sicuramente scapperà da me e mi lascerà sola ad affrontare il problema.

"Quando eravamo nella palafitta, è tutta colpa mia" mormora. Annuisco in silenzio, non ho nemmeno il coraggio di guardarlo.

"Ma guarda che sono sicuro di essere uscito in tempo, però la prossima volta devo ricordarmi delle precauzioni. Non mi è mai successo che mi passasse di mente" si passa una mano fra i capelli visibilmente agitato.

"Risolveremo tutto okay? Vedrai che non è niente di cui preoccuparsi, può capitare che ritardi per altre cause" mi stringe a sé, fra le sue braccia riesco a rilassarmi un po'.

"È capitato anche alla ragazza di Mattia quando stavano insieme. Potrebbe essere lo stress come era capitato a lei. Domani ti accompagno in farmacia se vuoi, così ci togliamo ogni dubbio. Va bene?" mi domanda. Mi ha davvero stupito con la sua reazione, non me lo sarei aspettata. Annuisco, ma non riesco a parlare per l'agitazione.

"Stanotte resto a dormire con te, devi stare tranquilla. Altrimenti peggiorerai la situazione" mi accarezza il viso. Lui riesce sempre a trasmettermi un senso di sicurezza, di protezione.

"Avevo paura di dirtelo, pensavo che saresti scappato" confesso.

"A questa età io non.." mormoro.

"Non farti paranoie inutili piccola, vedrai che è solo lo stress. In futuro però dovremo stare più attenti" cerca di rassicurarmi.

Che ne pensate di questo capitolo?❤️

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