34. Mad at me

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Abbasso lo sguardo sulla mano ancora sanguinante di Matt e credo che gli farà sicuramente male, ma lui si mostra sempre indifferente come se credesse di essere invincibile e impossibile da scalfire.

"Posso spiegarti come sono andate le cose?" mormoro con lo sguardo basso.

"No è questo dimostra che avrei fatto meglio a usarti come ho sempre fatto con le ragazze" sputa acido e io resto senza parole, mi si stringe il cuore.

"Non mi importa più niente di te" continua lanciandomi uno sguardo di fuoco. Mi irrigidisco, sono come bloccata. Non riesco a dire nulla, le parole non vogliono uscire dalla mia bocca.

"Tanto sei come tutte le altre! Basta uno che ti fa gli occhi dolci e te lo porti a letto. In questo stesso letto dove hai dormito con me" grida uscendo dal bagno, sbatte la porta violentemente. Non lo seguo, non ho voglia di rincorrerlo. Non mi ha dato modo di spiegare, quello che ha detto mi ha ferita davvero. Le sue parole sono arrivate dritte a me come un pugno allo stomaco, percepisco le lacrime che rigano e bagnano le mie guance.

"Tutto bene?" Addison fa capolino dalla porta del mio bagno, scuoto la testa tentando di asciugarmi le gote con la manica della mia felpa.

"Vuoi parlare? Matt è uscito sbattendo la porta" si avvicina a me.

"Mark ci ha provato con me, mi sono tolta, ma sono caduta sul letto e Matt è entrato proprio in quel momento" riesco a rispondere fra un singhiozzo e l'altro.

"Matt è entrato proprio mentre Mark si è buttato sopra di me, ma le nostre labbra non si sono nemmeno sfiorate. Non mi ha nemmeno dato modo di spiegare" mormoro triste.

"Mi dispiace Meli" mi abbraccia.

"Non che io abbia reagito meglio quando Maddy gli è saltata addosso, ma loro si sono baciati davvero! Io no" esco dal bagno e mi butto sul letto.

"Io non lo avrei mai baciato" aggiungo. Passo il resto della giornata a letto, non ho voglia di fare nulla.

Fa male.

Io l'ho perdonato quando ha fatto cose peggiori. Perché mi ha trattata così?
Non penso di meritarlo, mi ha ferita.

Qualcuno bussa alla porta, Addison va ad aprire. Matt entra dopo qualche secondo nella mia stanza.

"Cosa vuoi?" affondo la testa nel cuscino, non voglio che mi veda ridotta in questo stato. I miei occhi sono rossi e gonfi, ho pianto per tutta la sera a causa sua.

"Hey" il suo tono duro si è addolcito. Non rispondo, non ho voglia di cedere. Le parole feriscono più dei gesti, lo deve capire.

"Non penso una singola parola di quello che ti ho detto, ero accecato dalla rabbia" sento la sua mano posarsi sulla mia schiena, mi irrigidisco all'istante sotto il suo tocco.

"Puoi guardarmi quando ti parlo?" domanda accarezzandomi la schiena. Decido di girarmi, ma non lo guardo negli occhi.

"Hai pianto?" arriccia il naso contrariato.

"Tu che dici? Ti rendi conto di cosa hai detto?" sbuffo senza ancora incrociare il suo sguardo.

"Mi dispiace, la gelosia mi ha dato alla testa" solleva il mio mento con l'indice e il pollice della sua mano.

"Dai che ho gli occhi gonfi e il trucco sbavato!" biascico, porto una mano sul mio viso per coprirmi.

"Non mi importa, sei bella anche così" accenna un piccolo sorriso e scosta delicatamente le mie mani dal mio viso.

"Non la passerai liscia" scuoto la testa.

"Mi perdonerai per ciò che ti ho detto?" mi stampa un piccolo bacio sull'angolo della bocca. Tenta di spostarsi sulle mie labbra, ma lo interrompo.

"No, niente baci" lo guardo seria, ma lui prende per i fianchi e mi attira a sé. Devo lottare contro il mio corpo per non baciarlo, ogni centimetro della mia pelle vorrebbe sentire su di sé quella bocca morbida.

"Dovrai guadagnarti il mio perdono" un piccolo sorriso si dipinge sulle mie labbra.

"Come?" mi guarda incuriosito.

"Beh un po' di inventiva Cullen" ridacchio.

"Posso restare a dormire qua?" mi domanda cautamente. Da quando chiede il permesso per fare qualcosa?

"Sì, ma sappi che non riceverai nemmeno un bacio" ribatto, cerco di sembrare seria. Sbuffa e alza le mani in segno di resa.

Ordiniamo due cartoni di pizza per cena e poi mangiamo guardando un film che ha lasciato scegliere a me, per dispetto la mia scelta è ricaduta su un film d'amore, ma lui non ha battuto ciglio. Cerca di attirarmi a sé e lo lascio fare, ho detto niente baci, ma nessuno mi vieta di appoggiarmi sul suo petto. Ho bisogno di sentire il suo calore in questo momento.

Vorrei anche baciarlo, ma devo tenere il punto.
Si sfila la maglietta per stuzzicarmi, un sorrisetto malizioso compare sulle sue labbra. Il mio sguardo si sofferma sui tatuaggi che gli ricoprono interamente l'addome e il petto.

"Posso farti una domanda?" punto i miei occhi nei suoi. Quelle iridi di ghiaccio mi incantano ogni volta come se fosse la prima.

"Per stasera tutto quello che vuoi" si porta una mano dietro alla testa. I muscoli sul suo addome si tendono, cerco di distogliere lo sguardo di lì.

"Hanno un significato tutti questi tatuaggi che hai?" chiedo curiosa.

"Va bene, scegline qualcuno e te lo dirò. Degli altri lo scoprirai più avanti solo se resterai con me" mugugna, ha sempre la risposta pronta.

"Questi disegni che hai sul braccio?" indico il suo braccio.

"Sono dipinti di Dalì, l'ho studiato e ne sono rimasto affascinato" confessa. Lo guardo come incantata, l'ho sempre saputo che oltre ai muscoli e ai tatuaggi c'è molto di più. È un ragazzo sveglio e molto intelligente oltre ad avere una bellezza che toglie il fiato.

"Secondo me è molto simile a me, siamo due eccentrici. La sua personalità mi incuriosisce, ho trovato molte affinità fra me e lui" aggiunge.

"Qual é il primo che hai fatto?" chiedo.

"La stella di David, me la sono tatuata quando ho cominciato a giocare a football" indica il suo gomito destro.

"Dove giocavi?" domando curiosa, mi rendo conto che non so molto del suo passato.

"In Gran Bretagna" mi coglie di sorpresa e mi ruba un bacio a stampo.

"Non vale" ridacchio. Si avvicina per baciarmi di nuovo, ma mi copro la bocca con la mano.

"Devi farti perdonare" lo guardo divertita. Mi attira a sé e mi abbraccia.

"Per ora mi accontenterò di questo allora" mi stampa un tenero bacio sulla guancia.

"Domani mattina però non mi sfuggirai" le sue labbra si posano sul mio collo, i brividi cominciano a percorrere il mio corpo.

Mi addormento fra le sue braccia, la mia schiena è a contatto con il suo petto caldo, mi stringe a sé e le nostre gambe sono intrecciate. Percepisco il suo respiro sul collo e il suo profumo di menta. Mi piacerebbe addormentarmi ogni giorno in questo modo, così sto davvero bene.

Un capitolo un po' più lungo del solito, fatemi sapere se vi è piaciuto!🌹

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