Vorrei poter tornare indietro nel tempo, eliminare dalla mia mente ciò che è appena successo. Scendo di corsa le scale della villa, riesco individuare Quinton fra la folla scatenata sulla pista da ballo. Ad ogni gradino, sento le gambe sempre più pesanti e rigide, come se potessero cedere e smettere di sostenere il mio peso da un momento all'altro. Corro da lui, ho il respiro affannato e la testa continua a girarmi.
"Melissa non hai una bella cera" mi trascina lontano dalla pista da ballo.
"È successa una cosa, io.. io devo tornare da Matt" l'alcol mi rende particolarmente suscettibile, i miei occhi si fanno lucidi.
"Vuoi parlare?" non è una buona idea discutere con uno dei suoi migliori amici di ciò che mi è successo, ma ho bisogno di sfogarmi. Usciamo in giardino, Quinton mi cinge la vita con il suo braccio per sorreggermi. Gli racconto tutto, avverto una sensazione di bagnato sulle mie guance. Sto piangendo e non me ne sono nemmeno resa conto, la devo smettere di bere in questo modo.
"Non vi siete baciati, questo è l'importante" sospira Quinton.
"Matt si arrabbierà, non vorrà più parlarmi" piagnucolo come una bambina.
"Di sicuro non te la farà passare liscia" si passa una mano fra i capelli. Il cuore comincia a martellarmi nel petto, ho paura della sua reazione. Mi odierà?
"Tu sai perché è una settimana che è così freddo nei miei confronti?" provo a indagare farfugliando, faccio fatica persino a parlare.
"Più o meno, ma non posso dirtelo" alza le mani in segno di resa.
"Quinton" mi appoggio alla sua spalla e gli faccio gli occhi dolci nel tentativo di intenerirlo, la mia testa si fa sempre più pesante.
"Non posso tradire il mio migliore amico, ma posso portarti da lui così ne parlate fra di voi" mi porge una mano e mi aiuta a alzarmi dal muretto dove siamo seduti.
La villa di Josh non è molto distante dal nostro palazzo, così Quinton mi accompagna a piedi. Mi aiuta a camminare tenendo sempre il suo braccio intorno alle mie spalle. Matt di certo si arrabbierà vedendomi ridotta in queste condizioni, cerco di riacquistare lucidità.
Si infurierà quando saprà di Bryce, ecco come rovinare una relazione: complimenti Melissa.
Ma se è una settimana che mi ignora? Anche se l'ho fatta grossa stavolta. E se non gli dicessi nulla? Lo verrebbe a scoprire da Quinton, non posso nemmeno giocarmi questa carta ormai. Mi accorgo che siamo arrivati di fronte al portone del loro appartamento.
"Grazie" mormoro. Ero così concentrata sui miei pensieri che non mi sono resa conto di essere a pochi metri di distanza da Matt, c'è solo una porta a separarci.
"Se hai bisogno chiama, io torno alla festa" mi sorride Quinton, mi lascia da sola nel corridoio del nostro palazzo. Continuo a fissare la porta di casa di Matt, non ho coraggio di affrontarlo.
Mi decido di bussare alla porta, avverto il cuore in gola e un nodo stretto allo stomaco.
"Che ci fai qui?" il mio ragazzo viene ad aprirmi seminudo. Era forse con una ragazza?
"Io.." balbetto.
"Melissa hai bevuto" alza gli occhi al cielo, afferra la mia mano e mi fa sedere sul divano.
"Perché ti sei ubriacata?" sembra furioso, non so come dirgli ciò che è successo.
"Perché pensavo a te, è una settimana che mi tratti malissimo" abbasso lo sguardo.
"Ti sei per caso stufato di me?" domando con gli occhi lucidi. Mi maledico mentalmente per aver bevuto così tanto, odio mostrarmi così sensibile e vulnerabile.
"No" ribatte secco.
"Sai rispondere solo a monosillabi?" affondo fra i cuscini del divano, socchiudo gli occhi perché la luce del lampadario mi sta dando davvero fastidio.
"Avevo bisogno di pensare, di capire" sospira, posa i suoi occhi su di me. Non riesco a sostenere il suo sguardo, ma devo dirgli cosa è successo. Devo affrontare le conseguenze delle mie azioni, dovrei agire da persona matura.
"Cosa dovevi capire?" domando con un filo di voce.
"Adesso non è il momento di parlarne, forse lo faremo domani quando sarai lucida" mi solleva in braccio e mi adagia sul suo letto.
"Io però devo parlarti" biascico mentre avverto il materasso che affonda accanto a me, lui si sdraia al mio fianco. Senti subito il calore familiare che emana il suo corpo.
"Di cosa?" mi guarda accigliato. Mi irrigidisco, le parole non ne vogliono sapere di uscire dalla mia bocca.
"Sei andata a letto con un altro?" un'espressione sconvolta si dipinge sul suo volto.
"No, però un ragazzo mi ha solo sfiorato con le labbra. Mi sono tolta, ero arrabbiata e ubriaca" pronuncio queste frasi in modo confuso.
"Chi è questo ragazzo?" domanda freddo.
"Bryce, l'amico di Tyler ma.." tento di dire.
"Ma niente Melissa!" alza subito i toni.
"Non ci siamo baciati Matt. Dico davvero che mi sono tolta, ero arrabbiata con te!" sto gridando anche io.
"Non mi sembra che ogni volta che mi arrabbio con te vado a baciare una ragazza a caso!" sbatte il pugno sulla testiera del letto, sobbalzo. Ho rovinato definitivamente la nostra relazione, le lacrime cominciano a rigare il mio volto senza il mio controllo. Matt non dice più una parola, non parla più. Mi spaventa di più il suo lato freddo e apatico di quello che grida e colpisce qualsiasi oggetto abbia intorno.
"Matt io ti amo, non voglio nessuno che non sia tu" mi copro la bocca con la mano dopo essermi resa conto di ciò che ho detto.
"Cosa hai detto?" è sbiancato in volto.
"Non voglio nessuno che non sia tu" mormoro incerta, decido volutamente non non ripetere le parole precedenti a queste.
"No, quello che hai detto prima. L'hai detto solo perché sei ubriaca?" noto la sua fronte corrugata, ridacchio per l'espressione buffa sul suo volto.
"Melissa cosa c'è da ridere" mi sembra che stia cercando di trattenere a tutti i costi un sorriso.
"Cavolo" mi alzo di scatto dal letto e corro verso il suo bagno. Un conato di vomito mi costringe ad abbassare il viso sul lavandino. M Matt mi raggiunge, solleva i miei capelli in una coda così che non rischi di sporcarmi.
"No Matt non guardarmi in queste condizioni" piagnucolo cercando di divincolarmi.
"Melissa" mi ammonisce autoritario, mi porge uno spazzolino pulito per lavarmi i denti. Ci sdraiamo di nuovo sul letto, incastra i suoi occhi di ghiaccio nei miei.
"Mi perdoni?" gli faccio gli occhi dolci e sporgo leggermente il mio labbro inferiore.
"Non lo so" distoglie lo sguardo dal mio viso.
"Posso dormire abbracciata a te almeno per stasera?" domando con una vocina tenera.
"Solo perché voglio essere buono" ridacchia, sembra essersi rilassato. Appoggio la testa contro il suo petto.
"E comunque non l'ho detto perché sono ubriaca, io.. io ti amo" mormoro, i miei occhi si chiudono lentamente prima che io possa sentire la sua risposta.
Ecco un nuovo capitolo🥰
Nel frattempo ho iniziato a scrivere anche un'altra storia, mi farebbe tanto piacere un vostro parere!
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Beside you
RomansaMelissa, una ragazza di 19 anni, si trasferisce a Miami per frequentare il college, abbandonando così la sua vecchia vita in Italia. È una ragazza apparentemente sicura di sé, ma in realtà è molto fragile e ha paura delle relazioni serie per via di...