45. Give me some time

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"Melissa tutte le mattine la stessa storia, devi svegliarti" la voce di Matt mi costringe ad aprire gli occhi. Apre le tapparelle di colpo, la luce che entra fulminea nella stanza mi fa socchiudere gli occhi.

"Quanta fretta, non c'è nemmeno lezione. Ahia" piagnucolo, per quanto mi fa male la testa, credo che potrebbe scoppiarmi da un secondo all'altro. Mi porto una mano sulla fronte, poi sprofondo con il viso nel cuscino per ripararmi dalla luce.

"Con tutto quello che avrai bevuto che ti faccia male la testa mi sembra il minimo" borbotta infastidito. Sono consapevole che ieri è stato clemente solo perché non ero in forma smagliante, oggi non si risparmierà. E se avesse deciso di mollarmi?

"Sei pregata di alzarti, devo parlarti e non ho intenzione di farlo con una persona mezza addormentata" sputa acido.

"Vado fare una doccia a casa mia, poi parleremo" mi alzo infastidita dai suoi modi scontrosi.

"No, ti fai la doccia qui da me tanto hai tutto. Fai colazione, prendi qualcosa per la testa e poi parliamo, ma non esci da qua" ordina autoritario.

"Per quale motivo?" domando accigliata.

"Non si sa mai, magari incontri per il corridoio un ragazzo nuovo su cui sfogare la tua rabbia baciandolo" un sorriso amaro si dipinge sulle sue labbra. Entro nel suo bagno e sbatto la porta frustrata producendo un rumore secco, odio la sua vena sarcastica.

"Sai che ho ragione" percepisco la sua voce dall'altra stanza, lo ignoro. Faccio scorrere un po' d'acqua calda ed entro nella doccia, mi lavo convulsamente fino a far arrossare la pelle, come se servisse a eliminare ogni traccia di Bryce e di cosa è capitato ieri sera. Entro nella sua stanza con solo l'asciugamano ad avvolgermi il corpo, per dispetto lo lascio cadere e mi vesto davanti a lui come se nulla fosse. Lo sento sbuffare alle mie spalle, ma avverto il suo sguardo puntato su di me.

"Ho fame" gli dico mentre infilo il vestito di ieri sera, non ho la minima intenzione di indossare qualcosa di suo. Ci dirigiamo in cucina, come al solito già ci sono Ryan e Quinton.

"Volevi essere elegante per fare colazione insieme a noi?" domanda divertito Ryan notando che indosso il vestito di ieri sera.

"Qualcuno non mi ha lasciata tornare a casa mia per cambiarmi" lancio un'occhiataccia in direzione di Matt.

"Perché qualcuno si diverte ad andare in giro a baciare gli altri ragazzi, alle spalle del suo fidanzato" borbotta con un tono di voce appena udibile. I ragazzi sembrano non aver sentito, ma io ho capito benissimo ciò che ha detto.

"Anzi sai che ti dico Matt? Vado a casa mia, non ho la minima voglia di stare qui con te che continui a fare stupide battutine. Come se tu fossi perfetto!" sbotto amareggiata. Saluto Quinton e Ryan e, senza degnare Matt di uno sguardo, torno nel mio appartamento.

"Tutto bene Meli?" Addison domanda non appena varco la soglia di casa.

"Insomma" mi dirigo come una furia nella mia stanza.

Sprofondo nella poltrona della mia camera. In fondo sono consapevole che Matt abbia ragione ad avercela con me, ma non è autorizzato a fare quelle battutine stupide. Ho un limite di sopportazione e stamattina lui l'ha decisamente superato. O forse sono scappata perché avevo paura di ciò che mi avrebbe detto? Beh forse, ma lui non penso che se ne sia accorto. Sicuramente ha intenzione di lasciarmi, lo eviterò così rimanderemo il problema.

Ma cosa sto dicendo? Mi sto comportando da bambina, decisamente. Lo affronterò stasera, adesso ho bisogno di distrarmi un po'. Basta, devo comportarmi da persona matura. Cosa risolverei ignorandolo tutto il giorno? Nulla.

Mi alzo e esco da casa di nuovo, Addison e Violet mi guardano interrogative, ma non dicono una parola. Busso all'appartamento di Matt, ad aprimi è Quinton.

"Potevi almeno cambiarti" ridacchia soffermandosi ancora una volta sul mio vestito.

"Devo parlare con quell'idiota del tuo coinquilino" sbuffo.

"Ha appena distrutto un'anta dell'armadio, ti avviso che sarà complicato.." mi ammonisce.

"Quinton potresti fare silenzio?" sento Matt tuonare dall'altra stanza, Quinton fa spallucce divertito.

"Prego, divertiti" il mio amico mi accompagna verso la stanza di Matt.

"Dobbiamo parlare" mi appoggio allo stipite della porta incrociando le braccia al petto.

"Non ho nulla da dirti, hai scelto tu di andartene e non parlare con me" ribatte fermo.

"In realtà avevo anche una cosa da dirti, se ieri avessi evitato di combinare quel casino" sospira pesantemente.

"Cosa?" chiedo curiosa.

"In questo momento non meriti minimamente di sentire ciò che avrei voluto dirti" si morde nervosamente il labbro inferiore.

"Parliamo?" addolcisco il tono di voce.

"Devi darmi un paio di giorni di tempo per capire che cosa voglio fare con te" mormora, il suo umore è decisamente cambiato. Sembra triste, forse deluso.

"Per capire se vuoi lasciarmi?" chiedo con la voce rotta.

"Non ho intenzione di lasciarti, per adesso. È che.." borbotta in modo confuso, si interrompe a fissare il vuoto.

"È che?" lo spingo a continuare.

"Niente, Melissa dammi tempo" comincia a mordere l'interno della sua guancia, sembra agitato.

"Va bene" mi avvicino per lasciargli un piccolo bacio sulla guancia. Cogliendomi di sorpresa, afferra il mio viso e mi da un piccolo bacio a stampo. Con l'aiuto della lingua schiude le mie labbra, mi erano mancati così tanto i suoi baci.

Non è un bacio intenso, non è nemmeno passionale né travolgente. È un bacio dolce, morivo dalla voglia di avere le sue labbra sulle mie e di sentire di nuovo il suo sapore.

"Dammi tempo" ripete ancora. Ci guardiamo intensamente per qualche secondo che sembra un'eternità, poi lo lascio solo nella sua stanza. Un senso di vuoto si fa strada nel mio ventre non appena stacco i miei occhi dai suoi, muoio dalla voglia di sapere cosa ha da dirmi.

Mi ha chiesto di dargli tempo e io lo farò. Spero vivamente che non riprenda a ignorarmi del tutto, non capisce che in questo modo mi fa star male. Mi sento impotente, non ho idea di come sistemare la situazione. Il mio cuore però è già più leggero, almeno so che non ha intenzione di lasciarmi.

Torno a casa per cambiarmi, indosso al volo una tuta e raccolgo i miei capelli in una coda. Decido di andare un po' al mare, ho bisogno di camminare per schiarirmi le idee. Se non uscissi da casa, passerei tutto il giorno sul letto a rimuginare su cosa voglia dirmi il mio fidanzato.

Mentre cammino sulla spiaggia un ricordo balena nella mia testa. Ripercorro i frammenti confusi della serata che riesco a ricordarmi. Ho detto a Matt che lo amo? O mari stavo solo sognando, non posso averlo fatto davvero. Mi avrebbe sicuramente chiesto qualcosa stamattina se glielo avessi detto, ma non ha minimamente accennato alla questione.

E se glielo avessi detto veramente? Mi siedo sulla sabbia calda ancora più confusa di prima. E se mi stesse evitando perché non prova lo stesso per me? Mi ha baciata stamattina, non può essere questo il motivo. Cerco di scacciare questo pensiero dalla mia testa.

Forse è tutto nella mia mente, era solo un sogno. Un sogno che sembra così reale però.

Di una cosa sono sicura, non mi ubriacherò più in quel modo. Odio non ricordarmi alla perfezione ciò che mi succede.

Ecco un nuovo capitolo🥰 sono davvero felice di vedere che vi sta piacendo la mia storia!

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