8. Confused

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Ho due ore per prepararmi per la cena di questa sera, inutile dire che io sia parecchio in ansia. Corro a farmi la doccia, mi asciugo i capelli in fretta e decido di farmi delle leggere onde con l'aiuto della piastra apposita. Indosso il mio vestito bianco in raso con un paio di décolleté nude. Mi trucco con un po' di mascara, terra, illuminante e un rossetto nude molto discreto che basta a dare un aspetto sano alle mie labbra.

Qualcuno bussa alla porta, Addison va ad aprire immediatamente. Sento la voce di Matt provenire dal salone, credo proprio che sia in anticipo. O forse sono io in ritardo?

"Melissa ti devi sbrigare" mi dice in maniera autoritaria, mi da fastidio questo suo strano modo di fare.

"Eccomi, vedi di essere più gentile stasera" lo raggiungo ridacchiando per stemperare l'aria tesa che aleggia. Indossa un completo nero e al di sotto una camicia bianca abbottonata fino alla fine, ma riesco a intravedere lo stesso i suoi tatuaggi sul collo. È davvero bello stasera. Distolgo lo sguardo altrimenti so già che che direbbe qualcosa per mettermi in imbarazzo.

Siamo in macchina e Matt sta guidando, è calato il silenzio fra di noi. Penso che sia molto nervoso per la paura di deludere i suoi, decido di rispettare questo suo stato d'animo e non dico niente per il resto del viaggio.

"Sei passabile stasera" interrompe quel silenzio imbarazzante.

"Passabile?" sbuffo. Dopo tutto il tempo che ho impiegato a prepararmi riesce a dirmi solo questo? Non che mi aspettassi qualcosa di diverso da lui, ma forse, per un attimo, potrei anche averci sperato.

"Vuoi sentirti dire che sei bella?" ride, adesso è decisamente tornato in lui.

"No, non da te" borbotto indispettita.

"Sei bella, ma non abituarti ai complimenti" mi coglie di sorpresa, mi sfugge un sorriso e lui lo nota quasi compiaciuto. Ferma la macchina di fronte a un'imponente villa a tre piani con un ampio giardino di fronte, già dall'esterno questa tenuta pare essere molto lussuosa.

"Pronta a essere la mia ragazza per una sera? Non ti abituare però perché potrebbe piacerti" mi fa l'occhiolino prima di entrare. Mi prende per mano e mi trascina dentro senza neanche attendere la mia risposta, mi fa uno strano effetto sentire le nostre dita intrecciate.

"Quello è il signor Clements, la signora accanto con i capelli rossi e ricci è sua moglie. Ora ci avviciniamo e aiutami ti prego" il solito Matt spocchioso ha lasciato spazio al ragazzo insicuro di ieri sera. Gli stringo la mano per dargli coraggio e lui mi rivolge un bellissimo sorriso in cambio: dovrebbe farlo più spesso. Ci avviciniamo ai signori Clements e Matt sembra avere riacquistato la fiducia in se stesso, voglio pensare che sia anche grazie a me.

In circa dieci minuti riesce a interessare l'uomo con cui sta parlando e sono davvero felice per lui. Io, nel frattempo, cerco di intrattenere la moglie di quest'uomo.

"Questa quindi è la tua ragazza?" chiede il signor Clements.

"Sì" risponde Matt stringendomi a sé, è così bravo a recitare.

Durante la cena Matt continua a discutere con il signor Clements sui vari e minuziosi dettagli dell'investimento, i suoi genitori saranno fieri del suo lavoro. Dopo mangiato, torniamo nella sua macchina per far ritorno al campus.

"Grazie" mi dice guardandomi intensamente, io quasi rischio di perdermi nei suoi occhi di ghiaccio.

"Ti va di fermarci nella spiaggia sotto il campus? Non ho voglia di tornare a casa subito" mi coglie di sorpresa con questa sua inaspettata proposta.

"Adesso non siamo più fidanzati, puoi anche smetterla di essere carino con me" scherzo io, lo vedo trattenere a stento l'ennesimo sorriso della serata.

"Comunque mi va" aggiungo decisa.

"E a me va di essere carino per ancora qualche ora, in fondo devo sdebitarmi con te" ghigna.

Ci fermiamo nella piccola spiaggia accanto al complesso di edifici del nostro college. Il cielo è sereno e si riescono a vedere tantissime stelle che riflettono la luce bianca sul mare calmo.
Ci sediamo su uno scoglio e restiamo qualche minuto a osservare il mare in silenzio, nessuno dei due sembra volere interrompere la magia creata da delle piccole increspature d'acqua che si infrangono piano sulla roccia.

"Non si sta poi così male con te" se ne esce. Lui ha un modo tutto suo di fare i complimenti, come se non volesse mai esporsi del tutto.

"Anche tu infondo non sei antipatico come credevo" rispondo a tono. Continuiamo a ridere e scherzare per una mezz'oretta, in questo momento ammetto che sto davvero bene con lui. Cerco di alzarmi dallo scoglio dove siamo, inciampo su un'increspatura della roccia e gli finisco in braccio.

"Invece di far finta di cadere potevi anche chiedermelo se volevi saltarmi addosso" mi prende in giro con fare divertito.

"Non l'ho fatto apposta" rispondo alzandomi di scatto dalle sue gambe.

"Resta qua" mi tira per il braccio e mi rimette sopra di lui. Restiamo così per qualche minuto a guardare il mare mentre lui mi accarezza la schiena, sembra tutto così surreale.

"Buonanotte" mi dice freddamente senza nemmeno guardarmi non appena giungiamo di fronte alla soglia del mio appartamento.

"Buonanotte" rispondo glaciale.

Indosso il pigiama e mi metto a letto, ripensando ai gesti contraddittori di Matt. A volte sembra che io gli piaccia, altre volte sembra che io gli sia completamente e del tutto indifferente. 'Non devi farti piacere questo ragazzo Melissa, ti farà solo soffrire' cerco di convincermi.

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