Malvagia padella #2

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Dreamery

"AHHHHHH!!" Sento gridare mia madre dalla cucina.

Mi alzo dal letto e scatto come una molla da lei dove la trovo a terra con tutta la farina sparsa sul pavimento.

Mi avvicino a lei e la alzo.
"Grazie bella di mamma." dice.

"Mamma che stavi cercando di fare." chiedo.

Mi guarda innocentemente.
"La pizza." dice in un sussurro.

Spalanco gli occhi.

"MAMMA! Hai già fatto tre pizze extraLarge!" apro le braccia. Lei alza le spalle.

Alzo ancora gli occhi al cielo e ritorno in camera per vedere la puntata stoppata di The Vampire Diaries.

Arrivo amore mio! DAMON.

Appena mi fiondo sul letto la risento gridare, corro da lei e si mette a piangere.

"E adesso che succede! La pizza non vuole entrare in forno?!"
"NOO! Mi mancano gli ingredienti! Potresti andarli a comprare?" Chiede con la faccia da cucciola. Sbuffo.
"Si."

Vado in camera e mi vesto. Mi metto un semplice pantalone attillato nero opaco con una maglietta rossa sempre opaca con una dolce scollatura a cuore. Mi metto dei tacchi visto che mia madre ha buttato tutte le mie amate scarpe! Come dicevo, metto dei tacchi non a spillo, per carità, cado sempre. Hanno il tacco abbastanza spesso e sono neri. Dopo avermi allacciato la zip delle scarpe vado in bagno e mi metto un filo di mascara e un po' di rossetto color carne. Mi pettino i capelli che oggi sono stranamente lisci e spruzzo del profumo. Vado in cucina, prendo la mia borsa e cerco la lista che mamma mi ha lasciato sul tavolino in vetro.

"Io esco!" dico alzando un po' la voce.

Non sono solita a gridare perché ho sempre avuto la voce bassa. Ho un tono di voce che per una persona normale sarebbe un sussurro. Sento un saluto da parte di mia madre e poi la sento di nuovo gridare. Sospiro e mi dirigo verso la mia macchina per poi sentire il cellulare squillare.

"È no però!" affermo sbuffando.

Aspetto che si faccia rosso e prendo il telefono per poi rispondere. Ps: NON USATE IL TELEFONO QUANDO STATE GUIDANDO. FINITO PS.

"Chi è?" chiedo mettendo il telefono tra l'incavo del mio collo e la spalla.

"Dream!!!! Devi aiutarmi!!!!"
"Ah! Vanessa! Abbassa la voce. Vuoi farmi rimanere sorda?"
"Oh si scusa.. ahaha. "
"Che succede? Cosa devo comprarti?"
"A me niente! Ti vuole il capo!"
"È? Il capo?"
"Si! Quel bonazzo che è venuto da poco e che ti ha richiamato nel suo ufficio! Non dirmi che te ne sei già dimenticata!"

Ci penso.

'Signorina Exs! Buongiorno! Fila nel mio ufficio!' Antipatico! Certo che me lo ricordo!

"Si, che vuole?"
"Ecco, devi andare da lui subito!"
"E perché mai scusa?"
"Ti vuole."
"E perché mai?"
"Ma cosa ne so! C'è lo chiedo?"
"Non provarci! Ferma là! Vengo subito!"
"Ok."
"Ciao-"
"Aspetta!"
"Che c'è?"
"Prendimi le caramelle!"
"Ma ti fanno male."
"Crudele."
"A dopo Vanessa."

Attacco e rimetto il telefono nella borsa. Non mi sono nemmeno accorta che è scattato il verde e poi di nuovo il rosso. Per fortuna che sono l'ultima della fila.

E adesso che faccio? Prima la spesa o il capo bello ma antipatico? Ma vai si! La spesa è più importante! Razza di troglodita patentato!

Parto quando scatta il verde e alzo la canzone alla radio che vedo di essere di Billie Eilish.

Ballo sul sedile e canto allo stesso tempo. Sento sempre la musica, ogni giorno, non posso non sentirla.

Qualche minuto dopo arrivo al Supermercato e parcheggio la mia super Porsche nera opaca con strisce bianche. Esco e prendo un carrello.
Saluto la cassiera e controllo la lista.

-Cioccolato al latte( possibilmente dieci barrette),
-Panna( tutta quella che riesci a prendere),
-Smarties(non so se l'ho scritto bene a mamma! Ma so che ti piacciono!),
-Uova( tanti pacchi),
-Farina,
-Zucchero,
-Lievito,
-Vibratore.

Rileggo più volte la lista.
Strizzo gli occhi.

Ma dico io è impazzita?! Cosa deve farci con un vibratore?! Poi in una lista della spesa, bleh.

Lascio che i miei nervi si calmino e decido di prendere tutto proprio come mi dice lei. A parte il vibratore.

Mi trovo davanti allo scaffale della pasta dove vedo che c'è anche la farina che prendo, ma prima devo abbassarmi visto che è in basso. Mentre controllo che tipo di farina prendere, sento qualcosa strusciarsi dietro di me. Arrossisco e mi alzo di scatto. Intravedo una padella e senza accorgermene la sbatto sulla testa della persona. La vedo cadere a terra e gemere di dolore. La butto a terra e vado in suo soccorso.

"Mi scusii! Non volevo! In realtà si! Ma non apposta!"

In realtà si.
Sta zitto Franklin!

Alza il capo e vedo che lo conosco bene.
"Accidenti! Prima fa ritardo e poi cerca di farmi fuori con una padella".
"C-capo! Ma che ci fa lei qui?!"Mi fulmina.

"Ah io?! E lei che dovrebbe essere a lavoro perché l'ho chiamata in ufficio?!"
"Ah io che cosa?! E lei che dovrebbe essere in ufficio ad aspettarmi?!"

Ci fulminiamo a vicenda fin quando i miei occhi non scattano alla sua testa. Sta uscendo del sangue.

"O MIO DIO!! STA PER MORIRE!" grido in preda al panico.
"E L'HO UCCISO IO!" Cerco di calmarmi senza risultato.

Malvagia padella!

"Signorina Exs si vuole calmare?!"
"No che non mi calmo! L'ho uccisa."
"Ehi! Sono ancora vivo! Dannazione."
"Ah si già, mi scusi."
"Perché voleva che fossi morto?"
"Perché lei voleva morire?"
"Non cambi discorso."
"E chi lo sta cambiando."
"Exs!"
"Capo!"
"E non chiamarmi capo!"
"Signore."
"Neanche."
"Sergente."
"La vuole finire?"
"Capitano."
"No!"
"Ma a lei non va bene mai niente però!"
"Signorina Exs vuole che la licenzi?!"
"Ma chi io?! A me??? Ma no! E perché mai dovrebbe?!"
"Allora stia zitta!!"
"Certo mi scusi."
"E smettila di chiedere scusa!"
"Si mi sc-"
"La porto all'ospedale."

Cambio discorso. Questa volta.

"No! Sto bene." dice calmo.
"Ma col cavolo! Sta sanguinando! Bene un accidenti! Alzi il suo culo scolpito e tondo e si muova-!" Mi zittisco subito.

No no no!
Complimenti, ti prenderà per problematica, anche se su di questo non c'è dubbio.
Vuoi che uccidi anche te con una padella?
Ehi! Non è ancora morto! Non sei abbastanza forzuta.
Posso colpire più forte.

Modello CenerentolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora