Quella buona o quella marcia#40 parte 3

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Clarissa

Uno, due, tre.
"Spara, spara, spara!" Grido.
"Si si, ho capito!.."

Siamo rimaste sconvolte da quello che ci ha confessato ieri Percy. Noi non sapevamo niente, soprattutto Dreamery. Adesso sappiamo con chi abbiamo a che fare e dobbiamo proteggerci. Carico altri proiettili di gomma e punto dritta al bersaglio, conto fino a cinque e sbam! Centro.

"Ma come fai? Sei un mostro" borbotta sottovoce.

"Il segreto è la calma" dico. Si gira verso di me.
"Spero tu stia scherzando " dice. Scuoto la testa.
"Senti, io ho pazienza tanto quanto ne avrebbe un santo. Forse anche di più! Ma la calma, credo che sia l'ultimo dei vantaggi per sparare meglio" risponde. Alzo le spalle.
"Allora fa come credi" dico.

La sento sparare per qualche minuto per poi fermarsi e girarsi verso di me.

"Io non lo conosco bene sai, però, com'era Matt?" Chiede. Mi fermo e tolgo gli occhiali.

Deglutisco.

"Matt? Perché vuoi sapere di lui?" Chiedo non capendo.
"Non ti manca? Non sono passate neanche due settimane, anzi, a malapena quattro giorni, ma davvero non ne senti neanche un po' la mancanza?" Domanda. Rimango in silenzio.
"Perché a me manca Brent. Non eravamo innamorati, ma credo che quello che provo per lui sia oltre un 'mi piaci, io ti piaccio ' " afferma.
"Si lo so. Intendo, come ti senti. All'inizio anche io e Matt eravamo così, io ti piaccio e anche tu. Ci siamo lasciati, ripresi, mollati, rimessi insieme, staccati, ritornati, allontanati, incollati ancora. Solo adesso ho capito perché. Ancora, e ancora e tutte le volte, fin quando, smettemmo di litigare e ci siamo detti chiaramente in faccia cosa provavamo. E da lì, non ci siamo lasciati più" spiego prendendo fiato.
"Ovviamente, non è detto che la mia storia sia uguale alla tua, in senso, non è che io non voglio che state insieme o ect.. non fraintendermi. Solo che, sei tu l'artefice del tuo destino, tutto dipende da te. Non sono brava a spiegare, ma quello che voglio dire è che è inutile che scappi, o che ti arrendi, perché tanto, se siete davvero legati, vi ritroverete sempre. Ma questo, dipende anche da te. Bene, adesso basta. Dobbiamo allenarci pappamolle" sorrido.
"Ehi, pappamolle a chi? Sai quanti calci ho schiaffato a quel lurido?" Ride.
"Ma davvero? E quante volte lo hai steso?"
"Una" scoppio sul serio a ridere questa volta e lei mi segue.
"Come mai così felici?" Ci chiede mia sorella venendo in stanza. Ci guardiamo e alziamo le spalle.
"Scusate l'interruzione, ma c'è una persona che vuole vederti, e anche a me" dice seria Vanessa. Mi tolgo il giubbino e poso la pistola.
"Chi è?"
"Sono io"
Rimango impassibile davanti alla figura che mi si pone davanti. Sbatto varie volte le palpebre e cerco di calmarmi.

È un sogno o è la realtà?
La realtà Clary, la realtà.

Le lancio una sguardo gelido e vedo Dreamery stringere forte la mano di Vanessa. Mi avvicino a mia sorella.

"Perché sei qui?" Le chiedo freddamente.
"Non posso venire a casa, mia?"
"Non dire sciocchezze, questa non è stata più casa tua da quando te ne sei andata " la fulmino.
"Lo so, scusa, anzi scusatemi tutte, anche tu Dreamery" si rivolge a lei.

Ha un'area davvero pentita però.
No Coffie! Non devi distrarmi!

Scacciò via Coffie e mi concentro su di lei. Ha gli occhi lucidi, quegli stessi occhi che avrei voluto rivedere il giorno stessa che se ne è andata. Via. Occhi color celeste elettrico, color cielo, color mare aperto. Color libertà che, non sentiva stando a casa sua, con noi.

"Sono venuta qui, per restare" afferma. Sbotto in una risata fragorosa e per poco non mi tocco la pancia con le mani.
"Tu? Qui? A casa tua? Ma che razza di scherzo è questo? Prima non ti saresti nemmeno accosta sotto qua, e adesso? La signorina vuole restarci. Dovresti avere una casa tutta tua no? Sei sposata " ribatto acida.
"Si è vero. Ero sposata " dice. Vacillo un po' ma mi riprendo subito.
"Ah si? Perché? Che è successo?" Chiedo.
"Mi ha tradito, con lei, anzi. Oserei dire, loro" indica Vanessa e Dreamery.
Quest'ultima si fa paonazza insieme a mia sorella.
"Ehi vacci piano!-"
"...come puoi accusare tua sorella di questo? " chiede in un sussurro Vanessa. Una stretta al petto si amplia.
"Ti prego, non è come sembra" interviene Dreamery.
"Tu hai davvero accusato tua sorella di una cosa del genere? Me?"
Lei cerca di avvicinarsi ma Vanessa si allontana velocemente e tremante.
"Mi hanno detto che-"
"Non me ne frega un cazzo di ciò che ti hanno detto! Hai creduto a degli sconosciuti piuttosto che alla tua stessa famiglia! " grida.
Vanessa rimane per qualche secondo a guardarla per poi scappare via piangendo.
"Vergognati " la fulmino andandomene.
"Clarissa per favore non è c-"
"Vattene da casa mia, sorella" le  dico con voce sprezzante. Le do le spalle e raggiungo Vanessa. Dreamery è ancora rimasta lì, a dire chissà cosa a lei.

È inutile. Non cambierà mai. Mai. ' si si, cambiare cambiare' e poi? Ci ha abbandonate.
Si dice sempre che la terza chance sia quella buona.
O quella marcia.

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