Ingoia il caffè..INGOIA # 17

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Dreamery

"Mamma! Io vado!" Grido per farmi sentire. Apro la porta e attraverso il corridoio, ma vengo fermata da lei.
"Dove vai?"
"A lavoro, dove se no?"
"Così?" Chiede indicandomi. Mi guardo.

Ho un semplice maglione e un jeans. Qual è il problema?

"Si?"
"Sei..troppo...semplice! Vai a lavoro! Fai consulente per modelle e stiliste! Mettiti un bel vestito sexy!" Afferma. Sbatto varie volte le palpebre.
"Mamma..ma che dici? Sei impazzita? Sai quanti ragazzi ci sono là??"
"Appunto! Tieni! Trovati qualche bel giovanotto!"

Mia madre mi lancia una scatola che prendo al volo, la mi cade la borsa chiudo gli occhi e impreco mentalmente. Apro la scatola e sono sconvolta.

Morta.
È bello sexy.
Forse non hai capito Frank. È un abito da gala.
Ti sei vestita sempre come ti pareva a te. Cosa è cambiato?
Ma niente. Solo che è troppo audace per me.
Perché?
Perché ho una terza di seno e un culo che arriva in Spagna?
Tanto meglio.
STA ZITTO FRANKLIN.

Sospiro.
"MAMMA!" La richiamo.

Lei corre da me con un mattarello in mano.

"Non ti sei ancora vestita?! Va! Farai tardi!"
"Mamma non posso mettere questo a lavoro."

Dico prendendolo e alzando il vestito.

"Ok. Aspetta qua. Te ne prendo un altro! " afferma. Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

Dopo cinque minuti ritorna nel corridoio con un bel vestito in mano.

"Eh...questo è carino." dico.
"Ma..non è mio. Di chi è?" Chiedo.
"È mio! Di quando ero giovane!" Afferma.

Spalanco la bocca e gli occhi.

Che mamma audace che ho.

Mi avvicino a lei e lo prendo. Lo guardo per un po' e sorrido, mi dirigo in camera mia e lo metto, dovrò anche cambiare scarpe allora. Ho un armadio che non si può definire tale. È graaaandee e soprattutto occupa mezzo muro. No mezzo, scusate, tutto il muro. Ahaha.
Un giorno vi farò vedere la mia camera. Mi sono cambiata le scarpe e mi sono messa ancora un po' di profumo. Esco e prendo la borsa caduta a terra e lì è rimasta.
Richiamo mia madre per vedere cosa ne pensa e batte le mani arrossendo come una bambina appena mi vede. Fa finta di piangere  ma in realtà ha gli occhi lucidi, mia madre è sempre stata una donna molto ma molto sensibile. È grazie a lei che ho ereditato tutta questa sensibilità. Infatti piango per qualsiasi cosa. Qualsiasi.
Dopo un po' arrivò in 'ufficio' se così si può considerare, e guardo vari curriculum dei nuovi modelli. Devo dire che mi soffermo soprattutto sui loro visi e lato b, ma devo dire che anche per la descrizione non sono niente male. Ho chiesto espressamente sincerità sul descrivere il loro carattere, non voglio che mentono o si fingono per quello che non sono, solo perché siamo di alta e ricca società.
La prima ad averlo messo nel regolamento sono io.
Io, ho un ufficio tutto per me. Si può dire una sorta di camerino, perché io facevo la modella qui, ho iniziato..beh..a otto anni, ma ho fatto vere sfilate all'età di nove. Ci ho vissuto praticamente.
Qualcuno bussa alla porta, abbandono i curriculum e dico 'avanti'. Entra Brent più bello che mani con uno smoking nero molto ma molto sobrio e poco sexy su di lui. Era ironico, su di lui sta una favola, lo rende ancora più fico e sensuale.
Smetto di squadrarlo e lo guardo, ma anche lui mi sta analizzando.
Devo dire che è da stamattina che ho un mal di testa allucinante, solo che qualche minuto fa mi è passato, ma adesso mi è venuto ancora. Tocco le tempie.

"Aspetti qui." dice andandosene.

Guardo la sua figura sparire.

Bel sedere tondo.
Ma si può sapere che dici? Quanto sei pervertita.
Non è vero! Sono sincera.

Passati due minuti buoni ritorna con un caffè in mano. Me lo porge.

"Grazie mille. Ma non dovevi." dico.
"Ho notato che ti fa male la testa."
"Come?"
"Ti stavi toccando le tempie con aria sofferente. Dentro il caffè ci ho messo un po' di cannella, qualche minuto e ti passerà." dice.
"E questa dove l'hai sentita?" Chiedo.
"Me lo fa sempre mia madre."
"Oh..allora vale la pena provarlo." sorrido e bevo, ma appena deglutisco faccio una smorfia.
"Lo so che non è buono. Ma devi prenderlo. Mi servi per un lavoro importante. "
"Ah..eh..una parola, fa davvero schifo."
"A primo impatto è normale, dopo ci fai l'abitudine. "
"Lo so ma-"
"Ingoia." dice autoritario.
"Br-"
"Ingoia il caffè...INGOIA." mi fulmina.

Ingoia.

Ingoio.

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