6. Strawberry Margarita Frozen

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APPUNTI INIZIALI

Il Margarita è un cocktail a base di tequila, triple sec e succo di  lime. 

Secondo quanto afferma William Grimes, autore di Straight Up or On the Rocks: The Story of the American Cocktail, molte persone affermano di aver bevuto Margarita in Messico già negli anni trenta, da cui si deduce che il margarita fu inventato prima del 1940.

Il "Margarita Frozen alla fragola" è una variante del classico Margarita, nel quale viene aggiunto il ghiaccio e le fragole al resto degli ingredienti in un frullatore, per creare così la vellutata che contraddistingue questo drink. 

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Era il terzo cliente, quel giorno, che entrava per poter avere un appuntamento con P Kao e ovviamente era la terza volta che chiedevo di cambiare data, visto che P Kao era già stato prenotato per ben due settimane di fila.

Aveva superato gli appuntamenti di Gun in meno di 24 ore, rendendomi la vita impossibile, mentre rispondevo al telefono e mi beccavo le parole da gente che nemmeno conoscevo. Sospirai per l'ennesima volta controllando i giorni disponibili, mentre il ragazzo davanti a me batteva il piede a terra.

Se non avesse avuto una carta di credito pronta sul bancone, lo avrei semplicemente mandato a cagare. Chi si credeva di essere? Con quei capelli biondo platino che nemmeno gli idol tiravano più fuori. 

Gli confermai un appuntamento e lo feci pagare, lasciandogli poi la ricevuta. Quando se ne andò sbuffano, mi lasciai andare sulla sedia sconfortato, guardando distrattamente l'ora dal mio orologio. Erano solo le 23:40 e P Kao aveva iniziato il suo secondo appuntamento da un po'. Guardai distrattamente le telecamere, notando il tizio che parlava animatamente con il nuovo host, facendolo persino sorridere più volte.

Che diavolo.

Era arrivato con ben venti minuti di anticipo, facendomi prendere quasi un colpo, visto che me lo ero ritrovato davanti al bancone senza essermene nemmeno accorto. Inutile dire che fosse bello come sempre, con un nuovo abito elegante color blu navy, la solita camicia bianca aperta sul petto, e una collana di oro rosa semplice che si inoltrava sotto la camicia.

Avrei voluto tanto accompagnarlo alla sua postazione, ma Gulf fu più veloce di me e lo prese sotto braccio portandolo lui stesso. Fortunatamente avevo trovato il modo di far andare le cose come volevo io, mettendo così P Kao in postazione cinque, spostando Mild in postazione quattro.

Gulf mi guardò male, ma io alzai semplicemente le spalle senza dargli spiegazioni. In fondo, la postazione cinque era solo quella più in vista di tutta la sala, oltre che la più odiata di Bright e Gun, ma la più adorata dal sottoscritto.

Guardai le telecamere notando Cooper in postazione sei con un ragazzo che pareva molto più una ragazza visto l'aspetto. Zee invece era alla solita postazione due in compagnia di Saint, anche se a breve il loro appuntamento sarebbe terminato, Mild in postazione quattro stava accarezzando una ciocca di capelli di una modella davvero carina, mentre Gun era in stanza buia da solo a guardare probabilmente l'episodio di un lakorn.

Sbuffai annoiato, guardando distrattamente l'agenda, disegnando ghirigori con un pennarello rosso sui giorni già passati. Non mi capitava spesso di annoiarmi in quel modo, ma sapevo in cuor mio che la colpa era solo di P Kao e del fatto che non avessi voglia di guardare le telecamere, come forse avrei dovuto fare.

Decisi dunque di mettermi al lavoro, anche se contro voglia, guardando prima di tutto il tavolo di Mild, dove la ragazza aveva preso a controllare le dita ben curate della sua cliente. Non accesi nemmeno il microfono, visto che di manicure non mi interessava proprio nulla e passai oltre, controllando la zona di Cooper.

Cooper era un ex Head Hazer, anche se questo suo lato non usciva praticamente mai fuori. Lavorava saltuariamente, giusto come secondo lavoro visto che faceva il DJ al Favela Nightclub, e quella sera era impegnato con un ragazzino, anche se a primo impatto poteva tranquillamente sembrare una donna. A Cooper piaceva molto questo tipo di clienti e ovviamente, una volta sparsa la voce, la mia agenda si era riempita a tempo record.

Rimasi un po' a guardarli, mentre il cliente giocherellava con una ciocca bionda dei suoi capelli, ammiccando con forza verso Cooper, palesemente attratto dal fisico minuto dell'altro.

Sbuffai sotto voce e, senza rendermene conto, i miei occhi finirono sulla telecamera di P Kao, dove il ragazzo stava ancora ridacchiando con quel tizio. Guardai l'agenda, ricordandomi così il nome di quel ragazzo. August, 26 anni e una faccia da schiaffi da record, a mio modestissimo parere. Era stato il primo a chiamare alle 20:02 minuti, dicendomi che era amico di P Mew e che lo aveva avvisato del nuovo host.

Schifo.

Accesi i microfoni e mi portai le cuffie alle orecchie, sentendo come prima frase "da quanto tempo sei fidanzato P?" da parte di August.

Provai una certa ansia nel sentire quella domanda, come se in cuor mio non volessi avere una risposta, ma rimanere all'oscuro di tutto. Perché dovevo comportarmi come una studentessa delle superiori in preda alla sua prima cotta? Sono sempre stato meglio di così!

P Kao prese la coppetta di cocktail contenente il suo Manhattan, sorseggiando lentamente il liquido color miele. Non credevo che P Kao fosse una persona che amasse bere quel tipo di drink a base di whisky e vermut, più simile alla personalità di P Mew. Ancora non avevo ben in mente quale cocktail andasse bene per lui, visto che non lo conoscevo per niente, ma ero intenzionato a scoprirlo.

"Sei anni..." rispose P Kao, lasciando il bicchiere sul tavolino, guardando poi August con sguardo intenso, quasi indagatore.

Chiusi la telecamera senza più prestare attenzione a loro, cercando di pensare a una relazione della durata da sei anni e di come poteva P Kao lavorare lì, come host, mentre il suo ragazzo era tranquillo a casa. Possibile che fosse totalmente d'accordo a quella scelta d'impiego?

Fortunatamente un'altra telecamera attirò la mia attenzione e spostai lo sguardo sulla stanza buia in cui Gun stava guardando la televisione. Notai che sul letto si era seduto qualcuno e, aprendo la telecamera a schermo intero notai la camicia colorata di Off, di spalle rispetto a Gun.Accesi i microfoni, sperando di ascoltare qualcosa di meno ansiogeno, sentendo in sottofondo alcune voci leggere che provenivano dalla televisione ancora accesa. Off si tirò indietro i capelli, sospirando pesantemente, mentre Gun spense la tele lasciando il telecomando sul letto.

"Vuoi bere qualcosa?" domandò Gun con tono neutro, toccando distrattamente le lenzuola rosse che erano state cambiate poco prima dell'apertura del locale.

Off negò distrattamente senza dire nulla, appoggiandosi all'indietro con le mani sul materasso, guardando verso il soffitto scuro della stanza.

Le pareti, come il soffitto, erano tutte dipinte di nero, oltre al fatto che non ci fosse nemmeno una finestra all'intero, ecco perché il nome di stanza buia. Rimasero in silenzio per un tempo indefinito, lasciandomi alquanto stupito, visto che non perdevano mai occasione di battibeccare per qualsiasi cosa.

"Allora P... com'è Tay?" domandò Gun titubante.

Off semplicemente sbuffò, sorridendo ironicamente come ogni volta che gli venivano fatte domande stupide o che reputava inutili.

"Bello..." rispose semplicemente, lasciando andare una risatina strana. "Devo dire che non è il mio tipo eh... però mi piace." continuò tirandosi indietro i capelli.

Quella frase mi lasciò seriamente perplesso, contando che non era da Off dare giudizi sui clienti che vedeva. Inoltre, sapevo che a Off piacesse Gun proprio perché quest'ultimo me lo aveva rivelato una sera, da ubriachi fradici.

"Beh... se piace a te P." sentenziò Gun, guardandosi le dita con interesse, per poi spostarsi e scendere dal letto, sistemandosi la camicia nera decisamente più grande di un paio di taglie.

Off si girò verso Gun, guardandolo con attenzione dall'alto al basso. Sospirò prima di dire "Già. Mi piace molto."

Gun si spostò facendo il giro del letto, arrivando davanti alla figura di Off ancora seduto sul materasso. Si infilò con le gambe tra quelle del maggiore, abbassandosi lentamente verso il suo volto.

Trattenni il respiro senza rendermene conto, guardando Gun baciare Off, mentre gli incastrava le dita tra i capelli. Off portò le mani sui fianchi del minore, andando a nasconderle sotto la camicia, mentre potevo notare le loro lingue muoversi l'una contro l'altra. Off si lasciò andare all'indietro sul materasso, trascinando Gun insieme a lui, baciandosi con una passione mai vista.
  Gun ormai era sopra la vita dell'altro, mentre si muoveva lentamente con il bacino, lasciando andare gemiti soffocati dai baci.

"Gun..." sentii distintamente Off chiamarlo, mentre il minore gli succhiava il collo con forza. "Gun..." disse di nuovo il maggiore, alzandogli la camicia fino a sfilargliela, staccandosi l'uno dell'altro solo per un secondo.

"Stai zitto." gli intimò Gun mordendogli le labbra, scendendo sulla mascella, succhiandogli poi la pelle delle clavicole.

"Earth?!" mi chiamò una voce che non avevo sentito.

Alzai lo sguardo togliendomi le cuffie di colpo, notando il volto di P Kao che mi guardava preoccupato. "Che succede?" chiese guardando lo schermo a cui ero praticamente appiccicato.
Fortunatamente non poteva vedere la scena che mi si presentava davanti e subito chiusi la finestra, ritornando alla schermata generale delle telecamere. 

Gli rifilai un sorriso frettoloso, guardandomi intorno preoccupato, alla ricerca di qualcosa per nascondere il mio imbarazzo.

"P... scusa... avevi bisogno?" dissi sentendo un calore strano alle guance.

Lui mi rifilò il solito sguardo severo, senza mostrarmi altre emozioni. Avrei tanto voluto vederlo sorridere come aveva fatto fino a poco prima con il suo cliente, ma sembrava così difficile riuscire ad interagire con lui. Forse era semplicemente troppo presto.

"A che ora è il mio prossimo appuntamento?" domandò a quel punto, senza chiedermi nuovamente spiegazioni sul mio comportamento.

Io presi l'agenda e controllai subito con mani tremanti, cercando il suo nome sulla giornata corrente. Guardai l'orario e mi resi conto che era mezzanotte passata. "Tra mezzora... puoi anche bere qualcosa se vuoi." dissi guardandolo di nuovo in volto, notandolo farmi sono un cenno e avviarsi verso il bar.

Dalle telecamere lo notai sedersi su uno degli sgabelli davanti al bancone mentre Gulf iniziò subito a preparandogli un Manhattan. P Kao si mise a parlare con lui, sorridendo persino un paio di volte, quando il suo volto si spostò verso la mia direzione, per poi puntare lo sguardo in alto sulla telecamera che stavo guardando.

CAZZO!

Spensi tutto e cercai di controllare i battiti del mio cuore, anche se mi risultò praticamente impossibile.

Fortunatamente arrivarono Saint e Zee davanti al mio bancone e il minore mi lasciò il suo braccialetto con un sorriso, guardando poi Zee con occhi sognanti. "Andiamo P?" domandò con voce tenera mentre io fissai l'host senza capire.

"Non ho appuntamenti quindi lo accompagno a casa..." disse mettendo un braccio intorno alla vita di Saint.

Non riuscii nemmeno a rispondergli e semplicemente li salutai entrambi, rimanendo a guardarli impalato mentre uscivano dal locale.

Va beh. Tanto ormai ognuno fa quel cavolo che vuole!

Entrarono subito dopo altri clienti e io maledii mentalmente Zee per essersene andato proprio in quel momento. Cercai delle soluzioni, ma Off e Gun ovviamente non risposero alle chiamate che effettuai nella stanza buia e non provai minimamente a guardare le telecamere.

Il cliente di P Kao arrivò poco dopo e io gli diedi distrattamente il braccialetto rosso, indicandogli poi la postazione giusta. Un paio di persone invece rimasero ad attendere sulle poltrone messe perpendicolarmente rispetto alla mia scrivania, così da poter guardare davanti a loro tramite i vetri che delimitavano la hall dalla sala degli incontri.

Quando, dopo mezzora, Cooper si liberò dal suo cliente, uno dei due ragazzi in attesa decise che gli andava benissimo anche lui e quindi prese il braccialetto azzurro e lo seguì alla postazione, mentre l'altro attese ancora un'altra mezzora fino a che Gun e Off arrivano nella sala con un aspetto decisamente post sesso.

Il cliente scelse Gun e prese il suo braccialetto blu, seguendo poi l'host alla sua postazione preferita. Guardai Off dalle telecamere, sedersi davanti al bancone del bar chiedendo a Gulf di preparargli qualcosa.

Dopo qualche minuto di attesa, Gulf porse a Off una coppa margarita contornata sul bordo di sale, contenente una specie di granita rossa con una fragola incastrata sul bordo. Gulf poi si spostò con due bicchieri simili su un vassoio, portandoli alla postazione di Gun.

Margarita Frozen alla fragola, il cocktail preferito di Gun e il più odiato da Off. 

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Cooper

 ***Cooper

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August (vi metto l'immagine anche se non sarà un personaggio rilevante)

August (vi metto l'immagine anche se non sarà un personaggio rilevante)

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