Finale

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Mi ci è voluto.. oddio non voglio guardare. Ho pubblicato questa storia verso maggio e per Dicembre sono riuscita a mettergli un decisivo finale. Sono emozionata oserei dire, visto che Midnight è stato un vero cambiamento per me, per il mio modo di scrivere e soprattutto per la trama scelta. Spero davvero di avergli dato il finale che merita, probabilmente un po' scontato, ma insomma... è una fic e io amo i finali rose e fiori. BUUU Angst. 

Grazie a tutti coloro che mi hanno seguita fino a qui, e che leggeranno anche quest'ultimo capitolo. Senza di voi non credo che sarei riuscita a finirla. Vedere i vostri commenti e i vostri voti mi hanno spronata ad andare avanti. Grazie a tutti davvero.
Se vi fa piacere, scleriamo insieme su twitter, mi trovate come @Masayume_RedSun. 

Ora basta con le chiacchiere ed eccovi questo lunghissimo e attesissimo finale. Se mai mi verranno in mente altri capitoli speciali, li aggiungerò piano piano, ma ho una storia OhmFluke in corso (ancora non pubblicata) e voglio scriverla al meglio. 

Un bacio a tutti <3

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Il Midnight Hotel sorgeva imponente nel distretto di Sukhumvit, con i suoi dodici piani avvolti da vetri scuri e una scalinata all'ingresso che portava alla hall spaziosa ed elegante. I pavimenti in marmo delimitavano proprio la zona della hall. Le grandi porte di vetro venivano aperte dagli addetti ogni volta che si avvicinava qualcuno. La reception era proprio lì, di fronte all'entrata, distante abbastanza per dare ai propri clienti la giusta privacy.

I corridoi dell'hotel erano semplici, dalle pareti bianche candide e la moquette rosso amarena, mentre sul soffitto erano stati disegnati rami e fiori ad opera d'arte. Le camere avevano le porte con serratura elettronica, ed erano tutte nere all'infuori delle tre suit all'undicesimo piano, che presentavano porte bianche con maniglie dorate.

Il Midnight Hotel era un hotel di lusso, ma anche un rifugio per serate romantiche, o semplicemente un luogo a portata di mano per sveltine dell'ultimo minuto. Era nato da un anno e si era fatto conoscere in pochissimo tempo, forse perché il fondatore era proprio Mew Suppasit Jongcheveevat, uomo d'affari di 36 anni, conosciuto soprattutto per il suo host club "Midnight", tramutato ufficialmente in una discoteca appena dopo l'apertura dell'hotel, e situato giusto a pochi passi dallo stesso.

"Il signor Thitiwat, la sta aspettando in reception" disse una delle segretarie, entrando nell'ufficio della direzione.

Earth, seduto alla sua scrivania, alzò lo sguardo dal computer verso la ragazza. Questa gli sorrise, facendo successivamente l'occhiolino, mentre Earth dalla sua postazione ridacchiò. Yihwa utilizzava sempre un tono carino e gentile sul lavoro, evitando di risultare troppo in confidenza con la dirigenza e creare dissapori tra i colleghi. Tutto il contrario di Mild ovviamente, che sbraitava a destra e sinistra con i fornitori, gridando il nome di Earth come una pazza, come se fosse stata a casa sua.

Earth si alzò, dirigendosi così fuori dalla stanza e notando subito dietro al bancone Ohm Thitiwat, vestito con un completo scuro costoso, mentre leggeva qualcosa dal suo cellulare. Erano passati quattro anni, ma Earth pensò che il tempo si fosse semplicemente fermato con lui, visto che non pareva minimamente cambiato nonostante anche lui fosse ormai arrivato ai 33 anni.

"P Ohm... " lo chiamò Earth, avvicinandosi a lui e arrivandogli alle spalle.

Il maggiore si voltò lentamente, facendo poi un sorriso gentile al giovane. Earth sembrava il solito ragazzino di sempre, nonostante il taglio di capelli preciso, la camicia bianca perfettamente abbottonata e i pantaloni scuri del completo che gli fasciavano perfettamente le gambe. I vestiti trasparenti e i pantaloni attillati non facevano più parte del suo guardaroba, almeno non durante il suo turno di lavoro.

Midnight ~ Se tu vorrai... io ti aspetterò ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora