13. Distraction

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"EH? ANDIAMO IN DISCOTECA?!" gridai esterrefatto, appena l'ultimo cliente fu uscito dal locale e Gulf decise di scendere finalmente di sotto, dandoci così la lieta notizia.

La sua faccia, stranamente sorridente, mi fece capire che la questione urgente da sistemare non riguardava il lavoro, ma ben altro.

Com'è che qui scopano tutti tranne me?

"Sì! Vero, Cooper?" disse Gulf allegramente, voltandosi verso la sala e mostrando così un succhiotto violaceo appena fatto.

La questione urgente aveva persino lasciato dei segni e non si era minimamente preoccupato di nasconderli.

"Per questo hai cancellato gli appuntamenti?" domandai, ricordandomi di tutte le x rosse sulla mia agenda.

Gulf annuì quando Cooper si avvicinò a noi con in mano un bicchiere di Mai Tai, visto che avevo deciso di preparare il drink per tutti a un certo punto della serata.

"Domani sera al Favela ci sarà una festa privata, dedicata esclusivamente ai possessori di locali o sponsor. Ho chiesto a P Mew se avesse voluto partecipare e ha accettato. Ovviamente siete tutti invitati e potrete portare chi vorrete. Basta che all'ingresso dite il mio nome e il gioco è fatto." spiegò Cooper nei minimi dettagli, lasciando poi il bicchiere vuoto sul bancone.

Il mio sguardo si posò su P Kao, che non mi sembrò per niente convinto di partecipare a quella serata. Quando Zee si avvicinò a noi, chiedendo di poter portare Saint, iniziai a credere che no, non sarebbe stata una serata normale, ma un delirio.

Off era già al settimo cielo, probabilmente pronto a sfilare con una nuova camicia, mentre Gun sembrò più che altro snervato da qualcosa che non ero ancora riuscito a capire. Off si avvicinò a lui abbracciandolo con forza, sussurrandogli qualcosa all'orecchio e facendolo così sorridere maliziosamente.

Avrei tanto voluto capire cosa stesse succedendo tra quei due, ma pareva davvero un'impresa titanica, visto che entrambi sembravano intenzionati a tenermi all'oscuro di tutto, nonostante io fossi l'unica persona che ormai li aveva beccati nelle situazioni più assurde.

"Dai Earth. È una vita che non andiamo a ballare. Mi sembra giusto prendere la palla al balzo!" Mild si attaccò al mio braccio, strofinandoci la guancia contro e mettendo il broncio.

A pensarci bene, aveva perfettamente ragione. All'inizio andavamo molto più spesso a ballare, poi il lavoro era diventato sempre più intenso e avevamo perso la voglia di uscire dal Midnight, creandoci le nostre serata direttamente lì, una volta usciti tutti i clienti.

Pensai che tutto sommato una serata lontano da computer e telecamere mi avrebbe fatto solo bene, quindi annuii distrattamente, sentendo Mild esultare per la felicità. "Devo dirlo a Bright!" disse contenta, girandosi verso la direzione delle stanze buie.

"Forse non è il caso..." rispose Gulf al posto mio, facendomi l'occhiolino di nascosto.

Li aveva guardati pure lui!

"P Ohm? P Kao?" domandò Cooper, guardando i due ragazzi contemporaneamente.

Ohm prese il telefono per mandare un paio di messaggi, guardando poi nella nostra direzione con un sorriso genuino. "Non posso... ho da fare..." disse grattandosi la nuca.

Compresi che il suo "da fare" doveva corrispondere al suo "quasi fidanzato", quindi non provai a convincerlo. Presi dei bicchierini da shot, mettendoli in fila sul bancone, recuperando poi la bottiglia di tequila alle mie spalle. Gulf mi guardò male, ma io continuai a riempire ogni bicchierino con la stessa quantità di liquore, tagliando poi a fettine dei lime e posandoli su un piattino, che misi poco distante dai bicchieri, aggiungendo anche una piccola ciotola con del sale.

"P Kao almeno tu... e non dirmi che devi stare con il fidanzato. Portalo, no?" continuò Cooper, facendomi appoggiare con un po' troppa forza la bottiglia di Tequila sul bancone.

Mi guardarono tutti in modo strano, ma io sorrisi facendo finta di nulla, fissando P Kao con interesse, come a intimargli di rispondere. Lui mi rifilò una strana occhiata, guardando poi il suo orologio.

"Eddai P Kao... non puoi non venire." ci provò Mild a quel punto. "Chi salverà Earth da qualche guaio se tu non verrai?" continuò, mentre Ohm e Zee ridacchiarono sotto i baffi.

Alzai gli occhi al cielo sbuffando, guardando poi io il mio orologio, scoprendo così che erano le cinque passate. P Kao sembrava essere perso in chissà quale pensiero, visto lo sguardo serio che di colpo aveva assunto. Pensai che c'entrasse la serata di sabato e il suo fidanzato, percependo una strana sensazione di fastidio al centro del petto.

Non ci pensai e semplicemente spinsi la sua spalla con le dita, attirando la sua attenzione su di me. "Dai vieni. Qualcuno che li tenga d'occhio serve... e P Mew sarà sicuramente impegnato a parlare con gente seria."

P Kao sembrò fissarmi con lo stesso sguardo di ghiaccio di qualche tempo prima e per un attimo credetti seriamente di aver detto qualcosa di sbagliato per l'ennesima volta. Notai però un accenno di sorriso sulle sue labbra, mentre la sua mano si avvicinò al primo bicchierino della fila, guardandomi fisso negli occhi.

Avvicinò il dorso dell'altra mano contro le labbra, leccandolo lentamente, portandolo poi verso la mia direzione. Guardai la sua mano e successivamente i suoi occhi, prendendo poi il sale e versandolo sul punto in cui la pelle risultava più lucida. Il sale creò una leggera patina e P Kao se la portò alle labbra leccandola via, bevendo successivamente la Tequila e recuperando poi una fetta di lime. Tutto sotto gli occhi perplessi dei nostri colleghi.

"Lo prendo come un sì, P Kao! Forza, beviamo!" disse Mild velocemente, rompendo così il silenzio che si era venuto a creare.

Tutti presero gli shot in mano e ovviamente Zee e Ohm si leccarono la pelle della mano per poi mostrarmela e attendere che gli mettessi il sale sopra, ridendo come deficiente per la scenetta di P Kao.

Quando tutti si allontanarono dal bancone, parlottando con Cooper sul tema della festa e il tipo di abiti che sarebbe stato opportuno indossare, presi coraggio e toccai di nuovo la spalla di P Kao, rimasto invece seduto sul solito sgabello.

"Tutto bene?" chiesi con tono leggero, prendendo successivamente i bicchieri lavati e asciugandoli con uno strofinaccio.

Lui annuì distrattamente, recuperando il cellulare e scrivendo velocemente un messaggio, lasciandolo poi sul bancone con lo schermo girato verso il basso, senza aspettare una risposta dalla persona che aveva contattato.

"Altro giro?" domandò P Kao, prendendo uno dei bicchierini puliti dalle mie mani.

Io negai, riprendendomi il bicchiere. "Sono le 5:40 P... mi sembra arrivata l'ora di andare a casa a dormire. Non ti pare?" dissi con tono scherzoso, asciugando anche quell'ultimo bicchiere e mettendolo via.

"Giusto. Allora fumiamo una sigaretta?" mi chiese con tono gentile e percepii il chiaro segno che avesse bisogno di parlare.

Annuii con forza, uscendo da dietro il bancone e andando a recuperare le mie cose nella hall. Quando tornai in sala, P Kao aveva di nuovo la giacca blu navy addosso e così salutammo tutti i presenti, dando loro la buonanotte.

Ci avviammo verso l'uscita sul retro, passando davanti al gabbiotto della vigilanza e facendo loro un saluto avvicinandoci poi al piccolo parcheggio dedicato a noi dipendenti.

Fu la prima volta che vidi la macchina di P Kao e mi persi nelle linee morbide del suv nero con i vetri scuri, al quale il maggiore si appoggiò. Prese un pacchetto di sigarette al mentolo e ne portò una alle labbra, passandomi successivamente il pacchetto.

Ne presi una anche io, senza pensare minimamente al fatto che fumassimo la stessa marca, mettendo poi il pacchetto nella tasca della mia giacca, accendendomi poi la sigaretta con il mio accendino, mettendoglielo successivamente sotto il naso con la fiamma ancora accesa.

P Kao si avvicinò con il volto, puntando la sigaretta sulla fiamma, aspirando dal filtro per accenderla. Quando mi spostai da lui, lasciò andare una piccola nuvola di fumo e così feci anche io subito dopo, perdendomi di nuovo a contemplare l'Audi Q8 di P Kao, domandandomi se fosse lecito chiedergli di poterla guidare.

"Ti piace?" domandò l'host, guardandomi attentamente, mentre io ero indeciso se fissare lui o la macchina.

"Da cosa lo hai dedotto?" chiesi spostando il peso sulla gamba destra, aspirando nuovamente dal filtro e inondando così il mio corpo di nicotina.

"Dal fatto che la guardi come se fosse un pezzo di carne... sei pronto ad azzannarla?" continuò P Kao con tono scherzoso.

Io feci spallucce, guardandomi intorno e beandomi dell'aria calda che mi accarezzava il volto, mentre la città sembrava finalmente andata a dormire, almeno per qualche ora. P Kao finì la sua sigaretta, buttandola a terra e spegnendola con il piede.

Io lascia cadere un po' di cenere e continuai a fumarla, fino a spegnerla poco dopo allo stesso modo.

"Vorrei venire domani..." disse il maggiore poco distante da me, mentre guardava con attenzione il cielo scuro sopra le nostre teste.

Mi avvicinai a lui, appoggiandomi così alla sua macchina, percependo nuovamente il suo profumo di invadermi il respiro.

"Vieni allora... mi sembri grande abbastanza per poter prendere una decisione del genere. Giusto?"

Lui fece un sospiro pesante, spostando le gambe in modo da appoggiarsi su quella di sinistra.

"Non so se è il caso..." continuò con tono più malinconico, tirandosi indietro i capelli con un certo fastidio addosso.

Presi una seconda sigaretta dal suo pacchetto che mi ero tenuto in tasca, ripassandoglielo successivamente e notandolo fare lo stesso. La accendemmo ognuno con il proprio accendino, inspirando con intensità dal filtro.

"Cooper ha detto di portare chi vogliamo... porta il tuo ragazzo." parlai senza guardarlo, fissando il muro del locale davanti a noi, chiedendomi perché il petto iniziasse a farmi quasi male.

Riuscii a percepire il suo sguardo contro di me, ma cercai di mantenere la calma, fumando con tranquillità.

"E tu... chi porterai?" mi domandò a quel punto.

Portai nuovamente la sigaretta alla bocca e fumai senza rispondere subito, facendo un sorriso solo dopo qualche boccata.

"Nessuno. Basto e avanzo." dissi solenne, cercando di assumere un tono ironico e non fargli capire quanto in realtà stavo impazzendo.

P Kao fumò ancora la sua sigaretta, buttando poi anche quella a terra, stavolta lasciandola però accesa sull'asfalto.

"Non posso lasciarti da solo allora..." mormorò leggermente.

Per un attimo non avvertii più nulla, ne il dolore di poco prima, ne il cervello in crisi, ne la solita sensazione di vergogna che mi seguiva costantemente quando c'era P Kao ne paraggi. Quelle parole mi colpirono come un proiettile, rendendomi inerme contro la macchina dell'host.

"Effettivamente potrei ritrovarmi in qualche guai..." riuscii a mormorare, dando una veloce occhiata al mio orologio.

Erano quasi le sei e se avessimo aspettato ancora un po' avremmo potuto persino guardare l'alba insieme, cosa alquanto imbarazzante visto che non avevo mai aspettato l'alba insieme a nessuno.

"Allora è deciso... ti terrò d'occhio" furono le ultime parole di P Kao, prima che decidessimo entrambi di prendere le macchine e tornare a casa e cercare di dormire qualche ora.

Cosa che probabilmente non sarei comunque riuscito a fare.


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capitolo un po' corto, ma importante ai fini della storia^^
grazie a tutti per il supporto!

Midnight ~ Se tu vorrai... io ti aspetterò ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora