19. Naughty

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Le cose tra me e P Kao stavano andando decisamente bene e ogni giorno che passava mi sembrava di conoscerlo un po' di più, scoprendo anche curiosità che non mi aveva raccontato. Mi bastava guardarlo per rendermi conto di alcune piccolezze, ad esempio quando qualche cliente si avvicinava un po' troppo a lui, potevo notare come, anche se impercettibilmente, si spostasse per allontanarsi.

P Kao amava mangiare qualsiasi cosa, tranne i fagioli. Quelli proprio non li poteva sopportare e se li trovava in qualche piatto, li spostava con fastidio, guardandoli come se fossero stati avvelenati.

A volte il suo volto appariva come quello di un bambino, soprattutto quando Gulf decideva di servire sul bancone una sorta di "aperitivo serale" con snack di ogni tipo. Era sempre il primo che si avvicinava per mangiare, prendendo di tutto e di più, anche di nascosto.

P Kao era semplicemente meraviglioso anche quando si imbarazzava e succedeva più spesso di quanto potessi immaginare. Quando lo guardavo di nascosto e lui se ne accorgeva, potevo notare il leggero rossore sulle sue guance, o il modo in cui cercava di evitare il mio sguardo, parlando magari con il cliente che aveva di fianco, o bevendo dal suo bicchiere.

Il suo lavoro per me non era un problema, nonostante P Kao avesse provato a discuterne con me, dicendo che non sarebbe cambiato niente e che le persone che incontrava all'interno del Midnight erano solo clienti e niente di più. Dovevo ammettere però, che ogni tanto lo controllavo dalle telecamere, forse un po' più degli altri, ma solo per essere certo che tutto andasse bene. Non ero mica geloso!

Gulf e P Mew non mi avevano fatto nessuna domanda e un po' mi preoccupai. Io e P Kao cercavamo di non esagerare con i contatti e di mantenere un comportamento normale tra noi, ma certi sguardi erano difficili da gestire, o il fatto che ci sorridevamo praticamente ogni volta che ne avevamo l'opportunità.

Sapevo che sarebbe stato solo questione di tempo, prima che qualcuno iniziasse con le domande, ma P Kao era stato chiaro con me. Appena sarebbe arrivato il momento, avrebbe parlato lui stesso con P Mew.

La regola fondamentale del Midnight era e rimaneva la solita: niente relazioni serie con i colleghi. Non avevo mai domandato il perché a P Mew, consapevole che nessuno degli host del locale potesse interessarmi fino a quel punto. Ora però, le cose erano cambiate e la paura che P Mew potesse non essere d'accordo era fissa e costante nel mio petto.

Avevo iniziato ad essere invidioso di Bright e Zee e del fatto che i loro ragazzi non facessero parte del "Midnight", se non come ex clienti, e che le loro relazioni si stessero consolidando così bene, senza sforzi o problematiche.

Saint aveva ripreso ad andare a scuola senza saltare più le lezioni, accompagnando Zee al lavoro e tornando a casa prima delle dieci. Aveva promesso a Zee che non sarebbe più entrato come cliente, se non per urgenze, ma che prima avrebbe dovuto chiamare me, così da poter avvisare l'host.

Bright e Win erano semplicemente Bright e Win. L'host non aveva messo nessun paletto allo studente e P Mew era felice di vedere Bright sempre più sorridente. Quando Bright non aveva clienti, Win passava il tempo con lui all'interno del Midnight come se nulla fosse, tanto che anche lui pareva essere diventato un nuovo figlio di P Mew e Gulf.

Passò un'altra settimana dopo il nostro primo appuntamento e quel sabato sera il locale era più attivo che mai. Verso le due arrivarono Nine e Frame in postazione sei, di nuovo prenotati entrambi per un appuntamento doppio con i soliti due gemelli, anche se ancora non avevo capito chi fosse chi, vista la loro somiglianza.

Bright era in postazione quattro con un cliente di vecchia data e insieme stavano discutendo su un film che avevano guardato entrambi di recente. Zee era in postazione due con un vecchio cliente, alle prese con una delusione d'amore e quindi deciso a bere più del dovuto. P Kao era in compagnia di August in postazione cinque, Gun in postazione tre con un uomo d'affari, mentre Off in postazione uno con Tay.

Mi soffermai su Off, ricordandomi di quando io e P Kao li avevamo beccati al Siam e che il maggiore fosse sicuro che anche loro stessero nascondendo una relazione. Sapevo che Off era preso per Gun da molto tempo ormai, ma sapevo anche che Gun non era interessato a nessuna storia seria, o per lo meno era ciò che avevo sempre sospettato.

Off con Tay sembrava divertirsi sempre un sacco, mentre bevevano i loro Tequila Sunrise e chiacchieravano di una spiaggia fantastica a Hua Hin. Tay specificò un albergo in particolare, mordicchiando la sua cannuccia con palese malizia, toccando distrattamente il polso di Off con le dita.

Misi le cuffie e accesi i microfoni, allargando la telecamera sulla loro postazione. Ero curioso di capire perché Off si stesse comportando in quel modo, lasciando a Tay la possibilità di toccarlo senza mettere dei paletti, come di solito faceva.

Che gli piacesse sul serio?

"Non hai dei giorni liberi?" mormorò Tay, guardando le labbra di Off con troppo interesse.

Il maggiore annuì, succhiando ancora dalla sua cannuccia e terminando il suo secondo cocktail. "Certo... vuoi andare da qualche parte?" domandò con curiosità, lasciando il bicchiere sul tavolino di fronte a loro, sedendosi meglio sul divanetto e avvicinandosi di più al corpo di Tay, già rivolto verso il suo.

Tay fece un cenno di assenso, finendo anche lui il suo cocktail e lasciandolo di fianco a quello di Off sul tavolo. "Potremmo andare al mare un paio di giorni... il sole, la spiaggia, una camera da letto." continuò Tay, spostando le dita sulla coscia di Off, il quale si morse il labbro inferiore.

Rimasi perplesso a guardare la scena, notando la mano del cliente avvicinarsi pericolosamente all'interno coscia, salendo un po' troppo in un punto proibito, almeno nella sala degli incontri. Ero pronto a schiacciare il tasto della luce rossa, quando Off gli fermò la mano, avvicinandosi con il volto contro quello dell'altro. Erano a pochi millimetri di distanza, tanto che le loro bocche avrebbero potuto toccarsi in qualsiasi momento. Rimasi senza fiato quando Tay tirò fuori la lingua e toccò le labbra dell'host, che non arretrò.

"Allora...?" domandò Tay guardando Off negli occhi, rimanendo sempre con quella minima distanza tra di loro.

Percepii Off sospirare e pensai che fosse sul punto di dire qualcosa, quando la figura di Gun entrò nella ripresa e il suo Margarita Frozen finì direttamente sulla testa di Tay.

Mi alzai in piedi di colpo, uscendo dalla mia postazione ed entrando in sala, vedendo Gulf tirare Gun per un braccio, mentre gridava imprecazioni contro Off, definendolo uno sporco bastardo.

Tay rimase in silenzio, togliendosi di dosso i rimasugli di ghiaccio colorato, cercando di asciugarsi i capelli con dei fazzoletti, quando Off lo prese per un polso e lo trascinò verso le stanze buie, passando davanti a Gun senza nemmeno guardarlo.

P Mew scese dal loft con una faccia scocciata, guardando Gun con occhi severi, obbligandolo a salire al secondo piano per parlare. Gulf salì insieme a loro e io finii a servire dietro al bancone.

Mi sentii responsabile per non aver schiacciato il tasto rosso quando i due avevano esagerato, ma come aveva fatto Gun a vederli se dalle postazioni, una volta seduti, era impossibile guardarsi per via dei muretti?

Il cliente di Gun andò via indignato, senza nemmeno guardarmi e lanciando semplicemente il braccialetto sul bancone. Sospirai preparando un paio di cocktail per Bright, guardando di sfuggita P Kao, che salutò il suo cliente appena il loro tempo fu scaduto.

L'host si sedette su uno degli sgabelli davanti al bancone, quando tornai dietro di esso dopo aver portato i drink a Bright, P Kao mi fece un cenno e io gli preparai un Mai Tai con attenzione, posando successivamente il bicchiere davanti a lui.

Quando P Kao portò le labbra alla cannuccia e assaggiò il liquido scuro, notai i suoi occhi stringersi di scatto. Il suo volto si irrigidì un attimo prima di puntare lo sguardo su di me con serietà, tanto che mi domandai che diavolo avessi fatto di sbagliato.

"Vuoi per caso farmi ubriacare, Earth?" chiese lasciando il bicchiere sul bancone, posando il mento sul palmo della mano.

Io sussultai senza capire, prendendo il suo bicchiere e portandomi la cannuccia alla bocca, rendendomi conto all'istante di aver creato un drink esageratamente alcolico. Stavo quasi per buttarlo quando P Kao mi bloccò il polso negando, prendendomi il bicchiere e rimettendoselo sul bancone.

"Non preoccuparti... reggo molto più di quanto pensi. Dovrai cambiare trucco..." affermò sorridendo, succhiando di nuovo dalla cannuccia.

Io sbuffai sistemando le cose dietro al bancone, passando una spugna sulla superfici. "Non volevo farti ubriacare... perché pensi male di me?" domandai annoiato, passando la spugna sotto l'acqua.

Lui ridacchiò sotto voce, tirandosi indietro i capelli. "Perché mi guardi sempre con quegli occhi Earth... sto facendo fatica a contenermi."

Mi bloccai alzando lo sguardo su di lui, beandomi del suo volto meraviglioso, perdendomi in quegli occhi brillanti e profondi. Ero consapevole di averlo guardato in modo un po' strano più di una volta, ma nonostante io cercassi di rimanere calmo e tranquillo, mi rendevo conto che il mio cuore batteva a velocità raddoppiata in sua presenza.

Abbassai lo sguardo senza rispondere, guardando uno schermo che Gulf teneva dietro al bancone, da cui poteva controllare solo alcune telecamere. Tra quelle erano selezionabili anche le telecamere delle stanze buie e notai Off e Tay seduti sul letto, mentre Off asciugava con attenzione i capelli di Tay con un asciugamano.

Mi avvicinai aprendo il video a schermo intero, controllando che le cose tra i due andassero bene, quando Tay bloccò le mani di Off e si avvicinò a lui con il volto, facendo scontrare così le loro labbra in un bacio profondo.

Le mani di Tay si agganciarono al volto dell'host, leggermente spaesato da ciò che stava accadendo, anche se poco dopo le sue mani trovarono posto sui fianchi di Tay, il quale spinse Off sul letto e gli si mise a cavalcioni.

Feci un sussulto senza rendermene conto, indeciso se andare alla mia postazione ad azionare la luce rossa o meno. Notai P Kao alzarsi in piedi e fare il giro per posizionarsi dietro di me. Guardò anche lui la situazione, assumendo una faccia perplessa tanto quanto la mia.

I due continuarono a baciarsi con forza, ma a quel punto il mio cervello si bloccò nel sentire il corpo di P Kao dietro al mio, mentre le sue mani si erano appoggiate al bancone davanti a noi, intrappolandomi. Il suo mento si incastrò sulla mia spalla, percependo così il calore sulla sua guancia e il suo profumo avvolgermi.

Sussultai di nuovo quando una sua mano mi toccò un fianco, stringendomi. Dovetti bloccare me stesso dal gemere per così poco, quando Tay si tolse la maglietta e P Kao decise di chiudere il video. Mi voltai verso di lui un po' infastidito, notandolo sorridere.

"Pensi davvero che ti lascerò guardare quei due mezzi nudi? Non mi pare il caso, Earth..." disse solenne, stringendomi nuovamente il fianco, appoggiandosi con il corpo contro di me.

Mi guardai intorno notando lo sguardo indagatore di Bright, l'unico che effettivamente si era reso conto di noi due. Provai a spostare P Kao, ma lui mi strinse di più, annusando il mio collo e ringhiando sotto voce per il nervoso, mentre percepii la sua eccitazione contro la mia schiena.

Si spostò senza dire nulla, tornando a sedersi davanti a me come se non fosse successo niente, prendendo di nuovo a bere il suo cocktail. Ero sul punto di dire qualcosa quando notai Gun correre dal corridoio delle stanze buie e uscire dalla porta sul retro. Giurai di aver visto delle lacrime sul suo volto, per poi notare Off arrivare subito dopo e guardarsi intorno, mentre la sua camicia era aperta quasi del tutto.

Off notò la porta aperta sul retro e semplicemente corse fuori con velocità, probabilmente per correre dietro a Gun. Possibile che li avesse visti nella stanza buia?

Stavo per uscire dal bancone per andargli dietro, ma P Kao mi fermò negando. "Devono chiarire da soli..." disse semplicemente.

P Mew arrivò in quel momento e guardò me e P Kao con serietà, facendomi un cenno. Rimasi un attimo bloccato, senza capire, quando si avvicinò a noi, togliendo il cellulare dalla tasca e schiacciando un paio di tasti.

Quando lo posizionò davanti ai nostri occhi, notai che stava per mostrarci un video. La telecamera che puntava sul bancone riprendeva me e P Kao pochi attimi prima, l'uno addosso all'altro mentre l'host mi annusava il collo.

Diventai rosso di colpo, guardando con occhi sgranati il padrone del locale e successivamente P Kao, che aveva sospirato pesantemente.

"Qualcosa da dire?" chiese P Mew con tono grave.

Era arrabbiato e non avrei mai voluto che accadesse. Aveva già dovuto discutere con Gun pochi attimi prima, ci mancava solo il nostro segreto a farlo innervosire.

"Adesso voi mi spiegherete che diavolo sta succedendo..." disse dandoci le spalle, avviandosi verso il corridoio.

Lo seguimmo fino alla fine del corridoio, salendo le scale fino al suo loft, dirigendoci subito nel suo ufficio. Prima di entrare notai Gulf bere un bicchiere di vino sull'isola della cucina, con uno sguardo più triste del solito.

Avrei voluto domandargli cosa stesse succedendo, ma entrai in ufficio prima di P Kao, il quale chiuse la porta sotto ordine di P Mew.

Il padrone del locale si sedette alla scrivania e noi prendemmo posto nelle due poltrone di fronte, attendendo che il maggiore dicesse qualcosa. Il silenzio però si impossessò della stanza, mente P Mew sfogliava con interesse le pagine della sua grande agenda, scrivendo qualcosa ogni tanto. Quando la chiuse con un po' troppa forza, io sussultai, sentendo l'ansia farsi spazio nel mio petto.

"Io davvero non so più che diavolo devo fare con voi...." disse P Mew sospirando, tirandosi indietro i capelli con un certo nervoso. "All'inizio il problema era solo Saint, ma fortunatamente Zee ha saputo tenerlo a bada e la loro relazione non è nemmeno così critica... poi ci si è messo Bright a non voler fare più sesso. Va bene... ho pensato che fosse arrivato il momento per Bright di farsi aiutare davvero per il suo problema. Invece si è innamorato di un ragazzino, che probabilmente ha gli ormoni a palla tanto quanto Bright... visto che non perdono occasione di fare cose ogni volta che si vedono!" si fermò un attimo prima di continuare, come a voler prendere fiato. "Pensavo che il peggio fosse finito, invece Off e Gun decidono di avere una relazione segreta, anche se ovviamente io so sempre tutto... ma invece che comportarsi come fidanzati normali, loro che fanno? Off ci sta con Tay e Gun decide di tirargli dietro un cocktail! E mentre sono qui a sgridare Gun, voi fate i piccioncini dietro il bancone del bar! DAVVERO?!"

Rimasi in silenzio, per niente in grado di rispondere alle sue parole, completamente bloccato sul posto con l'ansia fissa nel petto. Effettivamente erano successe troppe cose in poco tempo, ma ero sconvolto dal fatto che P Mew sapesse di Off e Gun. Quindi voleva dire che sapeva anche di me e P Kao?

"P... te ne avrei parlato..." disse P Kao di fianco a me.

P Mew annuì abbassando lo sguardo, controllando l'ora sul suo orologio di Bulgari. "Lo so. Quando abbiamo parlato fuori dal Favela, sapevo che tra voi le cose sarebbero andate in questo modo. Sapete cosa ne penso delle relazioni tra colleghi. Avete visto Off e Gun? Capisco che tra voi non sarà la stessa cosa... ma posso chiedervi un po' di cautela durante il lavoro? Per favore..."
  Sospirai, stringendo le mani sulle ginocchia. P Mew non era contrario a tutto questo, voleva solo un po' di calma da parte nostra, visto che già il resto degli host stava causando dei bei casini.

"Mi dispiace P Mew..." affermai io a quel punto.

Il maggiore sorrise, appoggiandosi allo schienale della sua sedia. "Non sono arrabbiato Earth. Lo avevo capito molto prima di voi che c'era qualcosa di strano nell'aria... spero solo eviterete di portare i vostri problemi a lavoro. Sperando che non ce ne siano... siamo d'accordo?"

Annuimmo in sincrono verso P Mew, che sorrise dandoci poi l'opportunità di andarcene dal suo ufficio. Quando mi ritrovai nel loft, Gulf non era più seduto all'isola e non provai a cercarlo, pensando che fosse tornato al locale.

Scendemmo le scale con lentezza, rimanendo in silenzio, fino a che non arrivai alla porta che conduceva al corridoio delle stanze buie. Portai la mano per aprirla ma P Kao mi bloccò, spingendomi contro il muro e baciandomi di colpo.

Provai a spingerlo via, dicendogli qualcosa sulle telecamere, ma P Kao negò. "In questo punto non ci sono." disse appoggiando di nuovo le sue labbra sulle mie, inserendo la lingua nella mia bocca, giocando con la mia.

L'ansia che poco prima si era incastrata nel mio petto, piano piano svanì, lasciandomi solo un calore mai sentito prima. Portai le braccia intorno al collo di P Kao, aggrappandomi così a lui, sentendolo toccarmi le spalle, le braccia, passare sui fianchi e abbassarsi un po', prima di tirarmi su di peso dalle cosce e spingermi ancora di più contro il muro, approfondendo il bacio con troppa passione.

Quando si spostò contro il mio collo, iniziò a baciarmi la pelle e a mordermi, fino a rendermi completamente assuefatto dal suo odore, dei suoi tocchi, facendomi perdere la concentrazione e il fatto che fossimo a pochissima distanza da P Mew.

"P... P Kao..." biascicai tra un bacio e l'altro, fino a che il maggiore non si fermò a guardarmi, respirando a fatica.

Il suo volto accaldato era così bello da togliermi quel poco di fiato che mi era rimasto. Gli accarezzai la nuca, fissando le sue labbra bagnate, spostando una delle mani e portandola sul suo viso, accarezzandogli quelle labbra invitanti.

P Kao si spostò da me, lasciandomi tornare con i piedi per terra, portando una mano sulla mia testa per sistemarmi i capelli, mentre le mie guance diventarono rosse per l'imbarazzo.

"Scusami... non so perché l'ho fatto. Ti ho detto che voglio fare le cose con calma e poi ti blocco contro un muro."

Ridacchiai sistemandomi la camicia che indossavo, sganciando i primi due bottoni e allargandola per mostrare le clavicole, notando la faccia di P Kao irrigidirsi, mentre le sue mani mi toccarono la camicia con l'intento di allacciare i bottoni che avevo aperto.

"P Kao!" dissi dandogli delle pacche sulle mani, spostandole lontano e impedendogli di chiudermi di nuovo la camicia. "Ho caldo dai..." dissi con tono carino, mentre P Kao alzò gli occhi al cielo, sospirando pesantemente. "Non puoi proprio evitarlo?" chiese con tono grave, tirandosi indietro i capelli.

Io negai aprendo la porta, avviandomi verso la fine del corridoio con P Kao alle spalle. Quando entrai nella sala degli incontri, Gulf se ne stava dietro il bancone a bere un bicchiere di Jack Daniel's, segno che qualcosa non andava per il verso giusto.

P Kao si sedette davanti al bancone, mentre io diedi uno sguardo alle varie postazioni. Bright si era messo a chiacchierare con Mild, visto che entrambi erano senza clienti, mentre Zee, Frame e Nine ne avrebbero avuto ancora per un'oretta.

Pensai a Tay e voltai lo sguardo verso la stanza buia, chiedendomi se Off fosse tornato o se avesse trovato Gun nel frattempo.

"Tay è andato via..." mi avvertì Gulf, mentre posava sul bancone un bicchiere di Manhattan.

P Kao guardò Gulf senza capire, visto che ormai quel drink non lo beveva da molto tempo e aveva accettato l'idea che Gulf gli preparasse il Mai Tai al posto mio.

Guardai il mio amico, rendendomi conto che il suo volto era più rigido del solito, gli feci quindi un cenno, indicandogli l'uscita e Gulf semplicemente sbuffò, lasciando lo strofinaccio vicino al lavello e avviandosi verso la porta.

Guardai P Kao per un secondo, quando anche l'host mi fece un cenno di assenso, così andai dietro a Gulf, già uscito sul retro del locale con una sigaretta tra le labbra.

P Mew non sopportava che Gulf fumasse ed era infatti raro vederglielo fare, ma il nervoso probabilmente gli stava rendendo le cose difficili, tanto da fargli dimenticare che, proprio sopra la sua testa, una telecamera era attiva.

Non gli dissi nulla e semplicemente anche io ne accesi una, sentendo il sapore del mentolo invadermi il cervello.

"Cosa succede...?" chiesi a quel punto, infastidito dal silenzio che ci stava avvolgendo.

Lui mi guardò con fastidio, puntando poi gli occhi all'interno. Dalla sua posizione infatti, poteva vedere perfettamente la figura di P Kao seduta davanti al bancone del bar, mentre sorseggiava il suo Manhattan.

"Perché vuoi farti del male?" disse a quel punto Gulf, prendendo un'altra boccata. "Stava con un altro Earth... da sei anni! P Mew dice che non devo preoccuparmi, ma io non ce la faccio. Non voglio che ti butti nelle sue mani così."

Presi un respiro, cercando di assimilare le sue parole. Era preoccupato e me ne rendevo conto. Avevamo sempre avuto un bel rapporto io e lui e non lo avevo mai ringraziato abbastanza per avermi dato la possibilità di vivere una vita, più o meno normale. Quando aveva saputo che ero andato via di casa, mi aveva trovato un appartamento, riempiendomi di cose che non utilizzava, dandomi dei vestiti nuovi di zecca, ma che secondo lui erano abiti che non metteva più e che stavano nel suo armadio da troppo tempo. Gulf aveva fatto di tutto per me e capivo che voleva proteggermi. Forse però, era arrivato il momento di camminare con le mie gambe e fare, finalmente, qualche errore.

"Gulf... P Kao è serio con me. Ti rendi conto che quando mi accompagna a casa, quelle poche volte che è successo, non sale nemmeno?" Gulf si voltò verso di me con uno sguardo scettico, per poi continuare a fumare.

Una luce rossa intermittente si accese sopra la porta d'entrata, segno che P Mew aveva notato Gulf nel bel mezzo del reato. L'ex host alzò le spalle e continuò a fumare senza preoccuparsi delle lamentele di P Mew sotto forma di luce rossa.

Anzi, per farlo incazzare ancora di più, buttò la sigaretta e ne accese un'altra subito dopo. Io mi appoggiai al muro, finendo di fumare la mia sigaretta e lanciandola a terra.

"Non l'avete ancora fatto... vero?" domandò guardandomi di sottecchi.

Io mi voltai indignato. "Che diavolo di domande fai? E cosa ti interessa soprattutto?!" quasi gridai nel rispondere.

Gulf alzò nuovamente le spalle, prendendo una boccata dal filtro e lasciando uscire una nuvola di fumo dalle labbra. Inutile dire che la luce rossa ormai era fissa sopra le nostre teste.

"Allora potrei anche credere alle tue parole... se non ha tentato di stuprarti." continuò Gulf.

Io sbuffai nervosamente, tirandomi indietro i capelli per il fastidio. Non riuscivo a comprendere il suo atteggiamento, visto che, da quando avevo iniziato a lavorare, avevo abbandonato il mio essere un ragazzo semplice, diventando freddo, distaccato dai sentimenti, interessato solo al sesso, quando c'era l'opportunità di farlo.

"Spero tu stia scherzando." dissi spostandomi dal muro.

Gulf negò. Sembrava arrabbiato, visto il tono velenoso con cui mi stava rispondendo. Eppure continuavo a non capire il suo punto di vista. Avevo passato così tanto tempo tra le braccia di gente causale e non si era mai permesso di farmi la predica. Ora che qualcuno voleva provarci seriamente con me, lui faceva il padre apprensivo?

"Perché fai così? Cosa c'è che non va? P Kao è un bravo ragazzo... stiamo facendo le cose con calma. Perché non puoi essere felice per me?" domandai quasi in preda alla disperazione.

Ero stanco. Gun e Off avevano creato un caos senza precedenti, P Mew ci aveva appena sgridato, P Kao mi aveva attaccato al muro togliendomi l'ultimo briciolo di calma che mi era rimasta e ci si metteva pure Gulf?

"Ho solo paura che tu possa soffrire." disse a quel punto, guardandomi con tristezza.

Non andò avanti con il discorso, finendo di fumare anche quella seconda sigaretta, fissando poi il cielo scuro sopra le nostre teste. Si vedevano pochissime stelle per colpa dei lampioni, mentre il rumore delle macchine che sfrecciavano sulla strada principale era ancora forte e chiaro.

"Sei cambiato così tanto Earth da quando eravamo compagni di scuola. Hai messo da parte quel ragazzino pieno di sogni e ti sei lasciato avvolgere dal menefreghismo. Ultimamente però, ho notato che sorridi più spesso, come una volta oserei dire... so che non sei stupido e forse ho esagerato... ma non voglio vederti soffrire di nuovo." disse ancora Gulf, fissandomi con malinconia negli occhi.

Le sue parole riportarono alla mia mente i ricordi di quando ero un ragazzino, pieno di felicità nel cuore e la voglia di viaggiare, vedere il mondo in lungo in largo, trovare l'amore. Gulf aveva sempre cercato di mettermi in guardia, di farmi aprire gli occhi perché il mondo non era tutto rose e fiori come me lo immaginavo. Io non gli avevo dato retta e alla fine avevo sofferto, dando fiducia a persone che, alla fine, mi avevano tradito.

Avevo perso la voglia di seguire i miei sogni, di essere felice come una volta, pensando solo a trovare un lavoro e poter andare avanti senza una vera meta. Nonostante poi Gulf mi avesse aiutato, non mi ero più aperto con nessuno, perché ormai non credevo più in niente, anche se ne sentivo tremendamente la mancanza.

Volevo amare, ma allo stesso tempo non volevo farlo. Come un cane che continuava a mordersi la coda senza rendersi conto che si provocava del male da solo. Ma nella mia vita era entrato P Kao, ed ero intenzionato a sopportare qualsiasi cosa per poter essere felice come un tempo.

"Lo sai che sono forte." dissi sorridendo, anche se mi resi conto che non fu facile farlo. "Mi hai sempre detto di buttarmi, no? Che dovevo andare avanti e provarci... lo sto finalmente facendo Gulf. Ti prometto che starò attento stavolta, ma non voglio stare a guardare mentre la persona che più mi piace in questo momento, mi passi davanti come un treno in corsa senza fermarsi. Io voglio prendere questo treno Gulf, a costo di essere buttato giù alla fermata successiva. Non mi importa."

Gulf era sul punto di rispondermi, quando il mio cellulare suonò di colpo. Lo presi velocemente, chiedendomi chi poteva essere a quell'ora, visto che tutte le persone che avrebbero potuto chiamarmi erano nel locale.

Il nome di Off sul display mi fece preoccupare. "Off?" risposi preoccupato.

"Earth... Gun non vuole farmi entrare in casa. Mi sto preoccupando!" quasi gridò l'host con notevole ansia.

Guardai Gulf con terrore. "Sei a casa di Gun? Adesso arrivo! Aspettami lì!" dissi mettendo giù la chiamata, cercando le mie chiavi della macchina.

"Che succede?" disse Gulf, mentre io mi avviai verso l'entrata.

Passai oltre il bancone, mentre P Kao mi guardò con curiosità, andai dietro alla mia postazione nella hall per recuperare il mio borsello. "Off ha detto che Gun si è chiuso in casa e non vuole farlo entrare. Devo andare." dissi avviandomi di nuovo verso l'uscita.

P Kao mi bloccò per un polso, costringendomi a voltarmi. "Non puoi andare da solo." disse risoluto.

Io sbuffai. "Devo! Gun sarà arrabbiato e potrebbe fare qualche cazzata!" cercai di mantenere il controllo per non attirare l'attenzione.

"Ho detto che da solo non vai. Vengo con te." affermò lasciandomi il polso, mettendosi addosso la giacca che aveva lasciato sullo sgabello.

Uscimmo entrambi dal retro, avvicinandoci alla sua macchina. "Non sai la strada, prendiamo la mia! Posso andare più veloce." dissi solenne, cercando di attirarlo verso la mia macchina.

Lui negò, lanciandomi le chiavi della sua Audi. "Guida." 

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Midnight ~ Se tu vorrai... io ti aspetterò ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora