Harolda Stilosa.

Capitolo 2.

Tra tutti i luoghi,i giorni e le ore. Lei doveva essere proprio qui.Nel dannato negozio di Liam. Oh no. Si stava avvicinando. Merda.

"HARRY!"

Cazzo.

"Janine."

La sua espressione sembra sorpresa.

"Come stai? É da tanto che non ti vedo. Ti.sei già trovato una nuova ragazza?"

Lo.Sapevo.

"No."

"Allora tornerai di nuovo da Caroline!"

Sembra felice e mi sorride speranziosa.

"No Nonna! Non ci torno con quella! Te lo scordi! É solo in cerca di carne fresca quella tipa."

Inizio a innervosirmi. Tutti ci fissano e Liam sogghigna dal retro del bancone.Vorrei tanto essere a casa a pettinare i miei gatti.Ovunque,ma non qui.

"Ma caro non dovresti almeno darle la possib..."

Si blocca all'improvviso e fissa la mia maglietta con lo scollo a 'V'.

"Cosa sono quei uccellini?"

Prende la sua borsa e inizia a colpirmi. Cosa? Ma che diavolo mettono queste anziane signore dentro le loro borsette? Navi da guerra?

"Nonna!Nonna! Smettila!! Sono solo dei tatuaggi! Per l'amor del cielo ora basta!"

Povera vecchietta.

"Tatuaggi? Ai miei tempi i ragazzi non si facevano i tatuaggi!"

"Erano gli anni 40 Nonna."

"Come mai non me ne sono mai accorta prima?"

Sembra così ingenua. Povera vecchiaia. Povera Janine.

"Emm..li ho fatti solo pochi mesi fa e..bhé non ti vedo da due Anni ecco perché"

" Oh"

Cerco di raggiungere Liam che sta ancora ridendo sotto i baffi e sono tentato di tirargli uno stivale.Mia nonna mi saluta dopo avermi dato 37 baci e aver fatto cadere la sua dentiera per 6 volte.

"Allora..come posso aiutarti?" Sogghigna.

"Quel tavolino."

"Ah si. Da questa parte,vieni."

Raggiungiamo un magazzino pieno di tavoli,finestre,porte e Dio solo sa cos'altro.

"Eccolo qui."

Indica un tavolino a forma di banana con un solido vetro e le gambe a forma di buccia.

"Visto che sei mio amico non ti faccio pagare la spedizione,ma siccome i miei calzini preferiti sanno ancora di urina mi devi un extra." Ride e mi fa firmare un fottuto foglio color vomito.

"Bene. Allora che mi racconti?"

"L'altra sera mi sono fatto quella bambola inquietante"

"Annabelle?" Sorride.

"Si" Sorrido anche io.

"Questa mattina invece una ragazza é venuta a bussare alla mia porta. Era furiosa." Inizio a ridere.

"Non la biasimo,quelle feste sono troppo rumorose, allora?"

"Allora cosa?"

"Com'era fatta?" Un sorriso malizioso si é formato sulla sua dannata faccia da angioletto pio pio.

"Umm..Alta,capelli scuri,occhi nocciola e labbra cuore" Mi interrompe con un sorriso sfacciato.

"Quali labbra?" No.

"Ha.ha.ha. Comunque mi é sembrata più piccola di noi,ma cazzo molto molto furiosa." Iniziamo a ridere mentre gli addetti al trasporto caricano il tavolino sul furgone.

"Ci vediamo tutti al 'Lou's' stasera allora?" Gli chiedo.

"Finisco alle 19:30, mi faccio una doccia a casa e vengo."Dice,sta imballando qualcosa.

"Okay. Ci saranno anche due amiche di Zayn." Gli dico,ma sembra più impegnato con quel dannato scatolone.

"Va bene. Ci vediamo lì,ora ho da fare.Ciao Haroldina." Brutto Gay. Rido fino alla macchina,devo tornare a casa per far mettere quel tavolino al centro del mio salotto.Il nostro salotto.

Sto per aprire la porta di casa con i due addetti al trasporto dietro di me.Sento l'ascensore suonare e la ragazza di questa mattina ve ne esce.La fisso per troppo tempo indossa una maglietta attillata bianca,con un paio di jeans neri stretti e dei stivali neri. Ha una borsa della spesa nella mano des-

"Amico ti vuoi muovere! Mi stanno cedendo le braccia!" Uno degli addetti mi urla contro,attirando l'attenzione di quella ragazza e lei entra nel suo appartamento sbuffando e sbattendo la porta.

"Si,si scusate." apro la porta e faccio appoggiare il tavolino al centro del salotto. Il suo nome. Devo sapere il suo nome.

Dopo aver dato una generosa mancia ai ragazzi del trasloco,mi ritrovo davanti alla porta della misteriosa ragazza. Busso e sento qualcuno imprecare dall'altra parte. Ma ciò che mi si presenta davanti non é ciò che immaginavo.

*****

Chi sa chi era muhahah

Okay,no.

Ecco il secondo capitolo,la nonna E-P-I-C-A. Xx