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POV'S JUNGKOOK

Passarono poche settimane dall'incontro di Jimin con Min, per i primi giorni soffrì di attacchi di panico soprattutto di notte, si sentiva mancare il respiro e il cuore a mille.

Mi ritrovai più volte a svegliarlo durante la notte, a causa dei suoi continui incubi,ormai mi ero trasferito d lui si può dire.

Dopo le mie suppliche Jimin iniziò ad andare dalla psicologa, una cara amica di famiglia.

Inizialmente non volle più andarci dopo la prima volta, perché diceva che lo metteva in soggezione con le continue domande che gli poneva.

Litigammo anche , urlandoci contro ci volle Tae per farci riappacificare, non potevo più vedere Jimin cosi e lui si ostinava a dire di stare bene.

Tae riuscì a convincerlo a continuare le sedute e grazie al cielo le cose da li tornarono come prima.

Pian piano anche gli attacchi di panico e gli incubi sparirono e finalmente anche jimin era più pacifivo sia fisicamente  che mentalmente.

In più mancavano pochi giorni al viaggio mio e di jimin per venezia e stavo già studiando le varie mappe e attrazioni per non perdere neanche una bellezza di quel paradiso.

POV'S JIMIN

"Ok Jimin direi che dopo la seduta di oggi ci vedremo solo una volta al mese giusto per sapere che non ci siano state ricadute.
Però voglio darti un ultimo compito."
disse la dottoressa ponendosi meglio gli occhiali sul naso

"si mi dica"
Dissi nervoso

"Dovrai incontrare Min e vedere cosa ti suscita, voglio avere la certezza che il lavoro di queste settimane sia servito. 
So che tu mi hai detto che l'hai perdonato,ma ne voglio avere la conferma dalle tue emozioni alla vista d quel ragazzo.
Sappiamo entrambi quanto è stato difficile per te e per chi ti è stato di fianco.
Quindi prendila come l'ultima sfida per vincere il gioco.
Puoi farti accompagnare da Jungkook o da Tae non devi essere per forza da solo."

"Va bene dottoressa posso farcela."

"Certo che puoi farcela caro, l'importante è non far vincere quella voce che ti fa entrare nel panico, quella voce che ti dice che tutto è nero nella vita, che non ci sarà nessuna luce alla fine del tunnel.
Promettimi che se non ci riuscirai verrai qua a parlare con me.
Sarà stato un mio errore in tal caso, non voglio che ti incolpi per qualcosa di cui sei completamente innocente ok?"
Disse con sguardo dolce

annuì leggermente, mi alzai dalla poltrona dirigendomi verso l'uscita e salutando la dottoressa.

Mi recai a casa dove ad aspettarmi c'era il mio bellissimo ragazzo appisolato sul divano.

Mi avvicinai sorridendo e mi sedetti al suo fianco.

Iniziai ad accarezzargli i capelli e sorrisi di rimando, sembrava un bambino.

Pensai a tutti i nostri momenti insieme, dalle serate in discoteca, alle scopate, al regalo di compleanno, al supporto che mi ha dato in questi ultimi tempi.

Come avrei fatto senza di lui?

Come avrei superato tutto per una seconda volta quando già la prima era stata un'impresa?

Senza accorgermene calde lacrime solcavano i miei occhi, il ragazzo sotto di me si svegliò e si stiracchiò e finalmente posò il suo sguardo su di me

"Jimin ehi amore perché piangi?"
chiese ponendosi seduto e asciugandomi le lacrime con i suoi pollici

Negai con la testa e appoggiai le mie mani sulle sue unendo il mio sguardo con il suo

"Stavo solo pensando alla nostra storia e a quanto ti amo"
dissi sorridente

"Ti amo anch'io Jimin-ah"
disse per poi avvicinarsi alle mie labbra e lasciarmi un bacio.

ehi come state?
io sto letteralmente impazzendo per lo studio, non ne posso più.🥺
Spero che a voi vada meglio🥰

🥺Spero che a voi vada meglio🥰

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