Era una ragazza molto simile a noi, aveva gli occhi di un intenso giallo, la pelle olivastra, i lunghi capelli bianchi che le scendevano sulle spalle, ed era nuda dalla vita in su. Per il resto in tutte le forme era umana.
Anche lei era terrorizzata, respirava a fatica, mentre ci guardava, con gli occhi sgranati, se ne stava a terre, immobile.
Zanotti e io la fissavano altrettanto impotenti. Poi Zanotti scappo via.
"Dove vai imbecille!" Gli urlai.
La ragazza lo seguì con lo sguardo mentre lui entrava nella tenda ad avvertire i soldati.
Io allora tentai di comunicare con lei.
"Va tutto bene stai tranquilla, noi siamo..."
E mentre le tendevo la mano lei fece un ghigno e con uno scatto fulmineo scappo all'interno della boscaglia.
"Ecco ecco, è qui venite presto!"
diceva Zanotti seguito dai militari e dal Capitano.
Ma non appena giunsero accanto a me scoprirono che la ragazza era andata via.
"Ho no Orsi! Che cosa hai fatto!" Disse Zanotti.
"Siete sicuri di quello che avete visto?" Disse Turco
"Ve l'ho detto è rotolata via dai cespugli, davanti a noi, era nuda per metà, aveva capelli bianchi e occhi gialli, era terrorizzata!" Disse Zanotti
"Beh avendo visto voi due!" Esclamò Farinella.
"Ah ah molto spiritoso!" Esclamò Zanotti.
"Piantatela di litigare!" Ordinò il capitano.
"Scusi signore" disse Farinella
"Abbiamo la prova che ci sono degli abitanti nel pianeta, ti ha detto qualcosa Orsi?" Mi chiese
Ma io ero totalmente assorto nei miei pensieri.
"Paolo?" Disse Zanotti
"Orsi!" Urlò il capitano.
Mi ripresi.
"No capitano, ho provato ad instaurare un contatto ma non mi ha lasciato parlare, mi ha ringhiato ed è scappata" dissi
"Selvaggi?" Chiese Farinella.
"Possibile" disse il capitano
"Come ci muoviamo capitano?" Chiese Turco
"A maggior ragione, ora dobbiamo stare più all'erta che mai. Il campo è in pericolo. Ci hanno localizzato. E potrebbero attaccarci da un momento all'altro. Svegliati gli altri e acceleriamo le operazioni di raccolta dati. Dobbiamo sgombrare questo luogo alla svelta." Concluse il capitano, facendo un cenno a Zanotti.
E Zanotti andò a svegliare gli altri.
"Turco e Farinella, voglio occhi fissi su questa maledetta foresta, ogni insetto che esce da lì lo distruggete. Non sappiamo cosa sono capaci di fare questi tizi" ordinò il Capitano.
E i due soldati si misero in posizione.
Rimasi da solo col Capitano.
"Senti ragazzo, questa non è un'escursione del liceo alla fabbrica di cioccolato. Qui stiamo ficcando il naso in pianeti extrasolari, luoghi in cui anche l'aria e l'acqua possono ucciderci. Luoghi abitati da alieni scellerati, robot distruttori, e chissà cos'altro. Quindi evita di prendere iniziative. Già con quella specie di seppia guardiana il tuo atteggiamento non mi è piaciuto per niente. Io ti rispetto Orsi perché ci tieni alla tua pelle. Ma non tentare di fare l'eroe spaziale mettendo a repentaglio la mia squadra. Sono stati chiaro?" Mi disse.
Io annuì.
"Ora torna al lavoro" mi disse.
Io non volevo che tutto quello a cui ci eravamo preparati per mesi, si riducesse all'ennesima prova di forza dell'umanità. Per quello la Terra era ormai al collasso. E ora volevano fare lo stesso con lo spazio. Non potevo permetterlo. Eravamo scienziati non conquistadores spagnoli. Adesso capivo la visione di Anna e il suo odio per quegli sbruffoni. E quella sera mi promisi che la nostra spedizione non avrebbe fatto del male a nessuna creatura terrestre o aliena che avremmo incontrato. Di corsa tornai alla tenda.
Tutti ripresero sonnecchiando a lavorare. La notte era lunghissima, a causa della lentezza di rotazione del pianeta. Io e Anna iniziammo a settare il rover che avrebbe fatto l'incursione nella giungla. Mentre Chiara arrivò con una stupefacente novità.
"Ragazzi guardate"
Tutti smisero di fare ciò che stavano facendo e accorsero"Ho appena terminato di esaminare il campione d'acqua marina. E pensavo che fosse a causa dei fumi condensati della nave, ma in realtà le tracce di idrocarburi nel mare, sono antecedenti al nostro arrivo. L'acqua è ricca di questi oli, che sono allo stato puro. Quindi se raccogliamo abbastanza acqua, e la facciamo evaporare potremmo raccogliere carburante per la nave." Disse Chiara
"Bene - disse il capitano - ottimo lavoro signorina. Avviate le procedure di raccolta dell'acqua, utilizzate la pompa di aspirazione del compressore della nave."
Così Zanotti e Marcello si occuparono della faccenda.
"A che punto è il rover?" Chiese il capitano.
"A buon punto signore" risposi
"Vedete di fare in fretta, all'alba io e una squadra esploreremo l'altra parte di giungla, dobbiamo stanare quegli indigeni" disse
Lo guardai con aria di sfida. Lui fece un sorriso sardonico e se ne andò.
"E questi ciò di cui ti parlavo. È più forte di loro, devastare i più deboli, coloro che reputano inferiori. Stramaledetti soldati." Disse Anna
"Perché fa così!?" Chiesi
"Perché è così!" Mi disse Anna
"No sono sicuro che dentro di lui non può esserci tutto questo odio" dissi
E tornammo al lavoro.
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ASTRONATS
Science-FictionÈ questo ciò che ci meritiamo, per il male che ci siamo fatti, per le continue azioni scellerate nei confronti di una Terra, che non ci ha mai voltato le spalle. Nei confronti di una madre che non ha mai chiesto nulla in cambio, che ha sempre dato...