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VENTIQUATTRO

VENTIQUATTRO

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"il nostro vecchio quartiere?"

"mhm. per avere un attimo di pace, cosa c'è di meglio che fare una passeggiata con il tuo ragazzo in una giornata invernale soleggiata?"

"sei un idiota." rise chenle e diede un pugno scherzoso al fianco di jisung, guadagnando un piccolo 'oof' da parte sua.

"yah! mi hai fatto male!" ribatté.

il più basso alzò gli occhi al cielo e si avvicinò a lui, facendolo fermare con uno sguardo confuso. fece un sorrisetto e batté sul petto del minore, prima di gridare "CE L'HAI!" e scappare urlando istericamente.

per jisung ci volle un secondo per capire cosa stesse facendo l'altro, poi iniziò a correre verso di lui gridando "TORNA QUI PICCOLETTO!"

chenle corse alla velocità massima che le sue gambe gli permisero di raggiungere, sentendo l'aria fredda che gli colpiva il viso e gasandolo ancora di più. con un brillante sorriso a trentadue denti sulle labbra e uno scintillio infantile negli occhi, continuò a correre attraverso la zona familiare che una volta chiamava casa.

jisung, d'altra parte, era abituato a quei giochi che facevano da bambini. non trovò alcun problema nel raggiungere il più grande e fermarlo.

respirando pesantemente, chenle svoltò un angolo nella speranza di far perdere le sue tracce, ma purtoppo entrò in un vicolo cieco. era definitivamente fregato.

stava per girarsi e andare via, ma si accorse immediatamente di un ansimante jisung che gli si avvicinava. cominciò a camminare all'indietro nel tentativo di fuggire, ma si rese conto di non avere possibilità quando colpì il muro di mattoni e si trovò a pochi centimetri da lui.

"okay, mi hai preso-" chenle fu interrotto quando l'altro si sporse in avanti, appoggiando gli avambracci sul muro e circondandolo da entrambi i lati.

adagiò la fronte su quella di chenle, poi sussurrò "hai detto qualcosa?"

all'improvviso, il verde non riuscì più a parlare. il respiro gli si bloccò in gola, togliendogli la capacità di rispondere correttamente; ma non solo, le sue guance divennero più rosse che mai, nonostante il freddo circostante.

jisung abbassò lo sguardo sulle labbra di chenle, facendogli comprendere cosa sarebbe successo subito dopo. lui decise di anticiparlo e muoversi per primo, catturando le labbra del minore con le sue.

era un bacio lento e dolce, con il più grande che muoveva le braccia attorno al collo dell'altro per unirsi ancora più di quanto non fossero già. ancora qualche secondo e jisung si allontanò, un sorrisetto furbo piazzato sulle sue labbra rossastre "adesso ce l'hai tu."

detto questo, fuggì dalla presa di chenle e iniziò a correre ridacchiando come un bambino. il maggiore rimase sbalordito per alcuni istanti, giusto il tempo di metabolizzare ciò che era appena accaduto.

"YAH, RITORNA QUI MOCCIOSO A FORMA DI PULCINO! HAI BARATO!"

- 🐬 -

"OH MY GOD HE'S A REALLY BAD BOY HE'S A REALLY REALLY REALLY REALLY REALLY BAD BOY!" strillò donghyuck nel microfono, facendo rabbrividire tutti nella piccola sala karaoke in cui si trovavano.

dopo scuola, i dreamies avevano deciso di uscire e fare un salto al buon vecchio karaoke. i chensung avevano raggiunto gli altri dopo il loro piccolo appuntamento, e ora eccoli lì; con donghyuck che ballava RBB delle red velvet, mentre cantava strillando e sussurrando a momenti alternati.

l'unica persona che non ne fu colpita fu chenle, dato che cantava e ballava allegramente insieme a lui. renjun stava registrando tutto, pensando che sarebbe potuto essere dell'ottimo materiale da ricatto per scopi futuri.

verso la fine della canzone il verde cantò come non aveva mai fatto, mentre donghyuck faceva l'acuto di wendy con enorme soddisfazione.

"penso di essere ufficialmente sordo." disse mark, massaggiandosi le orecchie.

"anch'io." concordarono tutti gli altri.

"oh ma stai zitto, sono abbastanza sicuro che come punteggio avremo minimo 95." rispose donghyuck con sicurezza, fissando lo schermo del karaoke.

"scommetto che nessuno di voi può fare di meglio." li sfidò, agitando il microfono.

"ah sì? vuoi davvero scommettere?" mark si alzò per strappargli il microfono dalla mano, il suo lato competitivo che prendeva il sopravvento.

donghyuck rise "okay, scommettiamo. chiunque avrà il punteggio più basso tra tutti noi, dovrà indossare delle orecchie da gatto e comportarsi come tale per 2 ore di fila."

"oh! aggiungiamo anche un collare?" strillò renjun, gli occhi scintillanti sul suo viso.

"io non- anche se ti conosco dalla scuola media, rimarrò sempre meravigliato dai tuoi strani interessi." disse il ragazzo dalla pelle color miele, pizzicandosi il naso.

"ma possiamo ag-"

"vuoi solo vedere jeno-hyung e jaemin-hyung con un collare e le orecchie da gatto, vero?" chiese jisung senza mezzi termini, ormai abituato a quel tipo di situazioni.

"n-non l'ho mai detto." proprio quando gli interessati decisero di fissarlo, renjun girò la testa per evitare i loro sguardi penetranti.

"oKAY! bene, aggiungiamo anche un collare! ora iniziamo. io e chenle abbiamo ottenuto 85 punti, vediamo se riuscite a batterci." donghyuck accontentò il suo amico come al solito.

alla fine erano pure sempre degli adolescenti ormonati, no?

la battaglia di karaoke iniziò con mark che cantava sulle note di shine dei pentagon. e in tutta onestà, donghyuck cercò di distrarlo in qualsiasi modo pur di farlo perdere.

alla fine, si ritrovarono tutti a ridere istericamente per le condizioni agitate in cui mark si trovava, ma si fermarono a fissare scioccati il punteggio che aveva ricevuto.

"90! AH, PRENDI QUESTO!" esultò lui, facendo una ridicola danza della vittoria.

"questa merda è fottutamente truccata. mi rifiuto di crederci, devono aver scambiato i punteggi." borbottò donghyuck, arrossendo.

"certo, credici! divertiti a comportarti come un gatto hyuck." sorrise il maggiore compiaciuto verso l'altro imbronciato.

e questo fu solo l'inizio di una serata ricca di eventi imbarazzanti.

❝ 𝐂𝐇𝐄𝐑𝐑𝐘 𝐊𝐈𝐒𝐒𝐄𝐒 ❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora