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DICIANNOVE

DICIANNOVE

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"le stelle sul tuo soffitto brillano ancora durante la notte?" chiese chenle, guardando le stelle gialle e blu debolmente illuminate e incollate sul soffitto della camera di jisung.

"mhm. sono troppo pigro per toglierle, e inoltre hanno un valore sentimentale per me." disse sollevando anche lui lo sguardo per osservarle.

i due erano distesi uno accanto all'altro sul letto del minore, la luce era spenta e stavano venendo inghiottiti dall'oscurità della notte. beh, non completa oscurità, quelle stelline rendevano lo spazio circostante un po' meno cupo.

"ricordo quando mi hai fatto salire sulle tue spalle per poter arrivare ad attaccarle." pronunciò il verde, un sorriso affettuoso che gli spuntava sul viso.

"meh, non avevo scelta. ero un bambino impaziente e i miei genitori non erano a casa."

"sei sempre stato impaziente, ji. sono sorpreso che tu mi abbia aspettato per tutto questo tempo." disse chenle, raccogliendo tra le dita un filo scucito dalla sua camicia.

rimase in silenzio per un po' prima di percepire il più giovane muoversi sul suo lato del letto. le braccia si fecero strada attorno alla vita del maggiore, circondandolo in un caldo abbraccio.

"ti aspetterò sempre, lele. anche se ciò significasse farmi male costantemente." sussurrò jisung, poi strofinò la testa nell'incavo del collo dell'altro.

chenle si sciolse internamente alle parole che lasciarono la bocca di jisung. non si era mai sentito così importante per nessuno oltre ai suoi genitori, nemmeno per jieun.

certo, si erano scambiati "ti amo", baci e tutto il resto, ma nulla era stato davvero così forte per lui. nulla, fino a quel momento.

prese l'iniziativa e allontanò leggermente jisung da lui, mentre saliva rapido sul suo corpo, cavalcandolo. era buio, ma pensò con certezza che le guance di jisung si fossero colorate di rosso scarlatto.

"jisung.. puoi guardarmi per secondo?" chiese, con voce sommessa e calma.

lentamente, jisung centrò lo sguardo del ragazzo sopra di lui. nonostante l'atmosfera tenebrosa, riuscì a distinguere alcune delle sue caratteristiche, e ciò gli ricordò quanto fosse assolutamente etereo chenle - non importava come apparisse.

sia da appena sveglio, sia profumato e truccato, chenle era semplicemente perfetto a modo suo.

proprio mentre lo stava ammirando nella stanza scarsamente illuminata, quest'ultimo si chinò con cura, posizionandosi faccia a faccia con il più giovane. afferrò a coppa la sua mascella e, non molto tempo dopo, si stavano baciando.

jisung si risvegliò dalla sua fase di stordimento e realizzò cosa stava succedendo; l'indescrivibile felicità che quel gesto comportava, fece pompare il suo cuore a livelli estremamente alti.

scintille immaginarie volarono ovunque intorno ai due, sottolineando l'amore esplosivo che provavano l'uno per l'altro. entrambi stavano aspettando quel momento da chissà quanto tempo.

l'intimità di un bacio era proprio ciò di cui avevano bisogno per sigillare il loro accordo. con il più giovane che avvolgeva le braccia attorno alla vita dell'altro, avvicinandolo e lasciando poco o nessuno spazio tra di loro; e chenle che conduceva il bacio, assicurandosi che jisung si stesse sentendo a suo agio tanto quanto lui.

chi poteva immaginare che dei semplici gesti d'affetto potevano portare a quel sentimento, magico ma allo stesso tempo pericoloso, chiamato amore?

era un rischio che entrambi erano disposti a correre. un viaggio che meritava il loro tempo.

entrambi si separarono, con le fronti ancora a contatto e piccoli sospiri che lasciavano le loro labbra.

"come è stato?" domandò chenle, un piccolo sorriso posato sulle sue labbra ora rosso ciliegia.

"magico." rispose jisung, restituendo il sorriso.

- 🐬 -

il mattino seguente iniziò con risatine e sussurri sommessi, tutti causati dai due ragazzi ancora rannicchiati sotto le coperte. erano davvero felici a dirla tutta; cuori leggeri al massimo. essere lì, uno accanto all'altro e l'uno nelle braccia dell'altro, era abbastanza per far provare loro una gioia inimmaginabile.

"allora, adesso cosa siamo lele?" chiese jisung, accoccolandosi nel calore fornito dal ragazzo in questione.

"non lo so, non mi hai ancora chiesto di essere il tuo ragazzo ji." rispose lui, rannicchiandosi ancora di più.

"va bene allora. zhong chenle, mi faresti il grande onore di diventare il mio ragazzo?"

il maggiore sorrise così tanto da provocarli male alle guance "sì, un milione di volte sì, jisung."

il minore emise un piccolo urletto, allontanando l'altro dal suo petto per lasciare dei baci casuali sulla sua pelle candida.

"io"

bacio.

"ti"

bacio.

"amo"

bacio.

"così"

bacio.

"tanto"

l'ultimo bacio fu sulle labbra e durò un po' più a lungo degli altri.

chenle scoppiò in una risatina, i suoi occhi si trasformarono in una mezzaluna. "ti amo anch'io ji."

il giovane si bloccò sotto di lui, guardandolo come se avesse visto un fantasma. chenle lo fissò interrogativamente prima di vederlo allontanarsi e strillare come una bambina.

"oh mio dio! mi hai appena detto che mi ami!" pronunciò allegramente, rotolandosi sul fianco del letto mentre si copriva le guance rosa.

quella mattina jisung fu davvero felice di svegliarsi, soprattutto grazie alla vista angelica che aveva di fronte. tutto sembrava il miglior sogno di sempre.

avrebbe potuto rimanere rannicchiato nell'abbraccio del maggiore per ore, parlando di qualsiasi cosa e godendo di ogni parte della sua voce rilassante e delle sue braccia calorose. voleva solo proteggerlo e impedire che qualcosa, una qualsiasi cosa, gli facesse del male.

quando una parte di chenle si era spezzata dopo aver sentito chiaramente la sua ragazza tradirlo, il cuore di jisung si era rotto in pezzi ancora più piccoli. odiava vederlo triste o ferito in quel modo.

"va bene se andiamo a fare colazione?" la voce di chenle si insidiò tra i suoi pensieri, mentre si voltava verso il ragazzo e annuiva avidamente.

"sto morendo di fame." il più alto si strofinò la pancia, sentendo piccoli ronzii fuoriuscire dalla stessa.

"allora andiamo a preparare qualcosa?"

"la casa prenderà fuoco di sicuro."

❝ 𝐂𝐇𝐄𝐑𝐑𝐘 𝐊𝐈𝐒𝐒𝐄𝐒 ❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora