"Abbiamo intenzione di rimanere qui fermi per sempre oppure partiamo?"
Siamo nell'auto di Niccolò da un quarto d'ora circa, dopo aver passato tutto il pomeriggio in compagnia degli altri al parchetto. Con la scusa di dovermi portare in un posto mi ha poi presa per mano, e abbiamo passato il tempo qui a parlare del più e del meno, con mille risate e qualche sigaretta di troppo.
"Sei proprio sicura di voler andare?" sfila la sigaretta dalle labbra e del fumo fuoriesce di conseguenza.
"Mi hai detto tu di volermi portare via" lo guardo storto non capendo dove voglia arrivare.
"Si però non è tanto importante, possiamo anche ammazzare il tempo in altri modi" sorride malizioso cercando di farmi cedere, come tutte le sante volte.
"Possibile che devi sempre pensare a quello?"
"Non puoi negare che l'idea di quello che potremmo fare in questa macchina non faccia fantasticare anche te" si volta nella mia direzione buttando il mozzicone di sigaretta ormai consumato fuori dal finestrino.
"Nicco ti prego"
"Ci sto riuscendo, vero?" passa una mano sulla mia coscia per poi salire fino all'inguine. Io socchiudo gli occhi per non dare troppo a vedere i brividi che mi stanno invadendo il corpo.
"Pensa se adesso dovessi fare..." fa salire la sua mano destra all'interno della mia maglietta andando a stuzzicare la mia pelle nei pressi dei fianchi. Io dal canto mio sto cercando di trattenermi in tutti i modi possibili e immaginabili, anche se le sensazioni che sto provando in questo momento non mi permettono granché. Nel momento in cui sento la sua mano prendermi saldamente dalla vita, trattengo un gemito prendendo tra i denti il mio labbro inferiore.
"Smettila" mi trascina letteralmente sopra di lui, facendo in modo che il mio posto da passeggero rimanga vuoto.
"Io?" riesco a prendere parola.
"Si tu" posa le sue labbra sul mio collo stando con le mani sull'orlo della maglietta, pronto a sfilarla da un momento all'altro.
"Che cosa avrei fatto, sentiamo" sorrido inspirando il suo profumo.
"Morditi ancora quel labbro e non finirà nel migliore dei modi" ci pensa lui ad avvicinarsi al mio viso, procurando su di me lo stesso trattamento che io stessa mi stavo facendo poco fa.
"Beh dipende dai punti di vista" cerco di parlare anche se avendo un labbro fuori uso mi risulta complicato.
"Non mi provocare Emma" si ferma per un secondo fissando gli occhi nei miei.
"Non sto facendo niente Moriconi" alzo le mani poggiando esattamente sulle sue gambe.
"Togli quelle mani da lì" ordina cercando palesemente di trattenersi.
"Altrimenti?"
"Altrimenti non ti porto proprio da nessuna parte stasera" afferma riuscendo a farmi spostare di nuovo nel lato a fianco al suo, per permettergli di riprendere un minimo di lucidità.
"Non ci speravo quasi più" ammetto sincera.
"Guarda che io le promesse le mantengo" mi sfida assottigliando lo sguardo.
"Allora sorprendimi" ricambio l'occhiata d'intesa vedendo poi il solito ghigno comparire. Allora mette in moto l'auto partendo per una meta a me sconosciuta, con il solo compito e obbiettivo di riuscire a lasciarmi senza parole.
"Non metterti a dormire che è piuttosto vicino e so già che non riuscirei a svegliarti" mi precede prima che io possa poggiare la testa sul lato del finestrino.
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Ho bisogno di amarti||ultimo
Fanfiction•tratto dalla storia• "Resti stasera?" pronuncia tali parole con voce roca, ricordando la canzone che mi ha cantato poco fa. Per la prima volta da quando lo conosco, posso giurare di vederlo in uno stato di vulnerabilità. Lo guardo negli occhi, e ri...