"E poi ti chiedi pure perché ti chiamo bimba"
Abbiamo finito di mangiare da una mezz'oretta circa. Siamo andati in una pizzeria che, data la confidenza di Nicco con il titolare, credo sia un posto che frequenta molto spesso e infatti la pizza era da leccarsi i baffi.
Appena siamo usciti di lì, ha preso la macchina e mi ha trascinata con sé, partendo senza rendermi partecipe di dove e perchè.Adesso mi ritrovo davanti le onde del mare, che sbattono sugli scogli facendo risuonare il rumore fin qui a riva. La sabbia sotto i piedi e l'aria salata che mi inebria le narici. Questo spiega perché in questo momento sto girando su me stessa senza più le scarpe e con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso.
"Lo vedi quanto è bello qui?" compio un'altra giravolta spalancando le braccia per poi fermarmi rivolta verso il moro, che sta più indietro di me di ancora qualche metro.
"Tu lo sei di più"
Rimango di stucco davanti ad un'affermazione che, per uno come lui, non è affatto una banalità. La sua espressione seria però mi fa intendere che di divertente adesso non c'è proprio nulla, che ciò che mi ha detto ora lo pensa davvero.
Gli rivolgo solo un sorriso, per poi rigirarmi di nuovo verso il mare. Non molto tempo dopo, sento i suoi passi sulla sabbia farsi sempre più vicini, fino a quando non percepisco due braccia attorno ai fianchi. Io poso le mie esattamente sopra le sue, beandomi del vento che mi spettina i capelli e delle sue labbra che hanno ormai preso possesso del mio collo.
"Voglio parlarti di me" sento la sua voce calda sussurrare al mio orecchio
"Tu cosa hai saputo di me?" rimango confusa, allora mi rigiro tra le sue braccia per poterlo guardare negli occhi.
"Mi manca mancare a qualcuno, vieni ti porto dove" a questa frase capisco subito che si tratta di una sua canzone.
"Dove si parla di te, fiori che nascono soli
Non hanno bisogno di un cielo, crescono senza colori" alza gli occhi sopra di noi, tenendo sempre salde le mani sui miei fianchi."Tu che rinchiudi in te stessa, ogni parola mancata" adesso invece sta guardando me, ed io sorrido al solo pensiero che il riferimento di quel verso potrebbe essere rivolto a me.
"Sai, mi manca la testa, la fine è una vita iniziata" di nuovo i suoi occhi, senza nessuna lente scura a coprirli, che sembrano avere il luccichio della luna riflessa.
"E provaci ad essere vera, come i tuoi occhi al mattino
Quando c'è il sole vicino, sul volto il segno del cuscino"Se prima avevo qualche dubbio, adesso sono certa che parla di me. Quante volte, ad un risveglio insieme mi ha sottolineato il fatto di avere ancora sulla guancia il segno, causato dalle tante ore passate a dormire. Quante volte mi prendeva in giro proprio per questo, quante poi finivo per rigirarmi nel letto, dargli le spalle, e poi ricordarmi che a stare incazzata con lui per tanto tempo, non sono ancora capace.
"Resti stasera, resti di sera
Che fuori piove e non ho voglia di altro stasera"Continua a canticchiare, questa volta prendendo le mie mani e fingendo una sorta di balletto insieme a me.
"Resti stasera, resti di sera
Che il mondo è strano e non lo voglio incontrare stasera"Abbiamo cominciato a ballare, pur non avendo la musica né nessun talento speciale nel farlo.
Infatti più che due ragazzi che stanno ballando somigliamo a due cretini in preda a degli spasmi.
I nostri piedi si muovono su una musica immaginaria, calpestando la sabbia che di tanto in tanto viene bagnata dalle onde del mare. Le mie braccia legate al suo collo, le sue mani sui miei fianchi e la mia testa sul suo petto. Posso percepire i battiti del suo cuore e allora comincio a ballare a loro tempo.
E proprio adesso, mentre ballo al ritmo del suo cuore, posso affermare che mai come ora, mi sono sentita tanto bene in vita mia.
"Tu sei matto" sussurro senza fermare i movimenti di nessuno dei due.
"E perchè?"
"Hai inserito la mia faccia al mattino in una canzone, tra l'altro splendida" spiego nascondendo un sorriso compiaciuto che di sicuro fraintenderebbe.
"Questo è nulla amò, nulla" sfoggia una risata, che mi mette solamente più ansia dato il contenuto della frase.
"Mi farai dannare Moriconi" scuoto la testa allontanandomi per guardarlo in viso.
"Non vedo l'ora bimba" sussurra al mio orecchio sfiorandolo con le labbra di proposito. Io chino la testa di lato dato il brivido causato dal suo fiato sulla mia pelle.
Sento un'onda più forte arrivare fino a noi, e non appena l'acqua gelata entra a contatto con i nostri piedi nudi, mi stringo un po' più a Niccolò, mettendomi sulle punte.
Lo sento ridere di gusto al mio gesto spontaneo."Che ti ridi?! è gelida!"
"Si la sento anche io" mi fa notare.
"E non hai freddo?"
In risposta lo vedo negare con la testa per poi avvicinarsi al mio viso fino a sfiorare le mie labbra. Sfrega il naso contro la mia guancia, accarezzando man mano ogni minimo centimetro del mio viso, senza però darmi la possibilità di toccare la sua bocca. Rimane vicino ma allo stesso tempo distante, fino a quando non rimane a un misero millimetro dal mio viso, millimetro che io stessa potrei spezzare ma che non interrompo.
Resto imbambolata davanti ai suoi occhi, anche se ormai i suoi sono fissi sulle mie labbra. Così vicini ma così lontani."Resti stasera?" pronuncia tali parole con voce roca, ricordando la canzone che mi ha cantato poco fa. Eppure questa volta non sta cantando, la domanda è reale, e probabilmente si aspetta una risposta.
Allora torno con gli occhi su di lui, nella stessa identica posizione di poco fa. Per la prima volta da quando lo conosco, posso giurare di vederlo in uno stato di vulnerabilità, qui, di fronte a me. Lo guardo negli occhi, e riesco a percepire una sorta di timore nei suoi.
Paura di che cosa Niccolò, di cosa dovresti mai avere paura?"Resto, tutto il tempo che vuoi" mi affretto a dire. Vedo i suoi occhi mutare, tranquillizzandosi, mentre sul suo viso si fa spazio la solita curva beffarda che tanto amo.
SPAZIO AUTRICE
Vi annuncio che non manca molto alla fine perchè farò un salto di un mesetto tra non molto. Spero di non stare annoiando con questi capitoli... la buona notizia è che ho già scritto la trama del sequel che pubblicherò subito dopo terminata questa storia, perciò in qualche modo non sarà una vera e propria fine.
Niente, vi ho già rubato anche troppo tempo.
Zauu♡
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Ho bisogno di amarti||ultimo
Fanfiction•tratto dalla storia• "Resti stasera?" pronuncia tali parole con voce roca, ricordando la canzone che mi ha cantato poco fa. Per la prima volta da quando lo conosco, posso giurare di vederlo in uno stato di vulnerabilità. Lo guardo negli occhi, e ri...