ᏉᏗᎷᎮᎥᏒᏋ //one shot//

2.4K 62 25
                                    

ALUR GUYS, vi avevo promesso l'one shot ed eccovela!, scusate il ritardo🤣😅.
Vi starete chiedendo: perché questo titolo? Beh, ieri, Lessi in un humor una one shot in cui Draco era un vampiro e... mi è piaciuta un botto e... seguendo il consiglio di C_ate2007 di mostrare Draco geloso ecco... ho deciso di accocchiare tutto insieme 🤣, probabilmente la farò diventare una fanfiction🤣🤣.
Spero che vi piaccia🥺👉👈.

Mi alzai e mi pulii i canini sporchi di sangue con la manica della camicia, mentre guardavo soddisfatto la carcassa ormai asciutta dell'unicorno illuminata da un fioco raggio di luna piena.
Intorno a me, la quiete della Foresta Proibita, mi appagava tutti i sensi.
Feci una piccola smorfia di disapprovazione: il sangue di animale non era soddisfacente come quello umano ma... purtroppo dovevo accontentarmi, poiché i miei genitori mi avevano imposto di cambiare la mia "dieta" se volevo continuare a frequentare Hogwarts indisturbato come un ragazzo comune.
Nessuno ad Hogwarts sapeva che convivevano con un essere immortale e tutto sembrava ok, ma... c'era una persona che mi guardava sempre in modo sospetto, fin da quando lo conobbi e... devo essere sincero, m'intrigava, mi dava un senso di particolare importanza.
Volete sapere chi è questa persona? Beh, è Harry Potter, lo conoscete?.
All'inizio sembrava volesse essermi amico ed ero più che felice ma poi al primo anno, rifiutò  la mia mano e qualcosa in lui cambiò: cercava di evitarmi in tutti i modi possibili, mi offendeva e mi lanciava occhiatacce maligne ogni qualvolta eravamo nella stessa stanza o nella stessa lezione, forse perché dicevamo di odiarci a morte, ma io non l'avevo mai fatto, però... non poteva un essere freddo e senza cuore come me provare emozioni per un mortale?.
Ma io non sono nato vampiro, sapete? E mai mio padre si sarebbe sognato di farmici diventare, ma fu costretto quando... qualche mese prima della mia nascita, i miei vennero a sapere che se stavo morendo e, se non avessero fatto qualcosa in tempo, mia madre sarebbe morta con me e, a malincuore, mio padre dovette compiere il sacrificio e morse mia madre sul ventre, ma... nessuno di noi sapeva delle conseguenze che ne avrebbe portato.
Crebbi come un bambino normale, un po' speciale come tutti i figli dei maghi e, ad 11 anni arrivò la mia lettera di ammissione ad Hogwarts e, a Diagon Alley, conobbi Mr occhi smeraldo.
Non credevo di poter provare emozioni per un ragazzo mortale, per giunta ma col passare degli anni, lo vedevo crescere e diventare sempre più bello e... alla fine accettai tutto ciò perché, infondo, mi faceva stare bene. 
All'inizio, quando mi lasciavano da solo con lui, provavo una fitta allo stomaco e al cuore ma, incoscientemente, associavo queste sensazioni sempre al fatto che fossi assetato di sangue umano ma, non appena cercava di parlarmi o meglio, insultarmi, affondavo le mani nelle tasche e me ne andavo: era crudele, lo so ma... era pericoloso che stesse così vicino a me e non volevo che soffrisse.
All'inizio non gli dava tanto peso ma poi, un giorno, Potter mi fermò e chiese spiegazioni per quel mio comportamento che lui riteneva seccante e, solo allora, mi resi conto di quanto fossero diventati belli i suoi occhi e il suo viso dolce anche se imbronciato.
La fitta divenne sempre più forte, agghiacciante e fulminante.
Sorrisi tra me, persi i sensi e mi risvegliai nel letto dell'infermeria.
Madame Chips disse che ero stato molto fortunato perché era in atto un'emorragia interna ed ero vivo per miracolo o per disgrazia... dipende dai punti di vista.
Ma la cosa che mi stupì di più fu che Potter rimase seduto al mio capezzale finché Madame Chips ritenne opportuna la mia permanenza in quel cesso di posto che era l'infermeria, sotto i commenti schifati di tutti i Serpeverde e dei Grifondoro.
La cosa mi scaldò, straordinariamente, il cuore.
Gli avevo ripetuto in continuazione di andarsene se aveva un po' di cervello ma lui sorrideva e diceva di stare bene e che era solo stanco.
E, solo allora mi resi conto che, ormai, ero innamorato perso.
Dopo quell'incidente seguivo Harry ovunque andasse: no, non sono uno stalker, volevo essere prudente perché, quelli che dicevano essere miei amici, avevano come preda il mio Harry, si, era mio e basta.
Cercavo di tenerlo lontano da quelle puttanelle delle sue compagne di casa ma era inutile, erano più appiccicose del miele. Ma non solo le ragazze, c'era anche un Tassorosso: Cedric Diggory che, ultimamente dava fin troppe attenzioni al mio Grifondoro ma io continuavo lo stesso a fare ciò che mi aggradava di più: ogni notte, volavo nel dormitorio di Grifondoro e lo guardavo dolcemente dormire: era la mia unica fonte di felicità, mi faceva dimenticare tutti  i miei problemi, e quelle troie che ci provavano con lui e quel bastardo di Diggory, sembravano più sopportabili.
Interruppi i miei pensieri, guardai la luna e poi Hogwarts e, per la prima volta dopo tanto, sorrisi.
Mi trasformai e mi avvicinai volando alla camera dello Sfregiato e della Lenticchia. Mi appostai nell'angolo della finestra e guardavo la camera in penombra. La lenticchia russava come un troll di montagna in letargo, ma... il letto di Harry era intatto.
Sentii i suoi singhiozzi soffocati provenire dal cortile. In un attimo, ero già lì. Mi nascosi e lo guardavo sempre più preoccupato, chi gli aveva fatto del male sarebbe stato il mio prossimo pasto, che si fottano le regole dei miei genitori, nessuno tocca il mio Harry.
Harry era seduto sul bordo della fontana. Si asciugò le lacrime con il dorso della mano ma un raggio di luna si abbatté sul suo viso e le goccioline di sangue sulle sue braccia baluginavano di una luce inquietante.
Straordinariamente provai ribrezzo nel vedere quel sangue color rubino, si, perché era di Harry e non mi seri mai sognato di fargli del male. << ...s-sono uno stupido nel pensare che, anche se un po', gli piaccio... >> mormorò Harry facendo smettere il flusso di sangue con un veloce gesto della bacchetta <<ma allora... perché lo sento sempre così vicino?>> mormorò <<no, Harry, sei solo uno stupido, un ragazzo... come lui non potrebbe mai amare uno stupido Grifondoro>> disse e si lasciò scappare una risata amara <<se gli dicessi che sono gay, mi riderebbe in faccia e... avrebbe ragione>> disse e rise di nuovo. Mi accigliai di nuovo: chi è sta' merda che vuole portami via il ragazzo?! Urlai dentro si me << ...Harry, per favore, torna in sala comune e non costringermi a chiamare la professoressa Mcgrannit>> disse all'improvviso il prefetto di Grifondoro leggermente seccato. Harry lo guardò <<si tranquillo, me ne vado subito>> disse e, con passo claudicante, si alzò e se ne andò.
Tornai anche io nella mia camera ma mi addormentai quando ormai il cielo stava già sorgendo. Sospirai e bevei una pozione per tornare come nuovo.
Quel giorno avremmo avuto lezione con i Grifondoro... meraviglioso!, pensai.
Io e Blaise ci lanciammo un'occhiata assonnata e, silenziosamente, andammo nella sala grande per fare colazione. Guardai senza essere visto ogni singolo tavolo e poi... eccolo che arrivava: il mio dolce Harry.
Era distrutto, gli occhi ancora gonfi di sonno e lacrime, le maniche della camicia tirate su che mostravano le braccia fasciate e il suo passo leggermente ondeggiante. Qualche Serpeverde rideva di gusto nel vedere il mio piccolo Harry ridotto in quello stato e, con un fulmineo gesto della mano, li feci sbattere la testa nel piatto.
Tutti risero ma Hermione e Harry mi guardavano, come se avessero capito che ero stato io ma feci finta di niente a mangiai qualcosa ma poi Hermione mormorò qualcosa nell'orecchio del mio piccolo Grifondoro, si alzarono entrambi ed uscirono, ma mi era bastato una sola volta incrociare lo sguardo con lei per riuscire a sentire i suoi pensieri.
Era stupita: Harry mi amava, si ripeteva in continuazione ma Hermione non riusciva a crederci, continuava a pensare che doveva essere prudente e trovava assurdo che a Harry piacesse un tipo pericoloso come me, anche per me era assurdo ma... ero felice lo stesso.
Sorrisi mentre tutti si alzavano per andare alle loro rispettive lezioni.
Entrai nella classe di difesa, e mi avvicinai  a Harry già seduto <<è occupato?>> chiesi cercando di mostrarmi il più docile possibile <<n-no, puoi sederti>> disse con un piccolo sorriso. Alcuni Serpeverde ridevano ma una mia occhiataccia bastò per farli zittire una volta per tutte mentre Ginny ci guardava attentamente e leggermente disgustata: cazzo vuole sta troia? Lo so di essere troppo bello, smettila di guardarmi, mi dissi.
Guardai Harry e alzai un sopracciglio <<ma cosa hai fatto alle braccia?>> chiesi leggermente preoccupato <<ah, niente di grave: Seamus ha fatto esplodere una pozione in sala comune e... ero troppo vicino>> disse ma io sapevo fin troppo bene che gli avevano lanciato un incantesimo e, sentire i suoi commenti e i suoi pensieri, mi faceva... male, tanto male.
La lezione iniziò ma, all'improvviso, un biglietto di Hermione mi volò dolcemente sulle dita, c'era solo scritto:

||drarry humor 2|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora