𝙲𝚑𝚒𝚕𝚍𝚑𝚘𝚘𝚍 𝚏𝚛𝚒𝚎𝚗𝚍𝚜 -one shot-

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Muggle Au: Draco è il figlio di una famiglia apparente all'alta borghesia ed Harry lavora a casa loro con Lily.

Draco se ne stava nella sua camera steso sul letto e sbuffando mentre fuori imperversava la pioggia.
Anche se aveva solo 11 anni sentiva già il peso delle responsabilità che la sua famiglia gli faceva gravare sulle spalle e la cosa peggiorava se, come il nostro piccolo Draco, non si aveva un amico. Ma, diciamocelo, anche se si hanno tanti soldi e non si ha nemmeno un amico, tutto ciò non serve davvero a nulla ma Draco aveva imparato da suo padre che, con le persone del loro calibro, nessuno vuole esserti amico solo per come sei.
Questo, in un certo senso, gli faceva male al cuore però non se ne curava tanto, anzi, cercava di convincersi che non era importante ma, come vedremo, avrà completamente torto.
Dicevo, Draco se ne stava nella sua camera a pensare, quando, all'improvviso, uno sconosciuto fece irruzione nella stanza; entrò con assurda velocità ma, non appena si accorge del ragazzo, corse di nuovo alla porta stringendo lo stipite con le mani che tremavano <<ah s-scusatemi, no-non sapevo che foste in questa stanza, signorino Draco... >> disse il ragazzo con un piccolo sorriso imbarazzato. Draco si alzò e si avvicinò al ragazzino un po' più alto di lui. Lo fissò per un istante e fece una smorfia disgustata ma poi lo guardò meglio e deglutì rumorosamente; Il ragazzino sconosciuto aveva degli occhi meravigliosi: verdi come le fronde di un giovane albero in primavera, i capelli castani che, a confronto, un nido di uccelli era più ordinato, ed era anche straordinariamente muscoloso per la sua età e con la pelle abbronzata; era evidente che quel ragazzo avesse lavorato nei campi fin dall'infanzia, si disse Draco.
<<n-non preoccuparti>> mormorò Draco staccando finalmente gli occhi dallo sguardo smeraldo del ragazzo sconosciuto <<Come ti chiami?>> <<io sono Harry James Potter, al vostro servizio, signorino Draco>> disse Harry sorridendo, togliendosi il cappello e facendo un piccolo inchino.
Straordinariamente Draco, per la prima volta, si sentì arrossire ma si voltò per non darlo a vedere e cercò di ricomporsi: non ti sarai per caso innamorato, Malfoy? Si disse tra sé,  no, non poteva innamorarsi di... un ragazzo, suo padre l'avrebbe ammazzato. Però è molto carino, disse una voce dentro di lui e Draco arrossì di nuovo <<come mai sei qui?>> chiese fingendo di cercare qualcosa nel suo libro di latino <<beh io e mia mamma lavoriamo per voi>> disse Harry con enfasi <<mia mamma è la vostra nuova cuoca ma io, qualche volta, vado anche a lavorare in fabbrica per racimolare qualche sterlina in più>> disse anche se a Draco non importava nulla, infatti un suo mugolio fu la sua risposta. Harry lo fissò curioso e attentamente: è gracilino anche se, probabilmente, abbiamo la stessa età, pensò. Fissò il volto corrucciato del giovane Malfoy e sospirò, avrebbe voluto fare amicizia con lui, ma sua madre aveva ragione: un povero non può essere amico di un ragazzino ricco specie se quel ragazzino era un Malfoy <<sc-scusatemi ancora se vi ho disturbato, signorino Draco m-ma adesso me ne vado, vedo che avete molto da fare>> disse con aria sconsolata e lasciò lo stipite <<Draco>> disse all'improvviso il piccolo Malfoy tenendo sempre lo sguardo sul suo libro. Harry si voltò e i due si fissarono ancora una volta dritto negli occhi <<chiamami solo Draco>> disse il Malfoy con un piccolo sorriso <<infondo... abbiamo la stessa età, no?>> Harry annuì soddisfatto e se ne andò.
Il nostro piccolo Malfoy passò tutta il resto della giornata a pensare al giovane Potter e solo allora si ricordò cosa disse "io, qualche volta, vado a lavorare in fabbrica per racimolare qualche sterlina in più" e sgranò gli occhi stupito; come poteva un ragazzino di solo 11 anni lavorare in un'angusta fabbrica? Ma poi scosse la testa: infondo, se era necessario, non importava quale età avesse avuto.
A cena non toccò quasi nulla ed i suoi genitori se ne accorsero ma non gli diedero tanto peso, poiché il nostro piccolo Malfoy era solito saltare i pasti.
Non appena finirono di mangiare, i coniugi indossarono i loro soprabiti.
Narcissa scoccò un bacio sulla fronte pallida del figlio e gli chiese preoccupata <<sei sicuro di voler rimanere qui da solo? Perché sta sera faremo molto tardi>> Draco gli mostrò un piccolo sorriso <<tranquilla madre, ci sono pur sempre la cuoca e suo figlio>> disse leggermente sollevato <<domestici!>> tuonò invece suo padre battendo il bastone a terra. Madre e figlio lo guardarono <<non si può far affidamento su di loro, mi stupisce che ti aggrada la loro compagnia>> sputò acido Lucius facendo una smorfia <<taci caro>> ringhiò invece Narcissa facendo una smorfia di disapprovazione <<come osi?!>> strillò il marito <<comando io in questa casa>> disse sua moglie avvicinandosi <<Lily... la nostra nuova cuoca... è una donna deliziosa e suo figlio è molto educato, a differenza di quei damerini imbaccuccati dei tuoi "amici">> disse facendo le virgolette con le mani <<se nostro figlio vuole fare amicizia con il piccolo Harry, lasciamoglielo fare, che ce di male? Sono solo bambini>> Lucius alzò gli occhi al cielo, un suo grugnito fu la risposta ed uscì.
Narcissa sospirò, scoccò un altro bacio sulla fronte di Draco e disse <<mi raccomando, non andare a letto tardi>> e se ne andò.
Draco era ancora scombussolato: sua madre aveva difeso un domestico? Cosa gli era successo!?. Si alzò da tavola ed andò nel salone ma vide Harry di spalle intento ad accendere il camino e si avvicinò <<ah s-signorino D-Draco, mi avete fatto spaventare>> disse Harry posando i fiammiferi in tasca. Draco sorrise e disse <<solo Draco, ok? Dra-co>> <<ok solo Draco>> disse Harry sorridendo: ok, questa era penosa, pensò con una risatina <<hai davvero un pessimo senso dell'umorismo, Potter>> disse Draco sedendosi sul divano davanti al fuoco <<me lo dicono tutti>> disse Harry ma poi si allontanò ed andò verso la porta <<d-dove vai?>> chiese preoccupato il piccolo Malfoy. Harry si voltò ed alzò un sopracciglio <<in camera mia>> disse Harry <<perché?>> << q-questo non è il mio posto... Draco>> mormorò. Draco si alzò e prese entrambe le mani del ragazzo <<no, siediti accanto a me>> disse e lo tirò sul divano accanto a sé. Harry rimase  dritto come una statua e non osava muoversi con la paura di fare danni <<scusa se sono stato scortese stamattina ma... >> cercò di dire Draco <<non devi darmi spiegazioni, non sono un tuo amico>> disse a malincuore Harry  <<perché non vorresti essere mio amico?>> chiese Draco con un velo di delusione nella voce <<beh, perché io sono un domestico, non posso essere amico di un ragazzo ricco>> <<e chi lo dice?>> <<mia mamma, la signora Weasley, i miei amici... insomma, tutti coloro che sono poveri come me>> disse Harry con gli occhi fissati sulle lingue di fuoco danzanti. Rimasero qualche minuto in silenzio. Draco si sentiva in colpa: perché non voleva essere suo amico? Cosa gl'importava se fosse ricco o meno? Non bastava il volersi bene? <<come mai lavori in fabbrica?>> chiese all'improvviso Draco <<beh, perché io e la mamma vogliamo raggiungere il papà in Sicilia>> disse Harry con gli occhi luccicanti. Draco lo fissò alquanto stupito <<perché è lì?>> chiese <<papà se ne andato li da più di un anno e lavora in un'azienda agricola>> disse Harry con enfasi <<ed io e la mamma stiamo mettendo da parte dei soldi per pagarci un viaggio in modo da raggiungerlo>> <<quindi... non appena potrai, andrai a vivere lì?>> <<magari>> disse invece Harry con aria sognante. Draco provò, dentro di sé, un senso di vuoto.
Anche se conosceva Harry da poco, aveva paura di perderlo, di restare di nuovo da solo in quell'enorme casa ma il solo pensiero lo fece rabbrividire. All'improvviso Harry si alzò, prese un ciocco di legno dalla casta, sfoderò un piccolo coltellino svizzero ed iniziò ad intagliare il ciocco mettendosi a sedere a gambe incrociate in modo da poggiare un piccolo e vecchio fazzoletto che gli permettesse di gettare i trucioli. Draco lo fissò e rimase letteralmente incantato da quello che stava facendo. Harry era così serio e concentrato che non si accorse nemmeno che Draco si era avvicinato un po' per guardare meglio e sobbalzò quando Draco gli chiese <<cosa fai?>>. Lo fissò per un istante e poi tornò sulla sua piccola opera d'arte <<ti piace?>> chiese mostrandogli la rosa intagliata <<wow, è meravigliosa! Sei davvero un artista>> disse Draco con gli occhi luccicanti <<grazie mille>> disse Harry arrossendo un po' <<chi ti ha insegnato?>> <<mi hanno insegnato mio padre e mio nonno quando ero molto piccolo>> disse Harry sorridendo ancora <<però è da qualche anno che maneggio un coltello>> disse <<a volte... mi capita addirittura di venderle>> lo guardò <<ma, per lo più, creo giocattoli per i miei amici o per i bambini che giocano con me per strada>> ritornò ad intagliare.
Draco sentì una stretta al cuore: Harry era un ragazzo davvero dolce e premuroso e, in quel momento, si sentì un viscido verme viziato il quale otteneva tutto ciò che voleva servitogli  su un piatto d'argento  <<ti piace?>> chiese speranzoso il piccolo Potter <<molto, è davvero meravigliosa>> disse Draco con un sorriso. Harry la capovolse ed incise le iniziali dei loro nomi sotto a quella specie di piedistallo che aveva lasciato <<tieni>> disse Harry dandogliela. Draco era confuso mentre teneva quella piccola opera d'arte tra le mani <<è per me?>> chiese sgranando gli occhi <<si, è un mio regalo per te>> disse Harry sorridendo <<i-io non posso accettare, Harry, io non me lo merito>> disse invece Draco <<si, invece>> disse Harry <<sei mio amico>> <<davvero?>> quasi urlò il piccolo Malfoy <<si, voglio che l'abbia tu>> disse Harry sorridendo, alzandosi e gettando i trucioli nel camino. Draco era ancora stupito e non smetteva di fissare quella piccola opera d'arte, il suo cuore iniziò a battere all'impazzata e, solo allora, si rese conto che qualcuno gli voleva davvero bene per come fosse e non per i soldi o per l'importanza della famiglia. Harry tornò a sedersi accanto al suo amico e giocava con il coltellino <<ma ti sei tagliato!>> disse Draco vedendo che Harry perdeva sangue dalla mano destro. Harry guardò il taglio <<oh, non fa niente, un taglietto non ha mai ammazzato nessuno>> disse semplicemente <<invece si>> disse Draco risoluto <<potrebbe infettarsi>> <<e allora?>> chiese Invece Harry guardandolo confuso <<potresti morire>> quasi urlò Draco <<e... cosa importa se un povero muore o no?>> chiese io piccolo Potter con incredibile gelo nella voce <<a me>> lo prese per mano <<D-Draco che fai?>> chiese stupito il piccolo Potter <<voglio solo aiutarti>> disse e lo tirò con sé nel bagno.
Gli fece lavare via il sangue e lo fasciò con le mani che tremavano <<ecco, ora va meglio>> disse il piccolo Malfoy soddisfatto. Harry sorrise guardando la sua mano fasciata e disse <<magari tutti i ricchi fossero come voi, il mondo sarebbe un posto migliore>> Draco sorrise soddisfatto <<ma adesso devo sdebitarmi>> disse Harry sorridendo stringendosi la mano fasciata sul petto <<cosa?! No no, hai già fatti abbastanza>> disse in fretta il piccolo Malfoy <<insisto>> disse invece Harry facendo una smorfia buffa <<Harry... >> <<domani vorresti venire con me?>> << ...dove?>> chiese curioso il Malfoy alzando un sopracciglio <<io ed i miei amici ci riuniremo, se venissi mi faresti davvero felice>> disse Harry con un luccichio negli occhi <<ok va bene>> disse con un sorriso.

||drarry humor 2|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora