il figlio del male

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Questa, probabilmente, diventerà una minilong a parte
Attenzione, linguaggio volgare

~Magdalene🩸🔪

Tutte lo desideravano, era diventato il sogno erotico di tutte, e penso, anche di molti miei compagni di casa: quel dannato nuovo arrivato dagli occhi verde smeraldo e i capelli corvini talmente in disordine da sembrare simili ad un nido d'ippogrifo.
Nessuno sapeva come si chiamasse, lui si faceva chiamare invicta... che nome assurdo però, tutti avevano ragione: era troppo dannatamente bello, forse sarà quel fascino ribelle da bad boy, il fatto che è un tremendo bastardo: insomma, è il Serpeverde perfetto.
Non appena arrivò, iniziarono anche le voci e i pettegolezzi delle ragazze che Rita Skeeter levati proprio.
Si diceva che fosse finito ad Azkaban per un paio di anni, ovviamente, aveva perso dei anni di scuola e di conseguenza, doveva recuperarli e così che ci trovammo un... un Dio greco di 19 anni in mezzo a mocciosi di 16 anni.
Ma ultimamente, questo suddetto invicta, si comportava in modo strano con me: non mi prendeva più in giro.
Nei giorni precedenti, ogni tre per due, non perdeva tempo a prendermi in giro e/o a sussurrarmi battutine perverse all'orecchio durante le lezioni (Pansy, un giorno, mentre lui passava, chissà perché, mi chiese se adesso fossi fidanzato con un ragazzo) e, da quel giorno, non perdeva tempo nel darmi filo da torcere ma ora... non mi calcolava minimamente.
<<Dray, sei sicuro che non vuoi venire a questa gita?>> chiese Pansy raccattando le sue ultime cose <<chissà, magari qualche Grifondoro si farà del male>> disse.
Roteai gli occhi al cielo <<si Pansy, mi. Annoia. Questa. Fottuta. Gita>> dissi stando steso sul letto <<Pansy, sei pronta?>> chiese Ron sbucando dalla porta <<si, arrivo>> disse ssorridendo nostro migliore amico <<quindi... a 'sta sera Dray>> disse e se ne andò. <<Oh, finalmente solo>> dissi e stavo per tornare nella mia stanza ma la risata stridula di una vocina femminile proveniente dalla sala comune, mi fece sobbalzare.
Scesi velocemente le scale dei dormitori femminili e mi appostai dietro al muro <<come sssssssta il mio ssssssplendido bambino?>> chiese un serpente grande quanto la coscia di un uomo parlando nella sua lingua: aspetta, MA DA QUANDO SO PARLARE SERPENTESE!?!. Si attorcigliò sul corpo di invicta e sibilava contento. <<sto benissimo, madre ma adesso staccatevi, per le mutande di Merlino!>> urlò spazientito. Il serpente gli soffiò contro e scese pigramente dal suo corpo perfetto... ma che cazz sto dicendo?! N-no, lui non è perfetto! È un antipatico, stronzo e bastardo ma le sue labbra sembrano così morbide... AAHH, BASTA, MI STO FACENDO FILM MENTALI PEGGIO DI UNA RAGAZZA, DANNAZIONE.
<<come si comportano questi... luridi sanguemarcio?>> chiese all'improvviso il serpente diventando donna <<spero vivamente che non abbiano dato fastidio al mio splendido bimbo>> disse alzandogli il viso con la mano e solo allora notai che invicta non aveva la camicia ma si stava lasciando delle ferite <<non preoccupatevi, madre, queste ferite me le ha causate una bestiaccia del mezzogigante>> <<cosa ci facevi tu con lui?!>> cinguettò invece la donna <<quel bastardo dai capelli unti, direttore della casa mi hanno messo in punizione con il Weasley>> ringhiò <<a quanto pare, non posso appendere a testa in giù nel bagno dei prefetti i mocciosi del primo anno>> disse ghignando e contagiando anche sua madre <<sei proprio un malandrino>> ghignò ma invicta si limitò a scrollare le spalle <<hai già messo gli occhi su qualcuno?>> chiese la madre <<madre, fatevi i cazzi vostri>> ringhiò invece <<non sono cazzi vostri se ami qualcuno o no>> disse ma la donna sorrise dolcemente <<sei identico a tuo padre>> disse la donna e invicta si limitò a scrollare le spalle <<in ogni caso, non vedo l'ora che tu venga al Manor per le vacanze di Natale: manchi tanto a tuo padre>> <<tsk, da quando manco al vecchio?>> chiese <<Harry... >> mormorò la donna. Sobbalzai stupito: ecco il suo vero nome << ...è pur sempre tuo padre- sospirò- sei stato in carcere e, non appena sei uscito, sei partito per Hogwarts, e tuo padre sente la tua mancanza anche se non lo ammette>> Harry sospirò stancamente <<ok, dici al vecchio che tornerò per le vacanze natalizie ma a patto che non mi rompa il cazzo con le domande>> disse. La donna sorrise e sparì. Harry tornò a fasciarsi le ferite mormorando una bestemmia una volta tanto. Non sapevo cosa fare, se non gli dicevo che avevo sentito tutto, mi avebbe, probabilmente cruciato, se glielo dicevo, mi avrebbe cruciato ugualmente quindi... tanto valeva dirglielo <<H-Harry... >> mormorai senza pensare. Il ragazzo si voltò di scatto e ringhiò <<tua madre non ti ha mai detto che non si origliano le conversazioni, feccia?>> ringhiò. Cercai di non pensare all'insulto e mi avvicinai lentamente <<che cazzo vuoi, vai a fare la puttana da un'altra parte>> ringhiò puntandomi la bacchetta contro. <<non finirai mai a fasciare le ferite se non ti aiuto>> dissi cauto inginocchiandomi di fronte a lui <<non rompermi il cazzo, bastardo>> ringhiò ancora una volta <<e vattene a fanculo>>. Vidi un taglio che stava per infettarsi e corrugai la fronte <<sta per venirti un'infezione, lascia che ti aiuti

Harry's pov

Cazzo, sentivo qualcosa lì sotto eccitarsi. NON POTEVO ECCITARMI PER COLPA DI UN MOCCIOSO, PORCA TROIA. N-NON È NORMALE, CAZZO. Cercai di riprendere l'autocontrollo fissando i suoi occhioni grigi e la sua faccia da cucciolo bastonato, misi le braccia sulla seduta del divano <<fa quello che cazzo ti pare>> dissi cercando di non fissarlo ma il moccioso continuava a fissarmi ed iniziò a fasciarmi le ferite: devo ammettere che le sue mani erano molto delicate. All'improvviso toccò una ferita che mi faceva male e stavo per urlargli una bestemmia contro ma lo fissai ancora una volta, aveva fatto una faccia da cucciolo indifeso e mi limitai a borbottare un "fai attenzione" a denti stretti, quella puttanella mi controllava a proprio piacimento e non se ne accorgeva.
Il mocciosetto annuì e tornò a fasciarmi le ultime ferite rimaste <<ho finito>> disse all'improvviso facendo sparire tutto. Ghignai.

Draco's pov

Harry ghignò e mi tirò sulla sua coscia facendomi sedere su di essa <<a quanto pare hai bisogno di un compenso>> disse <<non mi serve niente ma grazie mille per esserti preoccupato, invicta>> dissi invece alzandomi velocemente: sentivo qualcosa cambiare in me, qualcosa di preoccupante e imbarazzante. Anche Harry si alzò e mi sfiorò le labbra con le sue <<se osi dire a qualcuno come mi chiamo o quello che è successo qui dentro, ti distruggo>> mi mormorò all'orecchio. Sentii il mio autocontrollo abbandonarmi totalmente <<i-in che modo?>> mormorai all'improvviso senza pensare <<vedrai ma devi aspettare un po'... sei ancora illegale>> disse e se ne andò nella sua stanza lasciandomi da solo.

||drarry humor 2|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora