Rarry one shot

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La ship che mi è stata più intrigante mi è stata offerta da Chichi07ery.
Ma ho deciso che userò DUE ship che mi avete dato ehehehe, chissà quale sarà la seconda :))).
Per ora godetevi la Rarry, e, fatemi sapere se vi è piaciuta, la vostra opinione è molto importante per Moi🤣

Muggle au, set in the 19th century

Ero nervoso, le mani non smettevano di tremare e tantomeno smettevo di contorcemele fino allo spasmo <<Ronny, smettila, per l'amor di Dio>> sibilò Fred chiudendo il libro <<sembri un dannato in un girone infernale>> <<tu la fai facile, Fredrick! Non devi conoscere il tuo probabile marito>> strillai invece fermandomi e fissandolo.
Fred sbuffò, si alzò dalla sedia e mi aggiustò i capelli passandoci una mano in mezzo <<non vorrai essere scomposto quando vedrai il tuo amore>> disse in falsetto. Sbuffai e gli lasciai un ceffone sul braccio <<almeno sai come si chiama?>> chiese tornando a sedersi e accendendosi un sigaro <<si, mi pare si chiami Harry>> dissi. Fred per poco non si strozzava con il fumo <<s-stai parlando di Harry Potter?!>> <<s-si, perché fai quella faccia?>> chiesi confuso <<COSA SIGNIFICA "PERCHÉ FAI QUELLA FACCIA"!? HARRY POTTER È, LETTERALMENTE LA PERFEZIONE FATTA PERSONA>> disse. Arrossii <<n-non ti pare di star esagerando?>> chiesi alzando un sopracciglio <<non sto scherzando Ronny, è la verità, suo padre ha dei vasti possedimenti nelle Americhe mentre sua madre è una delle sarte maschili più famose del Regno Unito e si vocifera che sia andato tantissime volte a Parigi per conto di sua madre e anche che abbia tantissime amanti li>>  disse. Mi rabbuiai << ...forse era meglio se questo non te lo dicessi... >> mormorò. Scossi la testa <<signorino, sir Harry Potter è arrivato>> disse Cho sbucando dalla porta. Annuii e scesi velocemente le scale pensando e ripensando alle parole di Fred. Mi si parò di fronte un ragazzo alto, dai capelli ribelli, gli occhi come smeraldi e, ovviamente,  elegantissimo. Aveva un dolcissimo sorriso in volto e mi squadrò da capo a piedi <<buon pomeriggio>> disse prendendomi la mano <<sir Harry James Potter, al vostro servizio, Monsieur>> arrossi come non mai <<p-piacere mio R-Ronald Bilius Weasley, per i miei fratelli e amici R-Ron>> mormorai sottovoce non staccandogli gli occhi di dosso: era a dir poco perfetto.
Ci accomodammo nel salone ed iniziammo a parlare. Harry era dolcissimo, aveva una straordinaria ed inaspettata parlantina. Parlava di tutto, ma di soprattutto di come fosse stato fiero di seguire le orme di sua madre nel mondo della moda.
Più parlava e più mi affascinava.
Quella stessa sera, cenammo insieme e da soli poiché i nostri genitori erano andato ad una prima che si teneva al cinematografo e, prima  che se ne andasse, Harry disse <<è stata davvero una bellissima e piacevole serata, spero di non avervi annoiato con la mia parlantina>> disse sorridendo e riacciuffando il cappotto dall'appendiabiti <<ma no, anzi, mi piacerebbe molto andare a Bellaville e... visitare la Francia in generale>> dissi sorridendo pensando al piccolo villaggio francese di cui Harry mi aveva parlato per quasi tutta la serata <<chissà magari, ci andremo insieme>> disse sorridendo. Sorrisi di rimando ma all'improvviso Harry mi lasciò un bacio sulle labbra <<a presto>> mormorò e se ne andò.
Rimasi come uno stoccafisso in mezzo al corridoio con un sorriso da cretino in volto.
Passarono i giorni e, ormai, io e Harry avevamo ufficializzato il nostro fidanzamento e le nostre famiglie stavano già pensando al matrimonio.
Era il 1º Marzo, il giorno del mio compleanno ed io e Harry eravamo andati a Parigi sempre perché il mio fidanzato doveva fare delle commissioni per conto della casa di moda di sua madre.
Sbuffai mentre giravo per la nostra stanza: ultimamente Harry mi stava trascurando tanto e avevo paura che, con la scusa del lavoro, mi stesse tradendo con una delle tante modelle-gatte morte che gli giravano intorno tutto il giorno. Sentii la porta della stanza aprirsi, mi voltai di scatto e vidi Harry entrare nella stanza <<Amore>> dissi preoccupato avvicinandomi velocemente <<finalmente sei qui>> dissi e lo abbracciai ma Harry mi staccò dall'abbraccio e mi fissava senza parlare <<Harry ma che succede?>> chiesi preoccupato <<Ronald... -se mi chiamava con il mio nome completo, allora c'era sicuramente qualcosa che non andava- ecco... devo dirti una cosa>> mormorò. Gli chiusi la porta alle spalle <<Harry, mi stai facendo preoccupare>> dissi con le lacrime agli occhi <<Ron, io non voglio più che tu sia il mio ragazzo... >> mormorò. <<E PERCHÉ!? FORSE PERCHÉ TI SEI INNAMORATO DI QUALCHE SGUALDRINA CHE LAVORA CON TE, VERO!?>> urlai con le lacrime agli occhi e alzandomi di scatto. Harry si alzò anche lui e mi prese le mani <<Ronny, io non voglio che tu sia più il mio fidanzato perché... voglio che... tu sia mio marito>> disse e per poco non scoppiava a ridere. Rimasi come uno stoccafisso <<come... >> <<vuoi sposarmi, Ronny?>> chiese prendendomi il viso con entrambe le mani <<o Cazzo, si, si, si>> urlai parlandogli in braccio e baciandolo a lungo.
Esattamente un anno dopo, lo stesso giorno, ci sposammo in campagna, in una piccola cappella sconsacrata, una piccola cerimonia intima in cui erano presenti solo i miei genitori e suo padre.
Ero felicissimo, ancora ora non ci credo di aver sposato Harry Potter ma la felicità raddoppiò ancora di più quando, la mattina di Natale, Harry si presentò nella nostra camera da letto con un piccolo fagottino bianco ed infreddolito tra braccia: era un meraviglioso bambino dai capelli vermigli come i miei e gli occhi di due colori differenti: uno azzurro e uno verde smeraldo. Fu la nostra gioia più grande e lo chiamammo Hugo Ronald Weasley-Potter ma la gioia raddoppiò ancora di più quando alla famiglia si aggiunse una bambina che chiamammo Lily in onore della, purtroppo defunta, madre di Harry.
Se un giorno mi chiedessero se volessi cambiare tutto della mia vita, direi assolutamente di no.

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