ɪʟ ᴅɪᴀᴠᴏʟᴏ ʜᴀ ɢʟɪ ᴏᴄᴄʜɪ ᴠᴇʀᴅɪ pt 4 {one shot}

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Spero di essermi fatta perdonare 🥰

Erano passati un paio di giorni, Harry era di nuovo quello di prima e non potevamo essere più felici e rilassati.
Il preside aveva annunciato che Astoria era morta in circostanze misteriose ritrovata senza vita davanti al sentiero che conduceva alla Tana delle Aracnomantule. Tutti furono colti dal panico ma, nel giro di pochi giorni, sembrava che Astoria non fosse mai esistita. Nessuno sapeva che era stato Harry tranne, ovviamente, noi e Piton e, devo essere sincero, all'inizio avevo pensato di vuotare il sacco e dirlo a Silente ma poi... ripensavo ad Harry e a come avesse rischiato di morire e lasciavo perdere.
Tutto ritornò alla normalità, Harry e i ragazzi, durante la loro permanenza a scuola, sotto ordine di Silente, avevano tenuto molte lezioni ma principalmente per i ragazzini del terzo e quinto anno.
Vedere tutte quelle gallinelle in calore fare quelle facce da pesce lesso davanti ai nostri, mi facevano ridere e non poco mentre Blaise avvampava di gelosia ogni volta.che una di loro si avvicinava al suo rosso.
Pensavo a tutto ciò mentre guardavo il baldacchino della stanza di Harry e sorridevo mentre il mio angelo dormiva beatamente a pancia in giù con una mano sul mio ventre nudo coperto da una pesante coperta.
Mi avvicinai un po' a lui, mi accesi una sigaretta e lo guardavo dormire con un piccolo sorriso innamorato stampato in volto.
Era sempre così bello, ogni giorno me ne innamorato sempre di più e non potevo ancora crederci che ero suo in tutti i sensi. Harry aprì un occhio e sorrise <<buongiorno, piccolo mio>> disse mettendosi a sedere e prendendo la sigaretta dalle mia dita. Appoggiai la testa sulla sua enorme spalla. <<come hai dormito?>> mi chiese stropicciandosi gli occhi con un'enorme mano <<benissimo, sognando uno splendido ragazzo>> dissi chiudendo gli occhi. Harry rise rumorosamente e mi scompigliò ancora di più i capelli <<ei>> mugolai annoiato spostandomi le ciocche dagli occhi ma Harry me li scompigliò ancora una volta <<Harry dai!>> urlai invece ma Harry rise divertito, mi scoccò un bacio a fior di labbra e scese dal letto <<vado a farmi una doccia>> mormorò. Volevo seguirlo ma mi accarezzò la guancia e disse <<tu stai qui e riposa un altro po'>> con un immenso sorriso <<Sarà, ma non ero io che poco tempo fa stava quasi morendo>> dissi con una risata crudele. Harry sorrise compiaciuto e se ne andò. Lo fissai finché non scomparve ma continuavo a guardare quel punto. Mi stiracchiai facendo uscire le mie ali nuove di zecca dalla schiena, mi nascosi dentro e chiusi gli occhi ma, all'improvviso, una strana nausea iniziò a divorarmi lo stomaco. Mi misi istintivamente la mano sul ventre e mi piegai sulle coperte. La fitta divenne sempre più forte e all'improvviso, sulla coperta, vomitai un bocciolo di rosa nera appassito e una piuma bianca come la neve. Sgranai gli occhi e li presi in mano con le mani che tremavano: perché ho vomitato queste cose? Che significano? Mi chiedevo in continuazione.
La fitta ritornò di nuovo ma stavolta vomitai solo petali neri e rossi altrettanto appassiti.
Le lacrime iniziavano a rigarmi le guance e il naso iniziava a pizzicare: avevo paura... paura di sapere che cosa significava, ma poi iniziai a temere la reazione che avrebbe avuto Harry: non volevo farlo preoccupare gli avevo già causato molti guai.
Le fitte divennero sempre più forti e più frequenti ed io continuavo a vomitare petali e piume nere. <<H-HARRY A-A-AIUTO>> urlai con tutte le forze che mi stavano rimanendo: le fitte nello stomaco divennero sempre più forti, così forti che mi sentivo i miei organi lacerarsi.
La testa iniziava a battere come se il mio cuore si fosse spostato e continuavo a vomitare petali e boccioli sfioriti. Harry arrivò alla velocità della luce <<piccolo che succede?>> urlò preoccupato e, con un balzo, me lo ritrovai seduto accanto. Stavo per perdere i sensi, sentivo delle lacrime rigarmi le guance. Con la mano che tremava, me le asciugai ma erano insanguinate. Sospirai rumorosamente mentre continuavo a vomitare fiori e piume appoggiandomi con la testa sul suo petto nudo <<Draco g-guardami, per favore>> urlò Harry prendendomi il viso con le mani << ...amore mio, ti prego... >> mormorò con le lacrime agli occhi. Perdevo a poco a poco le forze <<no no no no>> sentivo solo <<Severus!>> urlò all'improvviso Harry ma poi... il buio.
Fluttuavo in una specie di limbo oscuro.
Mi sentivo bene, stavo bene ma... volevo Harry, volevo dirgli che ero a posto ma non ci riuscivo.
A poco a poco iniziavo a vedere una fioca luce: starò morendo, pensai subito. La luce divenne sempre più forte ma riconobbi l'infermeria di Hogwarts. La testa continuava a pulsare, mi misi a sedere al centro del letto. Le lacrime insanguinate cadevano copiosamente sulle vecchie lenzuola. Madame Chips si avvicinò al mio letto con le mani intrecciate davanti <<finalmente vi siete svegliato, signorino Malfoy>> disse con il viso leggermente corrucciato <<c-cosa mi è successo, Madame?>> chiesi preoccupato. Madame Chips esitò un istante ma poi chiese <<avete avuto rapporti, di recente, signorino?>> divenni rosso dall'imbarazzo, abbassai la testa ed annuii: cos'altro potevo fare? <<signorino Malfoy, ho fatto il test molte volte e... posso confermare che voi aspettate un bambino>> disse la donna asciutta <<COSA?!>> urlai sgranando gli occhi <<ma io sono un ragazzo!>> la donna negò lievemente con la testa <<non più in parte, avete subito una metamorfosi>> non potevo crederci: aspettavo un bambino. <<ma come sono arrivato qui?>> chiesi con un filo di voce <<vi ha portato il professor Piton>> disse semplicemente la donna. Scostai le coperte dal letto, m'infilai di nuovo le scarpe, presi la mia giacca e mi avviai verso la porta alla velocità della luce <<d-devo immediatamente parlare con il padre del bambino... >> mormorai <<il signor Potter non c'è qui fuori>> disse all'improvviso la donna. Mi voltai di scatto: oramai era assodato che tutti sapevano della nostra relazione <<e sapete dove posso trovarlo?>> chiesi preoccupato <<probabilmente in sala comune>> disse la donna sempre impassibile. Mi avviai di nuovo verso la porta ma la donna disse <<voglio ricordarvi... >> mi voltai di nuovo di scatto << ...che le gravidanze degli angeli, sono molto più veloci e quindi il bambino nascerà tra esattamente cinque mesi a partire da oggi>> disse. Rabbrividii un po' ed annuii uscendo dall'infermeria.
Iniziai a correre diretto verso i sotterranei non curandomi degli sguardi degli altri studenti: dovevo parlare con Harry, con il padre di mio figlio.
Urlai la parola d'ordine e mi avvicinai a quello che doveva essere il dormitorio che condivideva con Ron.
Lo trovai che girava per la camera con le mani dietro la schiena, il viso basso sul pavimento mentre Ron ed Hermione gli mormoravano in continuazione di calmarsi <<come pretendete che io mi calmi!?>> abbaiò furioso <<non so cosa cazzo è successo al mio ragazzo e Piton e Silente vogliono che io me ne resti qui con le mani in mano!>>. Sospirai preoccupato ma Hermione mi vide <<Harry... >> disse semplicemente. Il ragazzo si voltò di scatto e, non appena mi vide, si rilassò lievemente. Hermione e Ron si guardarono e se ne andarono senza dire altro <<come stai, piccolo?>> chiese avvicinandosi preoccupato prendendomi il viso con entrambe le mani. Sorrisi <<adesso molto meglio>> dissi mettendo la mano su una delle sue <<madame Chips ti ha detto che ti è successo?>> chiese preoccupato. Un ondata di ansia mi colse: e se Harry non vorrà questo bambino? E se mi ammazzerà e mi dirà di abortire?. Annuii senza scelta ma poi scacciai quei pensieri e lo guardavo dritto negli occhi; era troppo buono per chiedermi di fare un abominio del genere. Sospirai con un immenso sorriso mentre chiudevo la porta in modo che nessuno sentisse. Harry mi guardò confuso e attendeva in attesa di una risposta << ...ecco... a-aspetto un bambino... >> dissi strizzando un po' gli occhi per paura della sua reazione. Harry all'inizio sembrava non capire e mi guardava in modo strano <<c-cosa significa? N-Non capisco... >> mormorò cercando di capire il significato delle parole <<aspetto tuo figlio>> dissi corrugando la fronte. Harry s'illuminò, mi prese in braccio ed iniziò a farmi ruotare per tutta la stanza <<sono così felice!>> urlava in continuazione <<ok ok ma adesso mettimi giù altrimenti vomito>> dissi con una risata. Harry ubbidì ma mi strinse di nuovo in un abbraccio e mi coprì con le sue enormi ali nere <<non ci posso credere, avremmo un figlio!>> urlò entusiasta <<è meraviglioso, piccolo!>> tuonò entusiasta. Sorrisi anche io anche se avevo, lo stesso, un po' paura.

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