𝙲𝚑𝚒𝚕𝚍𝚑𝚘𝚘𝚍 𝚏𝚛𝚒𝚎𝚗𝚍𝚜 pt 2 -one shot-

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Harry e il nostro Draco purtroppo si separarono non poco dolorosamente.
Il piccolo Malfoy era distrutto ma Harry mantenne la sua promessa e, durante tutta la durata della separazione, i due si scambiarono così tante lettere che sembrava che non si fossero mai lasciati ma, nonostante il tempo sembrasse non scorrere, passarono ben 10 anni.
Durante tutto quel tempo, Draco aveva approfondito l'amicizia con i ragazzi del vicolo, in particolare con Blaise e Pansy ma i pensieri di Draco erano sempre su Harry e la domanda che si poneva in continuazione era: "si ricorderà sempre di me?" E questa cosa lo stava semplicemente facendo impazzire.
Quando il ragazzo gli scriveva di avere dei nuovi amici, il nostro Draco avvampava di gelosia e cercava in tutti i modi di controllarsi.
La promessa che si fecero da bambini gli appagava i pensieri... si perché, nonostante tutto, Draco ci credeva ancora nonostante fossero passati 10 anni.
Se ne fregava dei pregiudizi lui lo amava, ora lo ammetteva, si, lui amava quel ragazzo buono e generoso e sperava con tutto il cuore che anche lui ricambiasse.
Stava fumando nervosamente con un piccolo spiraglio aperto guardando l'innaturale cielo londinese di color azzurro: mai come quel giorno, Londra non era tinta di grigio smog e temporale.
Sullo scrittoio c'era ancora la rosa intagliata.
Draco si avvicinò, la guardò meglio e non poté far a meno di sorridere ma, solo allora, si rese conto delle lettere incise sotto il piedistallo e non poté far a meno di sospirare; ogni volta che guardava quella piccola opera d'arte, una fitta gli raggiungeva il cuore, Harry gli mancava troppo << ...ti manca tanto, vero, tesoro?>> chiese all'improvviso Narcissa preoccupata sbucando dalla porta. Draco la guardò e posò la rosa dov'era << ...sono passati più di 10 anni... >> mormorò <<tu sei innamorato, vero?>> chiese Narcissa con una strana espressione. Draco era sbigottito, non sapeva cosa dire e nel suo cervello centinaia di paranoie e domande affiorano: se sua madre l'avesse scoperto e poi l'avrebbe detto a suo padre, non solo sarebbe stato cacciato di casa, avrebbe anche potuto finire in carcere... ma che gl'importava? Si chiese all'improvviso, già, lui amava Harry, e allora? Perché non dirlo apertamente? suo padre avrebbe anche potuto battere i piedi in terra come un bambino viziato, picchiarlo e cacciarlo di casa ma lui non sarebbe cambiato solo per compiacere la massa. Draco annuì in silenzio mentre di accendeva una sigaretta ma, straordinariamente, anche Narcissa se ne accese una <<io voglio solo il meglio per te>> disse all'improvviso. Draco alzò gli occhi al cielo pronto per la solita predica che diventava più prolissa di quella che avrebbe fatto l'arcivescovo di Canterbury durante la messa domenicale <<ma... se Harry ti rende felice, allora, lo sono anche io nonostante i pregiudizi che posso affiorare>> disse invece Narcissa scoccandogli un bacio dolce sulla fronte. Draco era stupito e le mostrò un enorme sorriso a 32 denti <<vi adoro, madre>> disse semplicemente abbracciandola anche se entrambi avevano la sigaretta fumante tra le dita <<no, io non lo accetto!>> tuonò invece Lucius apparendo dalla porta <<padre... >> cercò di dire Draco <<taci>> urlò ancora una volta Lucius Malfoy <<non puoi sposarti con Harry!>> abbaiò con gli occhi iniettati di sangue come quelli di un cane rognoso <<perché?!>> urlò invece Narcissa con le guance leggermente arrossate di collera <<ti abbiamo già promesso in sposo ad Astoria Greengass>> disse Lucius a bruciapelo <<voi volete affibbiarmi quella zoccola?!>> urlò Draco gettando con violenza la cicca <<si trattano di semplici affari, figliolo>> disse semplicemente <<come cazzo potete parlare così!?>> urlò il ragazzo gesticolando nervosamente <<il matrimonio non è una questione di affari!, una persona si sposa perché vuole passare il resto della vita con chi ama, non per mostrare una bella maschera davanti alla società!>> <<da quale filosofo hai preso queste perle di saggezza?>> chiese invece Lucius con una risata amara <<è la pura verità, padre>> disse invece Draco dirignando i denti <<non mi sposerò con Astoria potesse scendere Gesù Cristo da cielo in questo momento>> <<e allora fuggirai con il tuo operaio in un paesino delle campagne italiane dimenticato da Dio?>> chiese suo padre in tono sarcastico <<si se questo mi renderà felice!>> rispose risoluto il ragazzo <<sei patetico, figliolo>> disse semplicemente Lucius facendo una smorfia ma... in un certo senso, nemmeno lui voleva che il suo unico figlio si sposasse con quella sgualdrina da bordello.
Ma, disgraziatamente, si era messo nei guai con il padre della ragazza e non poteva fare altrimenti.
Ma, in fondo, comprendeva Draco perché... anche lui, in gioventù, stava per scappare con un uomo ma... per quanto lui e Arthur Weasley si amassero, non poteva non dar conto alle minacce di suo padre di ammazzarli entrambi.
Lucius distolse la mente dai suoi pensieri e ritornò a fissare suo figlio <<e tu credi ancora che quel buono a nulla mantenga una promessa che ti fece quando avevate appena 11 anni?>> chiese ancora una volta con quel suo maledetto sarcasmo <<si, ce lo siamo promesso più volte>> disse invece Draco facendo una smorfia <<divertente figliolo, davvero divertente>> disse Lucius con una risata amara e non poté far a meno di rivedere sé stesso negli occhi di Draco <<e poi... vi sposerete e prenderai anche il suo cognome?>> chiese ancora una volta <<basta caro, adesso stai davveeo esagerando!>> urlò Narcissa battendo un piede in terra <<no, mio padre ha ragione>> disse all'improvviso Draco. Narcissa lo guardò preoccupata <<grazie mille padre, io pensavo di chiedere ad Harry di diventare un Malfoy ma... la vostra proposta è migliore>> disse il ragazzo con un ghigno malefico stampato in volto. Sua madre cercò di trattenere le risate mentre Lucius sbiancò paurosamente e non riusciva a replicare. Draco uscì dalla stanza <<signorino Malfoy>> disse all'improvviso una domestica tremando come una foglia d'autunno <<dimmi>> disse il ragazzo docilmente <<c-c'è una ragazza alla porta che chiede di voi, dice di chiamarsi Hermione e dice che è vostra amica>> mormorò la ragazza in imbarazzo <<allora falla entrare>> disse semplicemente Draco <<non vuole, signorino, dice solo che deve dirvi una cosa e poi andrà via>> disse la domestica fissando le iridi grigie di Draco <<va bene allora, puoi ritirati>> disse Draco e se ne andò cercando di non dare peso ai borbottii soffocati di suo padre <<Hermione, dimmi>> disse il ragazzo non appena la ragazza si fece avanti.
Hermione non era affatto cambiata: i capelli erano sempre cespugliosi e la pelle pallida ma era diventata più alta e aveva delle forme molto più generose rispetto a 10 anni prima ma... come sappiamo, Draco preferisce altro e quindi alla vista della ragazza, non gli fece nessun effetto. <<Draco, Harry sta tornando!>> disse prendendogli le mani entusiasta <<d-davvero?>> urlò il ragazzo con un sorriso da ebete stampato in viso <<e tu come lo sai?>> <<mi ha chiamata e ha detto che stava per salire sul treno diretto in città, dovrebbe arrivare a minuti>> disse non potendo far a meno di saltellare <<e allora andiamo, non perdiamo tempo>> disse Draco sorridendo prendendo il cappello e la giacca dall'attaccapanni <<i ragazzi sono già lì ad aspettare?>> chiese mentre marciavano verso la stazione <<s-si>> urlò Hermione cercando di stare dietro al suo passo.
Non appena varcarono la soglia dell'ingresso, Hermione stava per essere getta dalla banchina spinta da un bagaglio e Draco si acquistò un paio di gomitate nelle costole. Da lontano videro l'inconfondibile zazzera rossa di Ron e si avvicinarono <<ce l'avete fatta>> disse entusiasta il ragazzo leggermente rosso poiché Blaise, con la paura di perderlo di vista, gli aveva messo un braccio sulle spalle e non aveva nessuna intenzione di lasciarlo <<si, anche se siamo in anticipo>> disse Pansy controllando un vecchio orologio da taschino che aveva rubato da bambina. Draco si prese una sigaretta e ne passò una ad Hermione e Blaise mentre Pansy fece la stessa cosa con Ron.
I 5 fumarono silenziosamente mentre attendevano il ritorno del loro amico <<Herm, Harry non ti ha detto per quanto tempo resterà?>> chiese Draco leggermente preoccupato <<mi ha detto che... ha provveduto a tutto lui, noi dovevamo solo aspettarlo>> Draco si congelò sul posto: possibile che Harry volesse davvero portarli con sé in Sicilia?! <<e riguardo a cosa?>> chiese Pansy alzando un sopracciglio <<non me l'ha detto, ha detto solo che è una sorpresa>> disse Hermione sospirando e scrollando le spalle <<Draco!>> squittì una voce femminile. Il nostro povero Draco alzò gli occhi al cielo, riconobbe la voce di Astoria e borbottò imprecazioni mentre i suoi amici lo guardavano confuso. Si voltò e perse un battito nel trovarsi di fronte quella sedicenne in calore <<che bello, sai venuto a prendermi alla stazione! Ma quanto ti amo>> squittì mettendosi in punta di piedi per cercare di baciarlo ma Draco si allontanò repentinamente. Astoria lo vide e si accigliò <<perché non vuoi darmi un bacio?!>> urlo incrociando le braccia al petto mentre il corsetto era così stretto da far intravedere buona parte della pelle dei seni <<non provo niente nei tuoi confronti>> disse Draco fumando nervosamente.
Hermione e Pansy si avvicinarono accigliate a Draco e sembrava che volessero fargli da scudo <<e allora lo dico a papi!>> strillò la mocciosa diventando rossa e viola dalla rabbia <<tu sei il mio futuro marito, devi baciarmi!>> <<io credo proprio di no>> disse invece Draco sempre impassibile << ...e poi non sono venuto qui per te, non sapevo nemmeno che fossi partita>>. Astoria alzò un sopracciglio, vide i ragazzi ed iniziò a frignare <<oh bene, hai frequentato troppo questi pezzenti e adesso stai diventando come loro!>> urlò battendo i piedi in terra <<ma c'è un pulsante per spegnere questa cagnetta in calore?>> chiese all'improvviso Pansy guardando i ragazzi. Tutti si lasciarono scappare una risata <<come osi offendermi, inutile contadina!?>> strillò Astoria con le ciocche di capelli al vento <<vuoi fare a botte, cagnetta da bordello?>> chiese Pansy in aria di sfida ma Draco la trattenne per un braccio <<non ne vale la pena>> mormorò <<Draco, tu preferisci difendere lei e non me: la tua ragazza?!>> strillò stizzita: oramai avevano tutti gli occhi puntati addosso <<si>> disse semplicemente Draco <<ma io sono la tua ragazza!>> <<Astoria, per me, tu non sei nessuno>> disse semplicemente Draco <<e allora dimmelo, c'è un altra, vero? È una di queste due sgualdrine che sono con te, vero?>> chiese con delle finte lacrime <<non osare dare alla mia Herm della sgualdrina, brutta cagna!>> strillò Pansy ma fu sorretta appena in tempo da Hermione e Blaise altrimenti avrebbe ammazzato la mocciosa <<no, non è una lei>> disse Draco e, proprio in quel momento, dal treno che si era appena fermato alle loro spalle, dal vagone scese un ragazzo il quale sembrava aver perso del tutto i connotati del tipico ragazzo inglese.
Si avvicinò lentamente con la sua unica valigia in spalla e rimase dietro a Draco facendo segno ad i ragazzi di stare in silenzio ma i ragazzi lo guardavano con la bocca semiaperta, era davvero lui?!.
<<ma che schifo, sei omosessuale!>> strillò Astoria facendo un'espressione disgustata <<si>> disse semplicemente Draco con un sorrisino malefico <<e lui... >> calcò bene la sillaba << ...è molto più buono di te, anche se è povero>> disse << ...siamo stati lontani per ben 10 anni e mi è mancato come l'aria e tantomeno mi sposerò con una cagnetta in calore e viziata come te!>> disse Draco arrossendo leggermente di collera. Harry sorrideva ed era stupito che il ragazzo fosse così arrabbiato da non essersi accorto della sua presenza <<che schifo!>> strillò ancora una volta <<lo dirò a papi così non vedrete mai più nemmeno una nostra misera sterlina>> <<dei tuoi soldi non me ne faccio un emerito cazzo, e adesso, se vuoi scusarmi, starei aspettando una persona>> disse Draco incrociando le braccia al petto ma Astoria gli lasciò sulla guancia un ceffone che risuonò per tutta la stazione di King's cross ma non gli fece tanto male <<addio, Draco Malfoy, mi fai davvero schifo! Razza di scostumato e omosessuale!>> disse alzando un po' il suo vestito, lanciò un occhiata disgustata a tutti i ragazzi e se ne andò con aria altezzosa.
Draco sospirò e si allontanò leggermente per accendersi una sigaretta, ma ormai tutti i pendolari stavano andando via e la stazione diveniva sempre più deserta. Guardò il suo orologio da taschino e sospirò << ...è arrivata questa persona che stavi aspettando, Draco?>> chiese all'improvviso Harry con un sorriso. Il Malfoy alzò un sopracciglio quella voce era troppo familiare ma aveva un lieve accento italiano e dialettale nella voce. Si voltò e fissò il ragazzo con la bocca semi aperta. Harry non era cambiato, era sempre un ragazzo ben piazzato e abbronzato ma adesso Draco era più alto di lui. Draco non riconobbe nessuno tratto di quell'undicenne che salvò dalle grinfie di Piton, no anzi, sembrava un vero e proprio ragazzo siciliano.
All'orecchio portava un piccolo orecchino luccicante, Draco sapeva che solo le donne potessero portare gli orecchini ma forse il modo di vestirsi in italia era diverso, pensò ma, in ogni caso, lo rendeva ancora più bello.
Harry gettò la sua valigia a terra, non ci pensò due volte e si fiondò nelle braccia del biondo affondando il viso nel suo petto <<Harry, mi sei mancato tanto>> mormorò Draco passando una mano in quel, mai cambiato, caos che aveva come capelli quasi scoppiando a piangere <<anche tu>> disse Harry anche se non poteva essere più felice <<non posso credere di non essere stato qui, accanto a te per tutto questo tempo>> Draco sorrise <<ma se te ne vai di nuovo ti ammazzo>> disse stringendo la presa. Harry sorrise <<Draco>> <<yes?>> <<ti amo>> says Harry with a big smile print on his face <<uhm, what does it mean?>> <<oh, nothing>> says Harry but Draco Kisses Harry <<ti... amo... anche io>> disse Draco sorridendo 🏳️‍🌈sorry guys, ho dovuto scrivere all'improvviso in inglese altrimenti non avrebbe fatto lo stesso effetto🏳️‍🌈 non curandosi degli sguardi disgustati di qualche pendolare <<come mai sei tornato?>> chiese Draco passandogli un braccio sulle spalle <<dovevo mantenere una promessa>> disse Harry con un sorriso guardando le ragazze <<quale promessa?>> chiese Pansy alzando un sopracciglio <<beh, da piccoli promisi a Draco che vi avrei portato con me in Sicilia>> disse Harry con un sorrisino imbarazzato <<cosa?!>> urlarono tutti all'unisono <<tutti noi?!>> urlò Hermione con la bocca semiaperta <<si, ho provveduto già a tutto io, voi non dovete fare altro che preparare le valige>> <<m-ma noi non... >> mormorò Ron <<tranquilli, lavorerete con noi nella nostra azienda e la nostra casa è la più grande del paese, ci staremo tutti>> <<Harry... >> <<no, non obbiettate, devo mantenere una promessa>> disse Harry con un sorriso. I ragazzi si guardarono <<ci sei mancato tanto>> dissero Hermione e Pansy abbracciando il ragazzo <<anche voi, ragazzi>> disse Harry sorridendo <<quando partiremo>> chiese Blaise <<domani all'alba vi va bene?>> chiese Harry alzando un sopracciglio <<ah>> dissero tutti all'unisono <<che succede?>> chiese Harry con una risatina ma lo stesso leggermente  preoccupato <<n-non ce lo aspettavamo>> disse Blaise grattandosi la nuca <<beh, è meglio partire il prima possibile e poi... non credo che voi abbiate tante cose da mettere in valigia>> disse Harry guardando Draco <<no infatti, ma solo qualche abito basterà?>> chiese Hermione pensierosa <<si, poi ne avrete altri una volta arrivati>> dissero non appena svoltarono la strada, si trovarono di fronte la carrozza dei Greengass parcheggiata davanti alla casa di Draco <<o cazzo>> mormorò Draco mentre proprio in quel momento Astoria e suo padre uscirono e, non appena adocchiarono Draco, si avvicinarono furiosi <<tu>> urlò l'uomo prendendo Draco per il collo della camicia <<come hai osato dare della sgualdrina alla mia adorata figliola?!>> urlò <<lo pensiamo tutti>> borbottò invece Pansy incrociando le braccia al petto ma Draco annaspava in cerca di aria. Harry si accigliò <<lascia stare il mio ragazzo, brutto bastardo!>> urlò e con uno scattò tirò via Draco il quale per poco non cadde sull'asfalto ma Harry mise la mano in tasca e giocherellava con il suo coltellino svizzero <<prenditela con me>> disse dandogli uno spintone ma l'uomo non capiva poiché Harry parlava un inglese misto a siciliano.
Il ragazzo si mise una mano sul collo ed ispirava ed espirava rumorosamente mentre Hermione lo sorreggeva per un braccio <<stai bene, Draco?>> chiese preoccupato Harry  voltandosi. Draco annuì in silenzio <<ma che schifo papi, hai sentito? Ha parlato in un'altra lingua!>> squittì Astoria <<Astoria, sali in carrozza e non parlare!>> tuonò invece suo padre. Astoria sospirò e salì sulla carrozza senza replicare <<e tu... >> indicò Draco mentre si avvicinava traballando ancora sorretto da Hermione << ...mi fai solo schifo!>> urlò <<tuo padre si può dimenticare tutti i nostri accordi; sono saltati>> disse e salì anche lui in carrozza.
Draco sospirò <<stai bene?>> chiese ancora una volta Harry <<si, tranquillo, c-ci vuole molto di più per ammazzarmi>> disse Draco con una mezza risata. Tutti sospirarono ma riacquistarono il loro buonumore non appena videro la carrozza andare via <<bene, allora domani mattina nella stazione di King's cross non tardate>> disse Harry <<ma tu dove alloggi?>> chiese Hermione alzando un sopracciglio <<ho un amico che... mi deve un favore>> disse Harry sorridendo ancora <<dormirò da lui>> disse sorridendo a Draco il quale arrossì un po'.
<<a domani>> dissero tutti e si salutarono. Draco sorrise e prese Harry per mano ed entrarono in casa <<tesoro, ma dov'eri finito?>> chiese Narcissa avvicinandosi preoccupata <<scusatemi madre ma... Hermione mi ha trascinata alla stazione... >> guardò Harry e poi sua madre <<Harry>> disse Narcissa prendendogli il viso con entrambe le mani <<ma quanto sei cresciuto, sei davvero un uomo>> disse Narcissa con un immenso sorriso <<grazie signora Malfoy>> disse Harry un po' in imbarazzo <<su vieni>> disse Narcissa portandolo nel salone << ...qui non è cambiato nulla... >> mormorò con un sorriso <<su, raccontami tutto, come sta tua madre?>> chiese con un luccichio negli occhi <<molto bene>> disse Harry con un sorriso <<ma hai preso un po' di accento italiano>> gli fece notare Narcissa <<eh si, sono 10 anni che non mettevo più piede nella mia terra natale>> disse Harry con un piccolo sorriso imbarazzato <<ma sei venuto solo per mantenere la tua promessa, non è vero?>> chiese Narcissa con un sorriso sarcastico <<esatto>> disse Harry con un sorriso ma Narcissa aggrottò leggermente la fronte << ...mi hanno detto che avete avuto un diverbio con Astoria... >> <<si, quel porco di suo padre voleva ammazzare Draco>> ringhiò Harry mettendosi istintivamente la mano nella tasca dov'era il coltellino svizzero <<oh, non preoccupatevi, è tutto passato, adesso>> disse Narcissa con un sorriso rassicurante <<che intendete, madre?>> chiese Draco stringendo la mano di Harry <<tuo padre, ha fatto tutto lui>> disse semplicemente la donna facendo spallucce <<e adesso dov'è?>> <<eccomi>> disse Lucius sbucando dal nulla con un cofanetto in mano <<padre io... >> mormorò. Lucius gli fece segno di stare zitto <<tranquillo, so che domani andrai via con Harry e con i tuoi amici>> disse semplicemente con un sorriso. I ragazzi e Narcissa si guardarono attoniti mentre Lucius si avvicinava aprendo il cofanetto e tirandone fuori un Revolver bianco e oro <<tieni figliolo>> disse semplicemente. Draco sgranò gli occhi e si girò e rigirò la pistola tra le mani << ...potrebbe servirti in caso di emergenza... >> disse Lucius stando sul vago <<ecco... posso dire solo... grazie, padre>> disse Draco ancora a bocca aperta ma alzandosi e stringendo suo padre in un sincero abbraccio <<ma perché l'avete fatto?>> <<purtroppo non posso dirvelo ma... mi basta sapere che sarete felici insieme in Italia>> disse semplicemente <<si però, se non c'inviterete al matrimonio, ci arrabbieremo>> disse Narcissa alzando la testa con aria altezzosa. Draco e Harry arrossirono un po' e sorrisero <<sarete la prima a saperlo, madre>> disse Draco con un sorriso stringendo la mano di Harry.
I due passarono la giornata a preparare la valigia e a parlare del più e del meno. Principalmente Draco voleva sapere di tutti i ragazzi siciliani che Harry aveva conosciuto ma il ragazzo ridacchiava e continuava a dire che non doveva preoccuparsi e che, durante tutto quel tempo, aveva pensato solo a quanto si sarebbero ricongiunti.

Draco sbadigliò con un sorriso e si accese una sigaretta mentre Harry dormiva sul suo petto con un sorriso malizioso stampato in volto. Avevano fatto l'amore per la prima volta  e... Draco non poteva essere più che felice, il ragazzo più felice del mondo. Guardò Harry e gli accarezzò la guancia con l'indice mentre fuori imperversava il temporale.
Ma, all'alba, Draco si svegliò di scatto. Harry non c'era nel letto, ma gli aveva lasciato solo un biglietto. Draco accese il lume che si trovava sul comodino e lesse il biglietto che diceva:

"Amore, scusami se non c'ero nel letto con te ma... mi sono ricordato solo adesso che dovevo fare una cosa di estrema importanza.
Ti aspetto alla stazione

Tuo Harry"

Draco si rivestì velocemente, mise il Revolver nella tasca dei pantaloni con inserite quattro pallottole nel tamburo: non si poteva mai sapere.
Si mise il cappello, prese la valigia rimasta accanto alla porta e si diresse verso la porta d'ingresso.
Si guardò un'ultima volta intorno, consapevole che sarebbero passati anni prima di ritornare lì e sorrise.
Sospirò mentre la servitù iniziava a svegliarsi e a gironzolare per casa come dei fantasmi di dannati.
Draco si aggiustò il cappello in testa e si chiuse la porta alle spalle mentre la leggera pioggerellina lo bagnava.
Arrivò in men che non si dica alla stazione, oltrepasso la biglietteria ancora chiusa. i ragazzi erano li già da 20 minuti, avevano già messo i loro pochi bagagli in un vagone e aspettavano loro due facendosi calore standosene stretti uno accanto all'altro <<buongiorno>> disse Hermione sbadigliando non appena Draco si fece avanti <<buongiorno>> disse Draco con un sorriso salendo nel vagone e posando la sua unica valigia accanto ai fagotti dei ragazzi <<ma Harry dov'è?>> chiese Pansy appoggiandosi sulla spalla della sua migliore amica <<non lo so>> disse Draco leggermente preoccupato <<ha detto che dovevo venire direttamente qui>> <<beh, deve sbrigarsi, il treno sta per partire>> disse Blaise mentre uno sbuffo di vapore svegliava Ron il quale se ne stava abbracciato a lui con la testa sulla spalla. Un lungo fischio li distolse dai loro pensieri, i ragazzi salirono sulla scaletta mentre Hermione distribuiva i biglietti che Harry le aveva dato il giorno prima ma Draco era in ansia: è tutta una montatura? Harry non vuole partire? Dove sarà? Gli sarà successo qualcosa? Si chiese in continuazione.
Il treno iniziò a muoversi <<Ei>> urlò Harry inseguito da due uomini armati di coltello. <<HARRY!>> urlò Draco reggendosi al corrimano di ferro <<arrivo, aspettatemi!>> urlò il ragazzo con una risata ma il treno iniziò a prendere velocità. Harry stava per essere preso da quegli uomini ma Draco sfoderò il Revolver, lo puntò e, con la mano che tremava, sparò i quattro colpi in canna i quali li ferirono colpendoli alle gambe. La banchina stava per terminare ma Draco si sporse di più <<afferra la mia mano>> urlò. Harry allungò il braccio fino allo spasmo ma Draco riuscì a prenderlo per il braccio e a tirarlo sulla scaletta <<pre-prendete questo, brutti stronzi>> urlo soddisfatto mostrando ai due uomini feriti il dito medio ma ormai erano solo delle figure sfocate.
<<s-stai bene?>> mormorò Draco standosene seduto a terra con Harry stretto al petto <<s-si>> disse Harry quasi con il cuore in gola per colpa di quella folle corsa <<ma che cazzo hai fatto?>> <<do-dovevo farla pagare a-al padre di A-Astoria, n-no?!>> chiese sorridendo <<ma tu sei pazzo!>> urlò Draco stringendolo di più <<potevano ammazzarti!>> <<e tu che hai sparato loro alle gambe, invece?>> chiese Harry con una risata mentre si alzavano <<dettagli>> mugolò Draco <<a distanza di dieci anni, mi hai salvato ancora una volta>> disse Harry mentre andavano a sedersi <<sei il mio unico amico>> disse Draco con un sorriso stringendoselo ancora di più al petto mentre il sole iniziava a sorgere. Draco si chiese se quei due bastardi fossero morti dissanguati sulla banchina ma poi  guardò i suoi amici i quali si erano addormentati  uno appoggiato all'altro e poi Harry... ma adesso a loro non importava nulla perché, infondo, stavano per iniziare un nuovo capitolo della loro vita lontano da li ma... la cosa più importante era che fossero tutti insieme.

Spero che vi sia piaciuta 🌺🏳️‍🌈

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