2. "Guardando Avanti..."

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"Jenny, scusa per quello che ti ho detto ieri. Non pensavo veramente quelle cose, ti prego perdonami, non lasciarmi solo, perdonami. Ti A..."
*driiiiiiiiiin driiiiiiiiiiiiiiiin*
Mi svegliai di soprassalto con il cuore che sembrava volermi schizzare via dal petto e mi resi conto che era tutto solamente un sogno e che quei momenti che tanto avevo amato non sarebbero mai piu ritornati. Mi alzai dal letto con la consapevolezza che quella mattina non sarebbe stata la stessa di sempre, con la consapevolezza che da quel momento in poi Jennifer doveva sbarrare le porte al passato e spalancare i cancelli al futuro.
Era il mio giorno libero, niente lavoro, niente esami in vista e niente impegni importanti, cosi decisi di mandare un messaggio a quella che era la mia migliore amica da sempre.
"Tesoro mio perdonami se ieri sono sparita cosi ma avevo bisogno di stare da sola. Ti va di vederci cosi ti racconto tutto davanti ad un bel bicchiere di vino?"
La sua risposta non tardó ad arrivare...
"Jen, mi hai fatto preoccupare. Per te ci sono sempre. Tra poco passo a prenderti. Fatti trovare pronta."
Infilai il primo paio di jeans e la prima maglietta che mi capitarono a tiro e cercai di nascondere, goffamente, gli occhi arrossati e gonfi dalle lacrime della sera prima sotto un vecchio paio di occhiali da sole che erano esageratamente grandi per il mio piccolo viso.
"Ciao Mamma, io esco con Agnese, ci vediamo dopo".
Non le diedi nemmeno il tempo di rispondermi che gia avevo chiuso la porta di casa... Non avevo voglia di farmi vedere in quelle condizioni e tantomeno di spiegarle perché sua figlia era ridotta cosi.
Non appena vidi Agnese mi aggrappai a lei in un abbraccio consolatorio, in uno di quegli abbracci dove non servono le parole per capire che qualcosa non va e scoppiai di nuovo in un pianto inconsolabile.
Tra le lacrime e i singhiozzi riuscii solamente a dire "È finita. Questa volta è finita veramente. Denis mi ha lasciata."
Senza dire niente, mi abbracció ancora più forte e dopo avermi calmato un po mi sussurrò all'orecchio:
"Jen, forse è meglio così. Non era il ragazzo giusto per te. Meriti di meglio, meriti qualcuno che ti ami veramente. Ora smetti di piangere e asciugati quelle lacrime...quello la non merita nemmeno mezza delle tue lacrime".
Dopo avermi calmata un po' mi guardò e mi disse con un sorrisetto provocatorio:
"Stasera. Niente scuse. Niente impegni. Ce ne andiamo insieme in quel pub dove ogni sera fanno una festa. Stasera è la serata Karaoke."
" No, no, non se ne parla proprio, non me la sento. Ma non vedi in che condizioni sono. Non..."
" Senti Jen, non accetto nessun no. O mi dici si o vengo a prenderti con la forza stasera, e non mi interessa nulla se ti trovo in pigiama, ti ci faccio entrare in pigiama in quel pub. Quindi... A te la scelta tesoro"
In quel momento un sorriso mi spuntó sulla bocca, guardai Agnese e le dissi:
" Riesci sempre a farmi sorridere. E va bene. Pub sia."
" Vedrai, ci divertiremo... E poi... Ho sentito dire che girano un sacco di ragazzi carini. Parlano di un gruppetto, sono in 5, sono la fortuna di quel pub. Le ragazze vanno la solo per vedere loro."
" Sempre la solita sei! Pensi sempre ai ragazzi!"
" Jen, mettiti in tiro stasera che andiamo a fare conquiste! Ti passo a prendere alle 20:00. Puntuale, mi raccomando! A dopo!"
" Ecco vedi? Sempre la solita! A dopo scema!...e grazie "

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