31. " Un Ballo Speciale "

69 5 9
                                    

" Niall ma cosa?!... " dissi sottovoce.
" Smettila di pensare e lasciati andare Jen."
" Ma di sotto ci sono gli altri, siamo da Harry... Niall..."
" Io ti voglio, tu mi vuoi, e non negare perché quella bachata parlava chiaro. Quindi ora stacca la spina del controllo e togli questi freni. Ti voglio e adesso " aggiunse Niall prendendomi in braccio e spalancando una porta con la punta del piede.

Era vero, aveva ragione. Lo volevo, volevo lui e tutte quelle sensazioni che mi faceva provare ogni volta e resistergli non era di certo il mio forte.

Entrammo in quella stanza buia, che rimase tale per poco perché subito Niall accese la luce.
Una camera si era aperta davanti a noi, con un letto bellissimo, diverso dai soliti letti.
Era circolare, con delle coperte rosso vermiglio e le pareti di un colore che non saprei definire con una tonalità precisa. Non erano né grigie, né nere, ma una via di mezzo che regalava a quella stanza un tocco di classe unico.
Una porticina nera nascondeva qualcos'altro sul lato sinistro ma, in quel momento, Niall non era intenzionato a farmi scoprire cosa ci fosse li dentro.

" Niall io... Non... "
" Shhhh " mi rispose mettendomi un dito sulle labbra.
" Questa è come se fosse casa mia, stai tranquilla e goditi questo momento. " aggiunse mentre chiudeva la porta a chiave e spegneva di nuovo la luce facendo calare l'oscurità su di noi.

Un battito di mani e delle luci soffuse, accendendosi da dietro al letto, avevano donato a quella camera un'atmosfera romantica e passionale allo stesso tempo, aiutata dal rosso che emergeva con il chiarore che si era appena creato.

" Adesso la bachata la balli con me " mi disse avvicinandosi e sfiorandomi la vita.
All'improvviso, la stanza si era riempita di una melodia che non riuscivo a capire da dove provenisse e, sulle note di "Darte un beso" di Prince Royce, Niall si avvicinó e mi tiró a sé stringendomi come se non volesse più lasciarmi andare.

Quella stretta mi aveva fatto trasalire. Mi era mancato, tanto, troppo, mi era mancato come manca il sole alle piante, come manca una mamma al suo bambino... Mi era mancato ed ero consapevole che non avrei piu potuto fare a meno di lui nella mia vita.

" Fammi vedere cosa sai fare ballerina... Volevi prococarmi? Beh adesso metti in campo le tue abilità e fammi sognare " mi sussurrò, mentre la sua mano accarezzava il mio braccio.
E sulle note di quella bachata che stava ormai per finire e delle altre che stavano per cominciare, iniziai il mio ballo.

Quella sera avevo indossato una camicetta rosa che avevo sblusato nella mia gonnellina bianca. Mi allontanai da Niall e, sostenendo il suo sguardo, sfilai la camicia da dentro la gonna e, mordendomi il labbro, iniziai a sbottonare sensualmente, uno ad uno, i bottoni che la tenevano chiusa.
Tra un bottone e l'altro mi avvicinavo a lui e, strusciando corpo e mani su di lui, accendevo sempre di più il suo desiderio.

Il ritmo della bachata, l'atmosfera che si era creata in quella stanza, e il desiderio di Niall che cresceva a vista d'occhio, avevano infuocato ogni singola particella del mio corpo e, con fare sempre più sensuale, sbottonai tutta la mia camicia e la lasciai cadere a terra.

Mi avvicinai di nuovo a Niall e questa volta era per renderlo protagonista.
Anche lui aveva una camicia e la cosa facilitava quel mio piccante gioco.
Gli regalai un passionale bacio e mi lasciai trasportare dal ritmo utilizzando il suo corpo quasi come se fosse un palo da lap dance.

Sotto ai miei tocchi e a quel mio sensuale ballo, i suoi respiri diventavano sempre più affannosi e il suo desiderio non lasciava più spazio nemmeno alla minima immaginazione. Era al limite, mi voleva, ma questa volta ero io a comandare il gioco.

Iniziai lentamente a sbottonare la sua camicia di jeans mentre il mio corpo continuava ad animarsi strusciandosi sul suo.
Tutto ad un tratto mi prese le mani cercando di mettere fine o quanto meno accelerare quella tortura.

" Oh Jen ti prego, Jen..."
Questa volta fui io a posare il mio dito sulle sue labbra e, continuando a slacciare la sua camicia, gli dissi sensualmente:
" Ricordi? L'attesa del piacere è essa stessa il piacere "

Eravamo entrambi molli, i vestiti erano completamente impregnati d'acqua, ma in quel momento nulla poteva ostacolare la nostra passione. Era tutto passato in secondo piano, anche il fatto che al piano di sotto ci fossero i nostri amici che ci stavano ormai dando per dispersi. La musica continuava e io non avevo intenzione di smettere... Quel ballo non era ancora finito.

Gli sfilai la camicia e la feci cadere a terra, lasciando che il suo petto nudo e bagnato sfiorasse la mia pelle. A quel tocco le mani di Niall non riuscirono più a rimanere ferme e, freneticamente, mi tolse di dosso il reggiseno di pizzo nero e tirò via la gonna bianca che ancora mi copriva.

Mi stava per togliere il resto della lingerie, quando gli presi le mani e me le portai sui fianchi.
" No, non ora " gli dissi io prima di posare le mie labbra sul suo petto.

Fu un tocco umido, nuovo. Le mie labbra, passando su di lui e lasciando sensuali baci sulla sua pelle, si portavano via quelle fresche goccioline che i peli del suo petto avevano trattenuto, rendendo quel passaggio uno scorrere setoso.

Quella situazione non aveva acceso solo Niall, stava incendiando anche me ed ogni tocco in più era una nuova fiamma che si aggiungeva al grande fuoco che sentivo dentro.

Arrivai con le mie labbra al suo ombelico, staccai la mia bocca dalla sua pelle, alzai il viso, lo guardai negli occhi e, mettendo le mie mani sui suoi fianchi, mi inginocchiai.
D'istinto Niall posò le sue mani sulle mie spalle e io, sempre più infuocata, gli slacciai i pantaloni.
Mantenevo il mio sguardo fisso nei suoi profondi occhi blu, mentre la mia mano faceva scorrere la cerniera che liberava il suo desiderio da quella presa ormai troppo stretta.

" Oh Jen " continuava a ripetere mentre le mie mani avevano fatto scivolare via in un solo tocco tutto il tessuto che copriva la sua pelle, lasciandomi con il viso davanti al suo desiderio nudo, completamente nudo e caldo.

Decisi che dovevo farlo penare ancora un po' così scesi ancora di più con il mio viso e posai le mie labbra nel suo interno coscia. Iniziai a passare la mia bocca lungo le sue gambe lasciando piccoli cerchietti con la mia lingua che facevano trasalire Niall, ormai al limite della sopportazione.

Tornai lentamente verso l'alto e, di colpo, assaggiai il suo desiderio avvolgendolo nel calore e nella morbidezza della mia bocca.
In quel momento sentii Niall sussultare mentre le sue mani giocherellavano con i miei capelli.
Seguendo il ritmo della musica, la mia lingua e le mia labbra avevano iniziato a giocare regalando a Niall un momento di puro godimento.

Lo avevo torturato, ma in quella tortura avevo preso parte anche io perché quel piccante gioco non aveva fatto altro che accendere ancora di più il mio desiderio.
Il mio corpo aveva iniziato a mandarmi segnali che non potevano più essere ignorati. Lo volevo, ora.

Mi allontanai lentamente dal desiderio di Niall e mi alzai in piedi spostando le sue mani sui miei slip che furono subito fatti scivolare per terra.
Eravamo nudi, bagnati e pieni di voglia.
Senza dire una parola ma con gli sguardi incollati come calamite, Niall mi prese e mi buttó sul letto.

" È stata la bachata più bella della mia vita " mi disse mentre il suo desiderio, senza preavviso, aveva riempito il mio investendo il mio corpo con un'ondata di brividi intensi e incontrollabili.

Trasportati dal ritmo latino di quelle musiche in sottofondo, i nostri corpi si muovevano in una sensuale melodia che sembrava non volesse vedere la fine.

Le nostre mani, intrecciate sopra alle nostre teste, accompagnavano l'intreccio continuo delle nostre lingue che non si stancavano mai di esplorare l'altro.

La passione e la sensualità facevano da padrona in quella stanza, mentre noi, guidati dalla nostra voglia, soddisfavamo il nostro piacere che tra brividi e sensazioni indescrivibili arrivò al culmine, lasciandoci appagati e dolcemente abbracciati.

Rimasi li, qualche istante, a godermi quell'abbraccio pieno di amore e consapevolezze, a godermi la sua pelle sulla mia e il suo respiro che andava all'unisono con il mio. Rimasi li a godermi l'amore.

" Ti prego, solo un minuto " dissi guardando Niall che, accarezzandomi i capelli, mi aveva regalato un sorriso.
E così, avvolta tra le sue braccia, chiusi gli occhi e rimasi a godermi gli ultimi istanti di quella notte d'amore.

PALLOM Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora