" Stavo per chiamare i servizi segreti... ma dove eri finita? "
" No ma buongiorno anche a te Agn... "
" Quando stai con il tuo fidanzatino sembra che ti rapiscano gli alieni "
" Scusa, hai ragione... ma non puoi capire cosa è successo stanotte. Anzi, ti chiamavo per dirti di raggiungermi qui da Niall se puoi. Sono sola tanto. Pranziamo qui e ti racconto tutto. "
" Anche io ti stavo cercando perché dovevo parlarti e volevo dirti se pranzavamo insieme oggi. Dammi giusto il tempo di prepararmi e arrivo. Devo portare qualcosa? "
" Solo se vuoi qualcosa in particolare. Il frigo qui è pieno "
" Allora fai tu. Mi affido alla tua creatività ai fornelli. A tra poco love"
" Corro in cucina allora. A dopo amore "Lo stereo continuava a suonare e decisi di lasciare ancora un po' di musica a farmi compagnia. Alzai gli occhi e vidi che l'orologio segnava le 12:30.
" Cazzo!" esclamai. Dovevo sbrigarmi.
Andai di corsa in cucina e, aprendo il frigo, vidi del caciocavallo e della 'nduja aperta. Il cassettino della verdura offriva delle zucchine, così decisi di prepare un bel risotto. Erano la mia specialità.
Mentre il suhetto andava, preparai anche la tavola così Agnese avrebbe trovato tutto pronto.Dall'altra stanza il cellulare aveva iniziato di nuovo a squillare.
SEI
UNA
STRONZA
MA
SAPPI
CHE
TE
LA
FARO'
PAGARE.
Una parola a messaggio, cosi che arrivassero tutte notifiche e io leggessi. Non gli risposi, doveva rimanere così , sul filo. Avevo colpito in pieno e un sorrisetto compiaciuto apparve sulle mie labbra al pensiero che Niall aveva accusato il colpo. Non solo lui sapeva giocare. D'altronde mi aveva insegnato lui a farlo ed era proprio il caso di dire che l'allieva aveva superato il maestro... o almeno fino a quel momento.Un invitante profumino che veniva dall'altra stanza mi ricordava che dovevo tornare ai fornelli prima di mandare a fuoco la mia nuova casa. Giusto il tempo di finire di mantecare il riso che suonò il campanello.
" Se ci fossimo messe d'accordo non avremmo avuto lo stesso risultato " dissi ad Agnese aprendo la porta.
" Trovo pronto? C'e un profumo qui dentro! " esclamò lei entrando e seguendomi in cucina.
" Risotto con zucchine, caciocavallo e un pizzico di 'nduja " dissi io rempiendo i piatti.
Era squisito. Cremoso, filante e piccante al punto giusto. Anche Agnese aveva apprezzato, tanto da prenderne un secondo piatto.
Finimmo di pranzare e andammo a prenderci un caffè in terrazzo." Inizi tu o inizio io? " mi disse tenendo la tazzina in mano.
" Vai prima tu che sono curiosa "
" Ok... allora Jen ti ricordi il tizio dell'agenzia? "
" Marco giusto? "
" Ehm... si... proprio lui. Mi ha chiesto di nuovo di uscire "
Cacciai un urlo e abbracciai di getto la mia amica. Quando eravamo andate in agenzia era rimasta folgorata da quel ragazzo ed ero proprio contenta che fosse riuscita ad avere un appuntamento con lui.
" Non posso crederci! Sono troppo contenta per te Agn! Racconta... "
" Da quando gli ho mandato il messaggio per prenotare la vacanza abbiamo sempre parlato. È veramente simpatico e sembra anche dolce, almeno dai messaggi. Poi qualche giorno fa mi ha chiesto se volevamo prenderci un gelato insieme e non potevo di certo dire di no. Sarà la volta buona? "
" Vedrai che stavolta andrà bene. Se ti piace veramente buttati e non avere paura. Non risparmiarti nemmeno un minimo e mostra tutta la tua bellezza e la tua brillante personalità . Poi, come tutte le cose, sarà il tempo a dirci la verità, ma intanto vivitela e sii felice " le dissi io accarezzandole la mano.
" Ma dimmi un po' ... quando dovreste vedervi? " aggiunsi.
" Dovevamo vederci stasera, ma Harry proprio stamani mi ha detto che Niall ha organizzato una cena. "
" Una cena? Stasera? "
" Si Jen... non te l'ha detto ancora?"
" Ehm direi di no. Ha altri pensieri per la testa... " dissi sopprimendo una risatina e ripensando a quello che era successo qualche ora prima.
" Comunque alla fine nemmeno lui poteva più stasera e quindi usciamo di nuovo domani sera.Non vedo l'ora. Ma ora basta parlare di questa cosa, tu piuttosto che novità hai? "
" Tieniti forte Agn. Io ancora stento a crederci. Vedi questa casa ? Bene... da oggi è anche casa mia " e le mostrai il mazzo di chiavi.
" Ma cosa stai dicendo!" esclamò lei toccando il portachiavi.
" Sono senza parole. Ma veramente ti ha detto di venire a vivere con lui e ti ha dato le chiavi? Mi stai prendendo in giro dai. Stai scherzando... " aggiunse guardandosi attorno incredula.
" No no, dico sul serio. Ieri sera, a sorpresa, mi ha portato a conoscere i suoi genitori ed è una cosa che non aveva mai fatto con nessuna. Poi quando siamo tornati a casa mi ha portato qui fuori, ha versato due calici di chardonnay e mi ha detto se volevo vivere insieme a lui perché si sente vuoto senza di me. E mi ha dato il mazzo di chiavi. "
" No vabbè non ci posso credere... e tu? "
" E io? Secondo te? Mi sono messa a piangere e gli ho detto di si. E siamo stati tutta la notte qui fuori. Ci siamo addormentati abbracciati sul divanetto. Mi sentivo in estasi Agn. Quasi mi vergogno a provare cosi tanta felicità. Mi sembra di vivere un sogno, credimi. "
" Amore mio. Lo sai già come la penso. Ti meriti tutto questo e molto di più. Ma dimmi un po'... Tua madre? Cosa ne pensa? "
" Devo ancora parlarle. È successo tutto così inaspettatamente che non ho avuto nemmeno il tempo di elaborare e dirglielo " le risposi io facendo una piccola risata.
" Le parlerò dopo o domani. Tanto se stasera stiamo a cena mi fermo di nuovo a dormire qui. Sono sicura che sarà contenta anche se un po' triste perché non starò più a casa insieme a lei. Lasciar andare una figlia non è mai facile. Per fortuna mio padre oggi dovrebbe tornare. Non sappiamo ancora l'ora precisa ma l'arrivo è finalmente vicino. "
" Ma a proposito di tuo padre. Lui sa di Niall? "
" Si si, gli avevo accennato qualcosa ma sicuro mia madre gli ha raccontato tutto. Conoscendola non ha perso un minuto. Speriamo prenda bene anche il fatto che me ne vado via da casa "
" Ma si Jen. Anche tuo padre vuole che tu sia felice e se tu sei felice in questa casa, sarà felice anche lui. Poi vedrai, appena conoscerà Niall gli piacerà subito. Ti tratta come una principessa e ogni padre sogna un uomo così per sua figlia. "
" Speriamo che hai ragione. Non vorrei che i loro giudizi e le loro paure possano rovinare questo momento "
" La vita è tua Jen. Sono i tuoi genitori, é 'vero, ma non possono decidere per la tua vita. Stai tranquilla e pensa positivo. Per quello che li conosco, e direi di conoscerli un bel po' , ti dico che saranno orgogliosi di te e delle scelte che stai prendendo. Stai facendo un passo importante e loro possono solo che essere fieri della loro figlia. "
" Grazie Agn. Ti voglio bene "
" Ti voglio bene anche io. E te ne vorrò ancora di più quando mi inviterai spesso qui a prendere il sole e a fare le pettegole insieme " disse Agnese ridendo e stringendomi nelle sue braccia in un abbraccio che sapeva di felicità.Eravamo entrambe felici, i sorrisi sui nostri volti e gli occhi luccicanti parlavano più di tutte quelle parole che ci eravamo dette e non c'era cosa più bella di guardarsi negli occhi e scoppiare a ridere per la troppa felicità. Ce lo meritavamo. Finalmente.
Tra il pranzo e quella bella chiacchierata si erano fatte le 16:00.
Agnese si guardò il polso e si alzò di botto.
" Devo scappare. Non mi ero resa conto dell'orario. "
" Vieni, ti accompagno alla porta. "
Stavo dando un abbraccio ad Agnese per salutarla e la porta di casa si aprì ancora prima che io potessi abbassare la maniglia.
Era Niall.
" Oh ciao Agnese " disse entrando.
" Hey. Scusa ma devo scappare. Ci vediamo stasera tanto. A dopo piccioncini."
" Quanta fretta! " esclamò Niall ridendo e la salutò mentre lei stava già scendendo le scale.
" Ciao amica mia. A stasera " gridai io con la testa fuori dalla porta.Tornai dentro e Niall si era già seduto sul divano del salone. Mi guardava e mi faceva cenno con la mano di andarmi a sedere accanto a lui. Era tornato e con lui era tornata anche la sua voglia di giocare. Chiusi a chiave e gli andai vicino . Era ora di giocare... di nuovo.
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PALLOM
Roman d'amour"Le sue mani sfioravano la mia pelle ma riuscivano a toccarmi l'anima come nessuno aveva mai fatto... Ogni suo singolo tocco su di me era come una nota suonata perfettamente in una sinfonia che avrei voluto non avesse mai fine..." Quando Jenny incon...