32. "Pensieri E Paure"

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Il calore che emanava il suo petto si infondeva sulla pelle del mio viso quasi come a riscaldare i miei pensieri.
Erano tanti in quel momento, la mia testa non smetteva di pensare al fatto che quella notte avrei dormito a casa mia, nel mio letto, da sola.

Le ultime notti passate con Niall erano state così intense che ora era come se non potessi più farne a meno.
Addormentarmi con il suo respiro accanto al mio viso e svegliarmi con il calore del suo corpo che si irradiava in tutto il letto, erano diventate le parti più belle della mia giornata, parti che questa volta non avrei avuto e mi sarebbero mancate.

Come il sole manca alle piante, a me sarebbe mancato il mio di sole, un sole di nome Niall Horan.

La sua voce mi distolse da quei pensieri.
" Piccola, a cosa pensi?" mi disse, con tono preoccupato, mentre le sue dita accarezzavano i capelli che si affacciavano sul mio volto.
" Niente di importante " risposi io, portandomi la sua mano sulla labbra e lasciandogli un piccolo bacio.
" Dammi un bacio, ne ho bisogno " aggiunsi alzando la testa verso l'alto e guardando Niall negli occhi.

La sua risposta non si fece attendere. Prese il mio viso tra le mani e mi regalò un bacio dolcissimo, li, mentre i nostri corpi, ancora nudi, continuavano a cercarsi in un contatto indissolubile.

Ci staccammo da quel dolce bacio e l'occhio mi cadde sull'orologio che era appeso alla parete.
Cazzo. Eravamo spariti da quasi due ore e non ce ne eravamo nemmeno resi conto.

" Niall, ci siamo dilungati un po troppo " gli dissi indicando l'orologio.
" Chissà cosa staranno pensando la sotto. Tra la mente perversa di quella cretina di Agnese e di Louis, non oso immaginare cosa stanno dicendo " aggiunsi.
Ci guardammo ed entrambi, pensando alla stessa cosa, scoppiamo a ridere come due bambini.
" I vestiti per fortuna sono asciutti " disse Niall prendendo in mano la mia gonna.
" Diamoci una sistemata e scendiamo " aggiunse scendendo da quel morbido letto circolare.

Finalmente scoprivo cosa si nascondeva dietro quella porta chiusa. Era un bagno, modernissimo e bellissimo, illuminato da luci calde che passavano dal bianco al rosso e che riprendevano i colori della camera da letto.

Non c'era tempo per farsi una doccia. Ci vestimmo e ci demmo una sistemata veloce ai capelli.
I miei erano ancora leggermenti bagnati, cosi decisi di raccoglierli in uno chignon alto.

" Niall cosa diciamo se ci chiedono qualcosa? "
" Qualsiasi cosa diremo non ci crederanno. E mi sembra anche normale " mi rispose aprendo la porta della camera e facendo un sorrisino.

" Bene. Non sono pronta a scendere. Non voglio essere ricoperta da pensieri strani e battute " iniziai a pensare scendendo le scale.
" Niaaaaall! " urlai dopo aver rischiato di catapultarmi al piano di sotto in una sola mossa.
" Scusa, non ho resistito " rispose lui mordendosi le labbra e ammiccando.
Mi aveva dato una pacca sul sedere e fù così improvvisa che mi fece perdere l'equilibrio.

Uscimmo da casa e piano piano ci dirigemmo verso la piscina. Erano tutti girati verso l'interno e nessuno si era accorto che stavamo arrivando fino a quando, il piede di Niall, calpestó qualcosa che fece rumore e attiró l'attenzione di tutto il gruppo.

" Alla buon'ora eh! Qualcuno c'ha fatto la muffa cosi " esclamò Agnese
" E lasciali stare. Ma non li vedi come stanno? " aggiunse Harry facendo l'occhiolino alla mia amica.
" Stanno che ci vorrei stare anche io così. Beati voi. Eh beati voi. " aggiunse Louis sbuffando e lasciandosi cadere sullo sdraio.
" Amore dai, a te ci penso io dopo, non ti preoccupare " disse il riccio ridacchiando e rivolgendo a Louis uno sguardo malizioso.
" Harry, amore della mia vita, amici si ma fino a una certa. Il tuo amichetto tienitelo per te eh." rispose Lou lanciando un bacio con la mano al suo amico.
" Io con quello non ci dormo eh. A costo di dormire per terra " aggiunse.

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