15. " La Colazione"

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L' atmosfera che si era creata in quella stanza era un qualcosa a cui non riuscivo a dare un nome e una spiegazione.
Era tutto così perfetto, così bello, così vero che quasi avevo paura a credere che fosse successo veramente.

Ero lì , libera da ogni vincolo, da ogni preoccupazione, libera da ogni vestito fisico e mentale, distesa accanto ad un ragazzo meraviglioso che riusciva a regalarmi, in ogni piccolo gesto, la felicità che tanto avevo desiderato da tempo.

Con la testa appoggiata al suo petto riuscivo a sentire il battito del suo cuore che infondeva alla mia anima un senso di rilassatezza.
I suoi piccoli baci sulla mia fronte e le dolci carezze che le sue mani mi regalavano, continuavano a trasportarmi in quel meraviglioso sogno che aveva iniziato a rimettere a posto i pezzi scomposti del mio cuore.

" Non ero mai stata così bene Niall, nessuno mai mi aveva fatta sentire cosí. Mi hai fatto salire fino alle stelle... "
"... E ti porterò fino alla luna" mi rispose sfiorandomi le labbra con un tenero bacio.
"C'e qualcosa in te che mi manda fuori di testa. Sei diversa, è tutto diverso, io sono diverso da quando ti ho conosciuta..."
aggiunse mentre la sua mano continuava ad accarezzare i miei capelli.

Continuammo a rimanere abbracciati, pelle contro pelle, con quel contatto che ci permetteva di rimanere in silenzio e di godere, senza bisogno di parole, delle sensazioni che quel momento regalava.

Accoccolati in mezzo a quelle lenzuola bianche che avevano accolto la nostra voglia e la nostra passione, ci addormentammo l'uno abbracciato all'altro.

I raggi del sole entravano attraverso la finestra illuminando ogni angolo di quella bellissima stanza e regalandomi l'inizio di giornata piu bello di sempre.

" Buongiorno Piccola" mi disse Niall dandomi un bacio.
" Spero tu abbia dormito bene" aggiunse guardandomi e lasciandomi una dolce carezza sul viso.
Quella mattina i suoi occhi erano ancora più belli, ancora più profondi. Sembrava come se ridessero riflettendo le nostre emozioni.
"Ho dormito benissimo Niall e svegliarmi accanto a te è stato il risveglio più bello che io potessi desiderare" gli risposi perdendomi nel blu dei suoi occhi.

Tra abbracci, carezze e baci, finimmo nuovamente nel nostro vortice di passione lasciando che i nostri sentimenti si unissero ancora una volta in un intreccio di dolci emozioni.

" Se il buongiorno con te è sempre così potrei abituarmi in fretta " dissi sorridendo dopo esserci abbandonati al nostro piacere.
" E non è ancora finita... " mi rispose con un'espressione furba.
" Apri l'armadio e prendi quello che vuoi... A metterti di nuovo il tuo vestitino ci penserai dopo. Non è tempo di uscire ancora" mi disse mentre si alzava dal letto.
" Il bagno è li , fai come se fossi a casa tua" e sparì chiudendosi alle spalle la porta della camera.
Cosa aveva in mente ora? Che gli passava per quella testa? Ogni volta era una sorpresa.

Mi alzai dal letto, aprii l'armadio in un misto di curiosità e imbarazzo e mi ritrovai davanti una collezione di maglie, camicie e pantaloni di tutti i colori e fantasie.
Decisi di optare per qualcosa che avrebbe almeno provato a farmi da vestitino e tirai fuori dall'armadio una camicia color panna di un tessuto fresco e leggero.
Entrai in bagno, mi feci una doccia veloce e cercai di dare un senso ai miei capelli prima di tornare di nuovo da lui.
Presi la camicia che avevo lasciato sul letto e me la misi... in un attimo fui pervasa dal profumo di Niall che infondeva in me un senso di sicurezza e relax e mi lasciai avvolgere da quel tessuto morbido che a malapena copriva il mio corpo pensando a quanto quel ragazzo mi aveva regalato in cosi poco tempo.

Con gli occhi a cuoricino,il sorriso stampato in volto e la testa che già iniziava a fare viaggi interminabili, uscii dalla camera e andai verso il salone.
Un profumo dolce aveva pervaso tutta la stanza e il mio stomaco, stuzzicato da quel buon odore, aveva iniziato a lamentarsi.
" Niall?" chiamai a voce sostenuta sperando che mi sentisse.
" Piccola arrivo. Dammi 5 minuti"
Stava preparando la colazione, ne ero sicura, pancakes forse.

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